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Signore, mostraci il Padre e ci basta.

Gv 14, 7-14

 

Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo?
Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre?
Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me?
Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere. Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre.
Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò».

 

Tommaso, e ora Filippo, hanno posto molte domande al fine di tentare di fugare i loro dubbi, e le loro domande rivelavano sempre un approfondito desiderio di conoscenza.

Il desiderio di vedere il Padre, il Creatore, è il medesimo di quello che avevano avuto gli angeli dopo la loro creazione primordiale. Essi sentivano la Forza di Dio, che veniva irradiata loro, sentivano la Sua Parola, che donava Amore e Verità, ma non potevano contemplare Dio.

Voler personificare l’Eterna Divinità è insensato, perché Dio non E’ uno spirito limitato, Lui è Tutto in tutto, è la Forza che riempie tutto, Che irradia in tutta l’Infinità, Che conserva tutto l’essenziale e tutte le Creazioni ed assicura la loro sussistenza. E’ un Essere che agisce un tutta la Sapienza ed Amore, che utilizza la Sua Volontà, che può pensare nella Perfezione più sublime, quindi sono sempre l’Amore e la Sapienza che determinano il Pensare e l’Onnipotenza porta tutto all’Esecuzione.

 

Che lo spirituale una volta creato da Dio desiderasse contemplarLo, fu il motivo della sua caduta dal Creatore. Dio non poteva essere contemplabile agli esseri creati perché sarebbero svaniti in vista della Pienezza di Luce e Forza che si sarebbe dischiusa al loro essere .

 

E a causa di questo desiderio, desiderio ancor oggi vivo e operante, Dio si presento alle Sue creature nella veste dell’uomo Gesù.

 

In Gesù, Dio è diventato per noi, angeli caduti, e per tutti gli altri esseri celesti, un “Dio contemplabile”  in Gesù, l’eterno infinito Spirito Si E’ manifestato, in Gesù noi vediamo Dio e Lo possiamo vedere “Faccia a faccia” senza dover per questo estinguerci.

 

Dio ci sembra infinitamente lontano e allo stesso modo ci E’ sempre così vicino, come può essere vicino soltanto un Padre verso i Propri  figli. Noi vediamo Dio, che è Spirito dall’Eternità quando vedete Gesù Cristo, perché Dio e Gesù Cristo sono una Cosa Sola, noi vediamo il Padre quando vediamo Gesù, perché Dio ha voluto essere per noi – i Suoi esseri creati – visibile, per conquistare il nostro pieno amore.

 

Anche noi siamo portatori di quella Forza che caratterizzava Gesù Cristo, solo che ne siamo colmati in misura limitata , Forza che Gesù celava in Sé in tutta la Pienezza e la poteva accogliere perché Lui Era perfetto, Si era quindi divinizzato sulla Terra attraverso un Cammino di Vita nell’Amore. Per Lui non esisteva nessuna limitazione dell’Influire della Forza divina, Lui era totalmente irradiato dalla Forza;la caratteristica principale di Dio, - la Forza d’Amore divino -, era in Lui, e così Dio Stesso poteva essere in Lui, il Cui Involucro Si era preparato (attraverso una vita d’amore) in modo tale che era possibile irradiarla totalmente, senza che venisse consumato dalla  Forza Divina.

 

Ecco che anche l’uomo, come Gesù, deve tendere alla spiritualizzazione del corpo (tener testa quindi a tutte le brame carnali), e con ciò  trovare l’unificazione con il Padre. Il Padre, con la Sua Stessa Voce, vuole parlare ai Suoi figli, ci vuole sempre aiutare alla comprensione quando desideriamo la Verità, dove il nostro pensare non è del tutto chiaro. E vuole parlarci in un modo che Lo possiamo comprendere. Dobbiamo entrare totalmente nel Suo Essere, dobbiamo - come scintilla di Luce una volta irradiata - fonderci di nuovo con l’eterno Fuoco del Suo Amore e malgrado ciò rimanere degli esseri auto consapevoli.

 

Non perderemo mai più in eterno la consapevolezza del nostro io, per quanto saremo intimamente fusi con Dio, perché verremo totalmente compenetrati da Dio con la Sua Forza. Agiremo nell’Infinito come esseri auto consapevoli, e proprio questa sarà la nostra Beatitudine. Allora avremo raggiunto la nostra divinità, la meta che ci era stata posta, quando siamo stati creati, saremo la Sua Immagine. Saremo delle miniature di Dio Stesso, perché siamo diventati perfetti, com’E’ perfetto il Padre nostro nel Cielo.

 

Anche l’Anima di Gesù stava sotto la stessa Legge, quando, come Essere irradiato da Dio, doveva superare la Sua prova di Volontà che ha superato quando E’ rimasta con Dio, mentre l’esercito degli spiriti primordialmente creati era caduto dal Creatore. Questo Essere Era così dedito a Dio nell’Amore, che Si E’ offerto liberamente a Dio per la Missione sulla Terra, di soffrire e morire come Uomo per i fratelli caduti per liberarli e per riportare a Dio di nuovo i Suoi figli. E l’Uomo Gesù ha compiuto l’unica Opera, che nessun uomo ha mai prestato né prima e nemmeno presterà mai più: di unirSi totalmente con Dio già sulla Terra, di compiere la spiritualizzazione di Anima e Corpo, in modo che tutto l’Essere ha potuto essere totalmente irradiato, cosa che la Sua Ascesa al Cielo ha chiaramente manifestato.