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E’ lecito o no guarire di sabato?
Lc 14, 1-6

Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Ed ecco, davanti a lui vi era un uomo malato di idropisìa.
Rivolgendosi ai dottori della Legge e ai farisei, Gesù disse: «È lecito o no guarire di sabato?». Ma essi tacquero. Egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò.
Poi disse loro: «Chi di voi, se un figlio o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà fuori subito in giorno di sabato?». E non potevano rispondere nulla a queste parole.  

Qui Luca aggrega degli episodi occorsi in periodi differenti. Probabilmente, si tratta di una delle molte storie trasmesse oralmente e che, nella trasmissione orale, sono state adattate alla situazione, alle necessità e alle speranze della gente delle comunità. Infatti i versetti che seguono (pranzo e occupazione dei posti alla tavola) si svolgono effettivamente a casa di un fariseo, nella persona di Nicodemo, mentre la guarigione dell’idropico deve essere avvenuta in altro luogo.

Nella casa, o meglio albergo, di Nicodemo, non vi era ipocrisia, non vi erano tentativi di mettere in difficoltà il Signore. Questo avvenimento deve essere accaduto in altro luogo e assomiglia, come testi alla guarigione della donna con la schiena curva, avvenuta in una sinagoga.

I farisei erano ligi alle loro regole. Loro le adattavano naturalmente a proprio uso e consumo, ma il popolo doveva invece osservarle senza alcun sgarro.

E’ lecito quindi guarire in giorno di sabato? Il riposo mosaico intendeva escludere il lavoro con intenzioni di guadagno, o comunque non necessario, compiuto in tale giorno. Ma i farisei estendevano tale precetto a loro piacimento.

Anche il Signore opera miracoli, e coloro che stanno nei seggi di Mosè li ignorano, e non sanno rispondere alcunché se non che loro non hanno bisogno di altro che delle Sacre Scritture. I farisei non sanno rispondere. E non saprebbero rispondere nemmeno oggi.

Il Signore pone ora la domanda a coloro che chiudono il loro cuore alla Misericordia di Dio:


E’ contrario alla Mia Legge, nella vostra era, salvare la Mia creazione dalla caduta con le Mie Opere di Provvidenza attuali? Io sono Gesù e Gesù significa Salvatore.


Ci sta inviando messaggeri dopo messaggeri per penetrare la nostra sordità, ma quanto durerà la pazienza verso la nostra resistenza e la nostra apatia?

Sebbene ci reputiamo dei viventi, noi siamo dei moribondi; la nostra incredulità ci condanna; poiché abbiamo rifiutato di credere a questo tempo di Misericordia del Signore, e abbiamo impedito alla Sua voce di diffondersi, tramite i Suoi portavoce, per avvertire e salvare le Sue creature.

Verrà alla nostra porta, silenziosamente e, senza bussare, entrerà nella nostra casa e ci mostrerà il Suo Sacro Cuore.

Chi sarà sincero riconoscerà il proprio errore.