Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne
Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma
egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non
metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo
fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro
anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace
a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie
mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo,
ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli
disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno
visto e hanno creduto!».
Durante l’orazione, ad un tratto le facce
degli apostoli si rischiararono per la comparsa del Risorto.
La sua veste era candida.
Gesù si avvicinò a Pietro e a Giovanni, i quali si ritirarono affinchè
Egli rimanesse al centro.
…Disse con voce armoniosa:
“ La pace sia con voi!”
Poi parlò con Pietro e Giovanni, mentre tutti si avvicinavano alquanto.
Quindi il Risorto fissò Tommaso, che vergognoso, si era ritirato in un
angolo.
Il Salvatore gli prese la destra e con il suo pollice gli fece toccare la
piaga della propria mano sinistra; quindi introdusse il pollice di lui
nella piaga della mano destra.
Poi, senza scoprirsi il petto, passò la destra di Tommaso sotto la sua
tunica, affinché egli introducesse l’indice e il medio nella piaga del
costato.
Allora l’incredulo cadde in ginocchio davanti al Risorto ed esclamò:
"Mio Signore e mio Dio!"
Tommaso crede non appena vede il Signore; di per sè non avrebbe avuto
quindi bisogno di mettere le dita nelle piaghe del Signore. Ma Gesù
prende in seria considerazione le nostre richieste e si impegna a
dimostrare quanto siano superficiali. Prende le dita di Tommaso e le
introduce nelle sue piaghe.
Nel linguaggio spirituale, destra e sinistra hanno il significato rispettivamente di materiale (verso il mondo) e spirituale. Analizzando come Gesù compie i gesti, si può accendere un apiccoa luce nella nostra anima. Gesù prende la mano destra di Tommaso, vale a dire l'agire verso il mondo materiale, e, di conseguenza, il pensare secondo criteri ben determinati e fondati su leggi fisiche e naturali. Mi viene da pensare che Gesù, di fronte a Tommaso, prenda la sua mano destra con la Propria mano sinistra, perchè è la cosa più naturale. Non devono scambiarsi un saluto, mano destra con mano destra, ma devono trovare la comunione. Gesù quindi opera con la mano sinistra, l'agire spirituale, e colloca in un pirmo tempo la mano destra di Tommaso, l'agire verso il mondo, nella piaga della Propria mano destra, cioè la natura umana di Gesù. Come a dire :"riconosci ora che l'uomo Gesù è risorto?". Solo dopo questo primo passo, Gesù mette la mano destra di Tommaso nella piaga della mano sinistra, ossia la l'operare divino di Gesù, come a dire: "riconosci ora il tuo Dio?".
Una volta riconosciuto Gesù come Uomo e come Dio, può avvenire la comunione dell'anima e dello spirito di Tommaso (due dita, natura umana e divina nell'uomo) in Dio, grazie all'attrazione operata da Gesù Cristo che pone le dita dentro il proprio costato, fino al Sacro Cuore di Gesù.
Anche a noi viene rivolto l'invito "posate le vostre
mani nelle Mie Stimmate", affinché possiamo credere
che il Signore, è la Vita eterna stessa e la stessa Risurrezione. Molti
altri segni sono stati fatti dal Signore, e non sono presenti nel Vangelo.
Molti segni sta facendo oggi il Signore, perchè coloro che conoscono e
riconoscono la Verità illuminati dallo Spirito Santo sappiano trasmettere
ai fratelli che il Signore Gesù è sempre e per sempre il Dio vivo,
attivo e presente nelle scelte di ogni giorno.