HOME
VANGELO DEL GIORNO
ARCHIVIO
CHI SONO
DOWNLOAD
CONTATTI
LA CREAZIONE MOSAICA
IL PONTE SPIRITUALE
I SETTE SPIRITI DI DIO
L'APOCALISSE
L'ANGELO CUSTODE

MESSAGGI DI GESU'

Chi ascolta voi, ascolta Me.
Lc 10, 13-16

Gesù disse: «Guai a te, Corazin, guai a te, Betsaida! Perché se in Tiro e Sidóne fossero stati compiuti i miracoli compiuti tra voi, già da tempo si sarebbero convertiti vestendo il sacco e coprendosi di cenere. Perciò nel giudizio Tiro e Sidóne saranno trattate meno duramente di voi. 
E tu, Cafàrnao, "sarai innalzata fino al cielo? Fino agli inferi sarai precipitata!". 
Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato».   

In Cafarnao vi si poteva trovare poca fede e meno ancora amore, poiché la città era dedita agli affari e al commercio. Infatti, là dove il commercio e gli affari tengono occupati gli uomini, non vi è più posto per la fede e per l’amore e dove questi ultimi sono venuti meno, Gesù può fare poco o niente. E nonostante tutti i segni che furono fatti in quella cittadina, i farisei continuavano a elaborare pensieri su come ucciderLo.

L’arringa di Gesù è naturalmente diretta ai farisei, e non al popolo di Cafarnao. Così come  Corazin e Betsaida, i farisei erano insorti nel coro cuore contro Gesù con una profonda ira; ma se Gesù avesse compiuto a Tiro e a Sidone, che erano cittadine con una fede rivolta più alle divinità greche ed egiziane che alla dottrina di Mosè, gli stessi segni compiuti in Corazin e Betsaida, le prime si sarebbero da tempo convertite, facendo penitenza con cenere e sacco.

Il Signore ci vuol dire che molto spesso coloro che si credono sapienti lasciano ben poco spazio alla novità che il Signore vuole immettere nella loro vita; in un vaso già pieno, magari di acqua rafferma, non è possibile versarvi dell’acqua vivificante, senza che parte dell’acqua che vi era già contenuta fuoriesca dal vaso.

Ed ecco che noi stiamo bene attenti che niente della nostra acqua, dei nostri averi, venga perduto per far parte a tesori più grandi, a tesori che potranno, un giorno, permetterci di stare alla presenza del Signore.

Questa nostra acqua rafferma, questa nostra scienza bacata, ci lega il cuore e l’intelletto con grosse catene, e saranno queste grosse catene che faranno precipitare fino agli inferi, come il Signore predisse per Cafarnao.

Mentre Tiro e Sidone, che non pretendono di essere così sapienti, hanno la possibilità di far colmare dal Signore i loro vasi vuoti, al tempo opportuno.

Ascoltiamo coloro che si sono svuotati da ogni vana scienza per lasciarsi colmare dall’Amore di Dio che dona Umiltà, Luce e Sapienza. Guardiamo ai loro frutti, e meditiamo.