I Giudei si misero a discutere tra di loro: «Come può costui darci
la sua carne da mangiare?».
Gesù disse: «In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne
del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la
vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io
lo risusciterò nell'ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il
mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue
dimora in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e
io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me.
Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i
padri vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
Queste cose disse Gesù, insegnando nella sinagòga a Cafàrnao.
Quest’oggi si comincia dalla fine. Gesù insegnava nella
sinagoga. Prima di tutto, il vero sapiente doveva accertarsi quale fosse
la facoltà di apprendimento delle persone che stavano ad ascoltare. Colui
che avesse voluto parlare in modo troppo difficile, avrebbe di li a poco
visto che la maggioranza della folla se ne sarebbe andata.
Già, la maggioranza. Resta chi per curiosità, chi perché
realizza che sotto un linguaggio di per sé duro, ci deve essere un
significato che in altre occasioni era dato conoscere senza tante
velature.
Oggi però è diverso. La Rivelazione NON E’ PER TUTTI. Chi non la
comprende e non mette buona volontà per comprenderla, può andarsene. La
rivelazione continuerà anche senza di loro.
Lo scossone è stato dato ed è anche bene assestato: “chi non mangia
la mia carne e non beve il mio sangue, non avrà la vita eterna.” Coloro
che se ne vanno avranno molto materiale sul quale cercare una soluzione
che abbia un senso.
Per il resto, l’insegnamento di oggi è un riassunto di quello
detto in precedenza: “In verità, in verità vi dico: se non mangiate
la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in
voi la vita”.
Il significato della carne è già stato visto. Ora passiamo al
significato del sangue. Cos’è il sangue nel nostro corpo, se non il
fluido fisico-vitale che dà vita al corpo, lo conserva, lo nutre e gli
fornisce il germe vitale atto alla riproduzione?
E’ quindi il contenuto vitale-interiore contenuto nella lettera
esteriore.
Cosa vuol dire quindi “bere il Mio sangue”? Innanzitutto
che viene dopo “mangiare la Mia carne”.
Cioè se avete riconosciuto ("venite e vedrete…" vi
ricorda qualcosa?) Cristo (la sua Parola e la Sua Dottrina, carne intrisa
di Qualcosa di più elevato) e avete creduto che la Sua Parola è la Via
per giungere al Padre (comprendere cioè Chi è e Cosa è Colui che è
celato dietro la Parola, il “sangue” che da la vita, la sapienza a Gesù),
avrete IN VOI la Vita.
Cosa vuol dire, vedere e credere? Se il vedere è l’accettare il
Cristo come Salvatore della nostra vita attraverso la Sua Dottrina, il
credere è conformare la propria vita e le proprie azioni
all’insegnamento del Signore.
Se a Giovanni, disse: “Mangia
il rotolo e Vivrai”, cioè fa’ che la Parola sia parte integrante
del tuo essere, della tua carne, fa’ che la Mia carne > Verbo incarnato > Parola > Luce > Sapienza di Dio sia, per tua spontanea volontà, la tua stessa carne, a
noi dice: “Non chi dice Signore Signore, entrerà nel Regno dei Cieli”,
cioè il solo mangiare la carne (riconoscere in Cristo e nella Sua
Dottrina la Volontà divina) senza bere il suo sangue (vivificare la
nostra anima, come il sangue vivifica tutto il nostro corpo, attraverso
azioni e opere, quelle stesse azioni e opere che hanno contraddistinto la
vita terrena di Gesù) non è condizione sufficiente per sentire operanti
in noi le promesse dell’ottenimento del Regno di Dio.