Poi, entrato
nel tempio, cominciò a scacciare i venditori, dicendo loro: “Sta
scritto: "La mia casa sarà una casa di preghiera, ma voi ne avete
fatto un covo di ladri"”. Ogni giorno insegnava nel tempio. Ma i
capi dei sacerdoti e gli scribi e i notabili del popolo cercavano di farlo
morire; ma non sapevano come fare, perché tutto il popolo, ascoltandolo,
pendeva dalle sue labbra.
Questa seconda purificazione del Tempio, non
avvenne per la diretta entrata in scena del Signore, ma attraverso i
servitori del Tempio, i quali furono comandati al più presto di dare
notizia dell’arrivo del Signore ai mercanti, i quali si erano di nuovo
ritrovati davvero in gran numero negli atri del Tempio, affinché venisse
evitata la scena scandalosa successa già la prima volta. Questa
precauzione però arrivò troppo tardi, poiché non appena i cambiavalute
ed i mercanti di ogni specie, resi attenti dai clamori provenienti da
fuori delle mura, vennero a sapere di che cosa si trattava, costoro, ben
memori del comportamento tenuto da Gesù un tempo, raccolsero al più presto le loro cose e
abbandonarono precipitosamente con le loro mercanzie l’edificio.
Le frasi quindi fanno riferimento alla prima
purificazione, avvenuta molto tempo prima, all’inizio dell’ insegnamento del Signore (Matteo
21, 12-13)
Il Signore entrò nel Santuario interno, ed
avanzò verso il grande altare delle offerte, salendo poi gli scalini.
Secondo le norme del Tempio, al popolo comune non era lecito seguire
proseguire da quella parte, ma doveva fermarsi fuori, nei corridoi, da
dove poteva guardare le operazioni dei sacerdoti nel Santo.
Il Signore rimase solo, visto da tutto il
popolo.
Cosa vuole dirci il Signore?
Che è giunta l’ora in cui ognuno di noi
deve apprendere in sé dove conducono le vie sulle quali ognuno di noi ha
proceduto finora, e ciascuno deve decidersi se vuole o no andare al Padre.
(Il popolo aveva condotto Gesù nel Tempio, dove
un tempo lo Spirito di Dio dimorava visibilmente ma già dalla morte di Zaccaria Esso
Si era allontanato da quelle mura, ed il luogo era diventato vuoto.)
Adesso, però, Egli si è scelto un altro
luogo, ed ogni uomo può edificarsi un Tempio, se egli opera secondo le
Sue parole e secondo i Suoi insegnamenti che il Signore ci ha dato.
Ciascuno si lasci portare dall’umiltà, e
così poi entri per la via diritta nell’edificata Casa di Dio, che è
diventata vuota, ma che deve di nuovo venire colmata dalle opere
dell’amore.
Ogni atto d’amore è una pietra da
costruzione per il Tempio, e questo tempio sarà coronato con il segno
della sapienza e della Potenza se il fondamento sarà formato unicamente
dall’amore.
Ma appunto per questo, il Signore è venuto e
parla a noi, affinché possiamo imparare da Lui l’Amore che noi
disdegniamo, non l’amore di noi stessi, che certamente abbiamo, ma
l’amore verso il prossimo, che noi non abbiamo, il quale però ci rende
simili a Dio e che soltanto tale amore può condurre a Dio.
Ecco, questa esortazione, è la seconda
purificazione che il Signore opera nel nostro Tempio, che è il cuore,
sede dell’anima che è Tempio vivente della presenza Divina in Noi.
Come possiamo vedere è meno travolgente di quello operato la prima volta, ove si scacciava dal nostro cuore ogni impudicizia. Liberati da ogni cecità di cuore, siamo ben in grado di decidere da noi stessi che strada seguire. Quella del Signore, o quella del mondo.