Un sabato Gesù si recò a casa di uno
dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Ed ecco,
davanti a lui vi era un uomo malato di idropisìa.
Rivolgendosi ai dottori della Legge e ai farisei, Gesù disse: «È lecito
o no guarire di sabato?». Ma essi tacquero. Egli lo prese per mano, lo
guarì e lo congedò.
Poi disse loro: «Chi di voi, se un figlio o un bue gli cade nel pozzo,
non lo tirerà fuori subito in giorno di sabato?». E non potevano
rispondere nulla a queste parole.
Qui
Luca aggrega degli episodi occorsi in periodi differenti. Probabilmente,
si tratta di una delle molte storie trasmesse oralmente e che, nella
trasmissione orale, sono state adattate alla situazione, alle necessità e
alle speranze della gente delle comunità. Infatti i versetti che seguono (pranzo e
occupazione dei posti alla tavola) si svolgono effettivamente a casa di un
fariseo, nella persona di Nicodemo, mentre la guarigione dell’idropico
deve essere avvenuta in altro luogo.
Nella
casa, o meglio albergo, di Nicodemo, non vi era ipocrisia, non vi erano
tentativi di mettere in difficoltà il Signore. Questo avvenimento deve
essere accaduto in altro luogo e assomiglia, come testi alla guarigione
della donna con la schiena curva, avvenuta in una sinagoga.
I
farisei erano ligi alle loro regole. Loro le adattavano naturalmente a
proprio uso e consumo, ma il popolo doveva invece osservarle senza alcun
sgarro.
E’
lecito quindi guarire in giorno di sabato? Il riposo mosaico intendeva
escludere il lavoro con intenzioni di guadagno, o comunque non necessario,
compiuto in tale giorno. Ma i farisei estendevano tale precetto a loro
piacimento.
Anche il Signore opera miracoli, e coloro che stanno nei seggi di Mosè li ignorano, e non sanno rispondere alcunché se non che loro non hanno bisogno di altro che delle Sacre Scritture. I farisei non sanno rispondere. E non saprebbero rispondere nemmeno oggi.
Il
Signore pone ora la domanda a coloro che chiudono il loro cuore alla
Misericordia di Dio:
E’ contrario alla Mia Legge, nella
vostra era, salvare la Mia creazione dalla caduta con le Mie Opere di
Provvidenza attuali? Io sono Gesù e Gesù significa Salvatore.
Ci sta inviando messaggeri dopo messaggeri per penetrare la nostra sordità,
ma quanto durerà la pazienza verso la nostra resistenza e la nostra
apatia?
Sebbene ci reputiamo dei viventi, noi
siamo dei moribondi; la nostra incredulità ci condanna; poiché abbiamo
rifiutato di credere a questo tempo di Misericordia del Signore, e abbiamo
impedito alla Sua voce di diffondersi, tramite i Suoi portavoce, per
avvertire e salvare le Sue creature.
Verrà alla nostra porta, silenziosamente
e, senza bussare, entrerà nella nostra casa e ci mostrerà il Suo Sacro
Cuore.
Chi sarà sincero riconoscerà il proprio errore.