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Le Mie Parole non passeranno.
Lc 21, 29-33

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l'estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».

 

 

 

 

Le Parole del Signore hanno sempre un senso spirituale, ma nel tempo della fine si manifesterà oltre al significato spirituale anche un secondo senso, perché in modo inimmaginabile si manifesteranno anche delle apparizioni della natura, che gli uomini con il loro intelletto non possono spiegarsi. Vanno contro le leggi divine della natura, ma in fondo sono di nuovo soltanto delle leggi della natura sconosciute agli uomini, e questi procedimenti sono intesi con le parole: “Le stelle cadranno dal cielo, il sole e la luna perderanno la loro luce.”

 

Gli scienziati e i loro simili non potranno dare alcuna spiegazione, non saranno in grado di fornire alcuna luce, perché dove agisce la Forza divina qui finisce la loro sapienza. Sono leggi della natura, la cui causa nessun uomo può sondare, perché si effettueranno  soltanto, quando un periodo di Redenzione è terminato, e la dissoluzione delle forme materiali esteriori (corpo di uomini e animali, vegetali e minerali) è diventata necessaria.

 

Sono delle apparizioni contrarie alla natura, ma previste lo stesso nell’eterno Piano di Dio, perciò incluse nella Sua legge della natura fin dall’Eternità, ma che è completamente incomprensibile per quegli uomini, il cui spirito non è ancora illuminato.

 

Per Dio nessuna cosa è impossibile – perciò Egli opera sempre ed ovunque e potrà compiere tutto, anche cose fuori dalle leggi, altrimenti la Sua Onnipotenza sarebbe limitata. Ciononostante, il Suo Operato si muove sempre nell’Ordine divino, ma ad un uomo è impossibile giudicare questo; sarebbe comunque insolente dubitarne, perché significherebbe anche mettere in dubbio la Saggezza di DIO.

 

E visto che Dio in Sé è l’eterno Amore, Egli farà agire di conseguenza la Sua Volontà sempre nel modo che è necessario per il bene delle Sue creature, che Egli vuole conquistare per Sé.

 

Succederanno delle cose prima della fine, che noi non siamo ancora in grado di immaginare. Tali cose, che annunciano cose insolite, quasi incredibili possono essere solo accennate con parole. Ciò nonostante la Parola di Dio è la pura Verità, e si adempie a tempo debito. Allora anche nel Cosmo succederanno le più strane trasformazioni, ma l’umanità di questa Terra potrà osservare ciò soltanto all’inizio della fine; gli ultimi cambiamenti però non li vede più, eccetto i pochi, che verranno rimossi, e che potranno seguire il processo di distruzione di questa Terra e dei suoi abitanti. La Terra nella sua vecchia forma e costituzione smetterà di esistere; la nuova Terra, come trasformazione della vecchia Terra, però sarà abitata soltanto da degli uomini, che sono di spirito risvegliato, e loro conoscono la causa di tutto ciò che è successo alla vecchia Terra, loro sanno della Potenza e della Magnificenza di Dio, del Suo grandissimo Amore, ma anche della Sua Giustizia.

 

Quanti saranno quelli rimossi? Ce lo dice l’Apocalisse. Centoquarantaquattromila…. Destinati a ripopolare la nuova Terra, dove per un lungo periodo regneranno con il Signore, perché Satana è di nuovo legato, e non può nuocere all’uomo nuovo, finchè resterà in comunione con Dio.

 

Centoquarantaquattromila, rispetto ai nove miliardi di abitanti della Terra.

 

Se non crediamo di essere compresi nel numero di questi eletti, è il caso di iniziare a cambiare il nostro modo di vita. Ma sbrighiamoci, il tempo non è più tempo, l’istante è già passato, e il passato non esiste più.