Disse Gesù ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre
nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio
nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.
Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l’ora in cui non vi
parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre. In quel
giorno chiederete nel mio nome e non vi dico che pregherò il Padre per
voi: il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me e avete
creduto che io sono uscito da Dio.
Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il
mondo e vado al Padre».
I discepoli avevano
un grande maestro, Gesù aveva dato loro il potere di scacciare i demoni,
di sanare i malati e, come conseguenza, una grande fiducia in sé stessi.
Il Signore parla
chiaro; l’intento dei discepoli era diverso da quello del Signore. Una
volta gli stessi discepoli parlando tra loro discutevano che fosse il più
grande; questo non era pensare ed agire secondo la volontà del Signore.
Ripeto, il Signore parla chiaro quando dice: “ Finora non avete
chiesto nulla nel mio nome.” Nessuno può conoscere pienamente
la volontà del Signore se il proprio spirito non è rinato e venuto alla
Luce. Chiedere nel “Mio Nome” significa voler agire secondo una
volontà che si è fatta conforme alla volontà del Signore; non più
interessi personali, non più espedienti per risolvere nel più breve
tempo possibile un problema contingente.
E allora ci invita a
chiedere, a chiedere quella Luce che è Grazia, che a sua volta è la Fede
nel cuore dell’uomo; senza la Luce, che è Sapienza, che scaturisce dal
Calore, che è l’Amore di Dio, non possiamo comprendere pienamente i
pensieri di cui il Padre ci vuole fare partecipi, affinchè la nostra
gioia sia piena. Quando il nostro spirito si sarà risvegliato, e saremo
fatti partecipi del Regno di Dio attraverso il battesimo di Fuoco che solo
il Signore può effettuare, il Signore potrà parlare apertamente, e non
in parabole, usando direttamente un linguaggio spirituale proprio perché
saremo in grado di comprendere il linguaggio dello spirito.
Il Padre ci ama,
perché abbiamo amato il Signore Gesù che è l’unica modalità in cui
il Padre si mostra nella carne. Chi ha visto Gesù, ha visto il Padre, e
chi ha amato Gesù, ha amato il Padre che in Gesù era presente nella
pienezza del Suo Spirito.
Gesù è uscito dal
Padre, come Luce che esce dalla Fiamma, e come Luce e Fiamma sono una
medesima cosa, anche il Figlio è la Sapienza che esce dall’Amore dal
Padre.
Ora la Sapienza ritorna nell’Amore perché il Suo Tempo si è compiuto. Il corpo di carne ha dato il suo frutto e ora verrà trasfigurato, trasformato in spirito.