In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Un discepolo non è più grande del maestro, né un servo è più grande del suo signore; è sufficiente per il discepolo diventare come il suo maestro e per il servo come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più quelli della sua famiglia!
Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo.
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri! Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».
Il primo versetto è diretto a Giuda, che chiedeva maggiori poteri per potersi difendere da coloro che avrebbero perseguitato gli apostoli in seguito alla predicazione della Dottrina di Cristo. Cristo era umile e misericordioso, Giuda preferiva convertire con la forza e con il potere. Perciò è sufficiente che il discepolo sia come il suo Maestro, e così pure il servitore come il suo Signore.
Ora, se il nostro Maestro non si avvale di mezzi straordinari e violenti per costringere gli uomini ad accettare la Sua Dottrina, perchè dovrebbero volerlo fare i Suoi discepoli e servitori? Se hanno chiamato il Signore con il nome di “Belzebù”, che è Capo di famiglia dall’Eternità, quanto più chiameranno gli apostoli e noi con tale nome, che siamo Suoi familiari?
Gli apostoli non dovevano aver timore di loro, perchè avevano il potere di conoscere i loro pensieri. Un’anima a cui è stata infusa la sapienza divina ha infatti tale carisma.
Pensiamo forse che al Signore rimase nascosto quello che verrà fatto agli apostoli? Nessuna cosa è tanto nascosta che non possa essere scoperta dinanzi al Signore, e ugualmente non vi è niente di così segreto che Esso non possa sapere.
Dato che ai Suoi occhi non può rimanere nascosto nulla di tutto ciò che si vorrà fare contro di noi, possiamo essere certi che l’aiuto del Signore ci sarà vicino! Non saprà dunque proteggerci con la Sua Vita, nel momento del pericolo?
Non dobbiamo perciò temere gli uomini del mondo; Ciò che Gesù ci insegna nella notte (della nostra intelligenza, della nostra volontà e della nostra memoria, ci toglie cioè ogni nostro riferimento per poter far riferimento solo alla Sua Sapienza), dichiariamolo a costoro alla luce (della fede) del giorno; e quello che in segreto dice all’orecchio del nostro cuore (non percepibile attraverso i sensi, che possono essere appannaggio del demonio), predichiamolo ora dai tetti e non temiamo coloro che possono uccidere il corpo, ma che non possono uccidere né arrecare danno all’anima che sola vive ed ha vita. Se proprio nel nostro cuore deve dimorare un timore, sia piuttosto di Colui che è Signore anche delle nostre anime, e che può, quando lo voglia, giudicarle degne dell’Inferno.
Neanche un passero cade a terra senza il volere del Padre che è nei Cieli. Perfino i nostri capelli sono tutti contati, e nemmeno uno cade giù senza che il Padre nostro lo sappia e lo voglia. Ora, se il Padre si cura in tal modo di cose che a noi appaiono di tanto poco valore, come potrà Egli non pensare a noi, che siamo chiamati a diffondere la Sua Parola e la Sua Grazia?
Andiamo perciò, come fecero gli apostoli, senza altre paure, e rendiamo testimonianza del Signore dinnanzi agli uomini. Colui che avrà riconosciuto davanti agli uomini, il Signore lo riconoscerà davanti al Padre. Ma chiunque per un vano timore avrà rinnegato il Signore davanti agli uomini, Lui Stesso lo rinnegherà davanti al Padre.