Le sofferenze di Cristo sulla croce non possono essere comprese da noi uomini, perchè nella nostra imperfezione non afferriamo ciò che significa per un Uomo perfetto diventare vittima del peccato, perché la malvagità degli uomini in certo qual modo ha vinto su di Lui, il Quale non ha causato a loro alcuna sofferenza. L'anima di Gesù rabbrividiva davanti agli aborti dell'inferno, ma non se ne difendeva. Ha lasciato succedere tutto su di Sé, veniva afferrata da orrore davanti a così tanto sudiciume e cattiveria degli uomini. Doveva farSi toccare da mani che Le si stendevano incontro dall'inferno e L'afferravano, doveva ascoltare delle parole che La ferivano profondissimamente; era in certo qual modo staccata dal suo mondo ed esposta senza Protezione all'oscurità, che sin dall'eternità era bensì la Sua Volontà, per compiere l'opera di Redenzione, ma per questo non meno vulnerabile, perchè veniva impaurita e torturata fino allo sfinimento.
Quello che ci serve per la nostra salvezza, il Signore ce lo comunica. Nella lotta per il superamento della nostra prova sulla Terra, minacciamo di fallire, perchè non impieghiamo i giusti mezzi, perché siamo ancora deboli nella volontà e non percorriamo la via che ci assicura la fortificazione della nostra volontà, la via verso Gesù Cristo. La fede in Gesù Cristo e la Sua Opera di Redenzione è l'unico e più sicuro mezzo per sostenere la nostra prova di volontà, ma proprio questa fede manca all'umanità. E perciò per prima cosa questa fede deve sorgere di nuovo nell'uomo, perchè senza Gesù è impossibile giungere alla meta.
Perciò il conoscenza su Gesù Cristo, della Sua divenuta Uomo e la Sua Opera di Redenzione, deve dapprima diventare viva negli uomini, dobbiamo acquisite la giusta conoscenza su quale missione l'Uomo Gesù aveva da compiere sulla Terra, del perché questa Missione era necessaria e del perchè l'Anima dell'Uomo Gesù si è offerta a compiere quast'opera di Redenzione.
A noi uomini dev'essere quindi data la conoscenza secondo la Verità e deve diventare viva, perché poi è anche certo il raggiungimento della meta sulla Terra. E' quindi necessario dare un ulteriore chiarimento sulla Creazione ed il suo scopo, sull'Origine delle creature e del motivo dell'intera Opera di Creazione. L'uomo deve poter afferrare in che cosa consisteva la Missione di Gesù Cristo, affinché ora viva anche secondo il senso e lo scopo sulla Terra, che approfitti dell'Aiuto di Gesù Cristo perché l'uomo, da solo, è troppo debole. L'uomo dev'essere istruito secondo la Verità, affinché utilizzi giustamente la sua vita terrena, affinché non venga vissuta inutilmente senza successo, senza raggiungere la perfezione spirituale, che l'uomo può ben raggiungere, se soltanto si serve dei giusti mezzi.
Quello che una volta veniva insegnato come Dottrina tramite Gesù Cristo, è per molti uomini soltanto una Parola morta, che si sono bensì impressi come risultato della loro educazione, che però non ha potuto avere un effetto, una conseguenza, acquisendo la Sua Forza, perché non è penetrata fino al cuore. L'umanità non valuta questa Parola, si urta contro gli insegnamenti deformati e si crede autorizzata di rifiutare tutto, non facendo diventare viva la Parola attraverso lo spirito. E il Signore cerca sempre di nuovo di formare in modo vivo la Sua Parola negli uomini, affinché noi stessi sentiamo la Vita, risvegliando un desiderio di venir costantemente interpellati da Gesù. E Gesù può coronare questo Suo desiderio solo in modo che ad ogni uomo venga offerto ciò che gli aggrada, perché vuole conquistare anche quegli uomini che non hanno più nessun contatto con Lui, che non vogliono lasciare valere nulla di ciò che finora è noto finora come sapere chiesastico, che vorrebbero staccarsi da tutto e che devono di nuovo venir catturati da Gesù, coloro che il Signore persegue nell'Amore, per muoverli comunque di nuovo di ascoltarLo e prendere posizione verso la Sua Parola.
La cosa più importante nella vita terrena di un uomo, è che si dichiari per Gesù Cristo e la Sua Opera di Redenzione, che cerchi di diventare libero dalla sua grande colpa primordiale, che senza Gesù non può essere estinta e che pretende per questo anche il riconoscimento di Gesù Cristo, per poter esserne liberato. Ma qual'è questa colpa primordiale? Forse il peccato di Adamo ed Eva? NO.
Come ben saprete, c'è stata una creazione spirituale (angelica) e una successiva creazione umana. La creazione del primo spirito (Lucifero, portatore di luce) da parte di Dio, e degli innumerevoli altri spiriti aveva come causa prima la Forza d'amore di Dio, che generava dei "vasi" che avevano come "funzione" l'accoglimento di questa Forza d'Amore che fuoriusciva continuamente, perchè il Suo illimitato amore voleva donarSi e sempre soltanto rendere felice.
Quello che Dio voleva, avveniva; ed ecco che un essere della massima perfezione stava accanto a Dio, nel quale Dio stesso aveva la Sua Gioia; inespribilmente bello, immagine di Dio Stesso, veniva irradiato dalla Forza d'Amore di Dio, in modo che era pure in grado di una attività creativa illimitata. Sorse anche in Lucifero, com prima in Dio Creatore, la volontà ed il desiderio di utilizzare la Corrente di Forza d'Amore che gli affluiva continuamente ed a far sorgere pure da sé degli esseri. Fu quindi lo stesso processo che ora si ripeteva, perché Dio voleva far partecipe questo primo essere creato all'inafferrabile beatitudine a dare la Vita a degli esseri della stessa specie, perché come "Immagine" di Dio Stesso era anche animato dalle stesse sensazioni, traboccava d'amore, e la Forza che ottenne costantemente da Dio non lasciò questo essere nell'inattività, e pronunciò in ogni processo del creare innumerevoli essenze.
Ora questi esseri creati non potevano essere diversi da come era l'essere primo creato da Dio – erano degli spiriti della massima perfezione, raggianti di luce ed ultrapotenti che corrispondevano tutti all'immagine che Dio aveva esternato da Se Stesso, mediante l'afflusso della Propria Forza, che da solo rendeva possibile l'Atto di Creazione di questi esseri, era Dio Stesso quindi anche il loro "Creatore", benché soltanto la volontà dell'essere primo creato utilizzò questa Forza propria di Dio. Tutti gli esseri quindi procedevano da Dio e dalla Sua prima Immagine – e tutti gli esseri avevano la stessa potenza creatrice. Ma in tutti gli esseri creati primordialmente era attiva la Volontà di Dio, l'esercito degli spiriti creati era infiammato da un amore ardente per Dio, perché il Fuoco del Suo Amore era il loro elemento primordiale e costiutente, perché erano prodotti del purissimo Amore e quindi anche tutto il creato era positivo nei confronti di Dio.
Dei tempi infiniti passarono nell'armonia più beata e costante scambio d'Amore – e questo stato non avrebbe dovuto cambiare. Ma poi il processo del creare ha assunto un'altra forma – cosa che è da intendere soltanto spiritualmente. E questo è scaturito dal desiderio del portatore di Luce, di contemplare Dio Stesso. L'amore dell'essere per Dio era ancora invariato e per questo desiderava contemplarLo, benché possedesse la conoscenza che Dio come "Centro di Forza e di Luce" non poteva essere contemplato da ciò che era stato creato da Dio Stesso, che sarebbe svanito in vista della Sua Pienezza di Luce, l'avrebbe consumato – quale scintilla di Luce di Dio Stesso – e per questo un contemplare non era possibile. E dato che non Lo poteva contemplare, gli passò fulmineamente il pensiero di rendersi indipendente da Dio e di rappresentarsi similmente come "Creatore stesso" all'esercito di spiriti creati primordialmente, un pensiero che sorse in lui come conseguenza del desiderio contro la conoscenza migliore di contemplare Dio.
Tutti gli esseri possedevano anche, oltre all'attributo della perfezione, la libera volontà, che era però sempre anche in coincidenza con la Volontà di Dio. E questa libera volontà permise anche quella confusione di pensiero. Dunque, da parte di Dio, il portatore di Luce, Lucifero, non è stato ostacolato ad indirizzare erroneamente la sua libera volontà. I pensieri sbagliati sorsero sempre di nuovo in lui, perché non li presentava a Dio che avrebbe potuto confutarglieli. Egli escluse temporaneamente Dio dai suoi pensieri e non si accorse che egli stesso si indebolì nella sua forza. Perché appena allentò il collegamento con Dio mediante pensieri orientati erroneamente, anche l'afflusso di Forza d'Amore diminuì, cosa di cui egli non si rese conto in vista della innumerevole schiera di spiriti che aveva già chiamato in vita mediante la sua volontà e sotto l'utilizzo della Forza di Dio.
Deve essere sempre di nuovo evidenziato che solo la Forza di Dio gli ha reso possibile la creazione degli esseri e che il suo amore per Dio gli conferì la Forza – per cui diventa comprensibile che una diminuzione del suo amore diminuiva anche l'apporto di Forza. E d'altra parte ogni essere creato era anche una dimostrazione del legame di Lucifero con Dio – cioè non poteva più sorgere alcun essere, quando Lucifero si separò da Dio coscientemente, per cui tutti gli esseri creati sono anche una Parte di Dio, perché sono "la Sua Forza d'Amore". Loro erano ugualmente oltremodo potenti e ardevano in caldo amore per Dio, benché non riuscissero a contemplarLo. Ma loro Lo riconoscevano, perché Si rivelava anche a loro mediante la Parola. Era una schiera infinita di quegli spiriti che Lo glorificava nella più sublime beatitudine e Gli cantava lode; coloro che erano pronti a servirLo con riverenza e che operavano sempre soltanto nella Sua Volontà, quindi erano Immagini di Dio Stesso. E questa schiera di spiriti indescrivibilmente beata avrebbe soltanto dovuto sempre di più aumentare l'amore del portatore di Luce per Dio.
Ma ora cominciarono in lui a contendere differenti sentimenti: Egli vide la magnificenza degli esseri raggianti e Lucifero pretendeva ancora una volta di contemplare Dio Stesso. Egli credeva se stesso, come visibile agli esseri, superiore a Dio, e non voleva più riconoscere Dio come Colui da Cui era proceduto, benché sapesse che anche egli stesso ha avuto la sua origine da Dio. Nella consapevolezza della sua Forza che fluiva in lui cominciò ad eseguire il distacco dalla Fonte di Forza – un processo che si estendeva attraverso delle Eternità, benché il desiderio di beatitudine lo
spinse sempre di nuovo verso Dio e per questo egli ottenne anche sempre di nuovo della Forza per la creazione di sempre nuovi esseri. E così anche questi esseri erano nella loro sostanza la stessa Forza d'Amore irradiata da Dio; ma il temporaneo distacco da Dio aveva anche una certa influenza sul processo di creazione, mentre la volontà e l'amore di quegli esseri si rivolgevano molto di più al loro generatore che a Dio, ma Dio non cercò di influenzare diversamente né questi esseri né il portatore di Luce. Ma erano pieni di luce nella stessa misura, loro riconoscevano Dio come il loro Creatore e potevano perciò anche decidere giustamente nella libertà della loro volontà, quando questa grande decisione è stata richiesta da loro.
Lucifero aveva il collegamento con tutti gli esseri da lui generati, come anche Dio era collegato inseparabilmente con tutti gli esseri, perché la Forza d'Amore li compenetrava se dovevano continuare ad esistere. Lucifero cercava ora di mantenere il collegamento con tutto ciò che era creato da lui anche quando aveva già distolto la volontà da Dio – cioè anche i primi esseri spirituali venivano stimolati da lui a distogliersi da Dio, e quindi anche alcuni singoli di loro cedevano alla sua tentazione, Lucifero trascinò anche quelli nell'abisso la cui conoscenza avrebbe dovuto veramente anche rifiutare il suo piano abominevole. Ed il loro peccato era di gran lunga maggiore, la via del ritorno è per questo anche molto più difficile – mentre però il maggior numero degli spiriti primi creati rimase con Dio, quando il seguito dell'oramai avversario si staccò da Dio.
La resistenza segreta che Lucifero cominciò ad opporre a Dio aveva per conseguenza che un esercito infinito di spiriti creati si decise in parte per, in parte contro Dio, quando a loro venne posta la prova di volontà. Perché la resistenza disturbava l'unione finora contratta, la stessa volontà, lo stesso amore non dominavano più l'Immagine di Dio di un tempo, si spaccò, e questa spaccatura venne ora percepita anche dagli esseri creati, che ora erano costituiti come il loro generatore, benché la Forza di Dio avesse partecipato alla loro creazione. Ma dato che negli esseri spirituali sorti alla vita per primi, quella resistenza non era ancora presente, dato che l'amore e la volontà del portatore di Luce si erano totalmente fusi in Dio, da questo amore potevano sorgere solamente degli esseri che erano fedeli immagini di Dio Stesso nella Pienezza di Luce raggiante e Forza illimitata, sono rimasti anche con Dio eccetto poche eccezioni. E negli ultimi (cioè in quelli creati dopo un'alternanza di allontanamenti e successivi ritorni a Dio) si svolse lo stesso processo come in Lucifero; che la libera volontà si orientò erroneamente – desideravano contemplare il loro Dio e Creatore e traevano false conclusioni dalla necessaria Invisibilità di Dio -, riconoscendo ciò che era per loro "visibile" come loro "dio", che egli stesso ora si arrogò e trascinò con sé innumerevoli esseri i quali sciolsero volontariamente ogni legame con Dio e perciò precipitarono nell'abisso.
Tutti gli esseri risplendevano una volta nella Luce e Forza, perché senza la Corrente della Forza d'Amore di Dio nulla avrebbe potuto venire all'esistenza. L'irradiazione diminuita di Luce cominciò solamente con il calo d'amore di Lucifero per Dio, cosa che però non significa che a quegli esseri sarebbe mancata la Luce della conoscenza, perché al momento della Creazione la Forza d'Amore di Dio affluiva di nuovo anche al generatore di tutto l'essenziale; ma quei momenti diventavano sempre più rari, finché egli si distolse volontariamente da Dio ed ora non poteva più ricevere nessun apporto di Forza, perché egli stesso la rigettò nella credenza di essere forte come Dio.
Ed ora si rabbuiò anche il suo stato spirituale. Egli – che un tempo fu l'Immagine di Dio, egli è diventato il polo opposto, egli è nel suo essere totalmente contrario, è sprofondato nell'abisso più estremo e con lui il suo seguito, nel quale vede il suo presunto potere e forza. L'essere più alto, proceduto dall'Amore di Dio, è sprofondato molto in basso perché ha abusato della sua libera volontà, il segno dell'origine divina. Ed ogni essere era libero di orientare questa volontà verso Dio oppure verso l'avversario, ogni essere poteva superare la prova di volontà, perché ogni essere stava nella Luce della conoscenza e disponeva anche di forza di opporre resistenza alla spinta del suo generatore.
Ma anche ogni essere caduto non perderà il Amore di Dio, perché l' Amore lo ha fatto sorgere ed l'Amore di Dio non lo lascia perdere mai in eterno, ma se non rinuncia alla sua resistenza, non sarà in grado di percepire l'Amore di Dio e sarà per questo infelice. Ma anche la sua resistenza diminuirà e l'essere una volta cercherà di nuovo l'Amore di Dio e farà consapevolmente la via del ritorno alla Casa del Padre. Ed allora riconoscerà anche il Suo incommensurabile Amore, riconoscerà il suo Dio e Creatore in Gesù Cristo, nel Quale Dio Stesso è diventato per tutti gli esseri Il Dio visibile, il Quale desideravano vedere ed il Quale ha preparato per loro la via del ritorno nella Casa Paterna.
Di nostra libera volontà ci siamo quindi allontanati dal Padre, e con le nostre forze non saremmo mai stati in grado di risalire il crepaccio che si è formato tra il nostro essere e il Creatore. Siamo troppo deboli e siamo succubi del maligno. Ma ecco che con Gesù Cristo ci viene data una nuova forza, un braccio viene teso e una mano si apre per prenderci e rialzarci di nuovo alla dignità di Figli di Dio.
La Crocifissione di Gesù Cristo ha permesso l'espiazione della colpa del grande nostro peccato primordiale e la possibilità dello svincolo del maligno, solo se decidiamo di intraprendere la via che Gesù ci ha mostrato durante la Sua vita terrrena.
L'infinito amore di Dio non poteva andare contro la Sua Gisutizia, che richiedeva un atto di espiazione delle primordiali colpe degli uomini passati, presenti e futuri. Gesù ha riedificato il ponte per ricongiungersi al Padre, alttraverso il quale innumerevoli Grazie scendono sopra gli uomini che le chiedono per riuscire nell'intento di scincolarsi dall'avversario.
Abbiamo ancora una volta, dopo il primo rifiuto, l'occasione di orientare la nostra volontà verso quella del Padre. Facciamo come Gesù Cristo, nostro Maestro e Signore, che anche nelle prove più dure della propria vita terrena disse: "Padre, non la mia volontà sia fatta, ma la Tua".