Il
Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due
avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La mèsse è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate
dunque il padrone della mèsse perché mandi operai per la sua mèsse. Andate:
ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né
bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. Se vi sarà un
figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà
su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che
hanno, perché l'operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa
in casa.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi
sarà messo dinanzi, curate i malati che vi si trovano, e dite loro: E'
vicino a voi il regno di Dio.
Il nostro
tempo è contraddistinto dalla Misericordia e della Grazia del Signore.
Quella Stessa Grazia che alcuni abitanti di Israele hanno potuto vedere
con i propri occhi e sentire con le proprie orecchie. I più fortunati, o
per meglio dire i più desiderosi, hanno potuto anche incontrare,
discorrere e abbracciare il Salvatore. Anche oggi il Signore manda i suoi
discepoli a coloro che non Lo conosce, per annunciare che ha intenzione di
lì a poco tempo, di bussare alla porta del loro cuore. E affinché la
visita non sia inaspettata, ecco, manda me e te, ad avvertire che “Il
Regno dei cieli è vicino”.
Ci manda
come agnelli in mezzo ai lupi; senza nessuna difesa propria, ma con
infinita fiducia nel proprio Pastore. Chi vuol essere o diventare Suo
discepolo, quegli deve prendere un greve carico sulle sue spalle, e così
deve seguirLo. Vantaggi materiali i Suoi discepoli non possono
aspettarsene, al contrario essi, nel Suo Nome e per amore Suo, devono
abbandonare perfino i vantaggi ed i beni terreni già avuti e non solo per
un dato tempo, ma per sempre. Denaro o altri simili tesori del mondo non
è permesso loro di possedere e neppure due mantelli senza cucitura, ne
calzari o sacchi per riporre le loro cose, né un bastone per appoggiarsi
o per difendersi da un eventuale nemico.
Su questa
Terra non è permesso loro di possedere niente all’infuori del celato
mistero del Regno di Dio. Se noi possiamo adattarvi a tali condizioni ,
allora possiamo anche diventare Suoi discepoli.
La
testimonianza nella casa in cui entravano doveva essere totale. Per questo
dovevano rimanere più giorni, fino a che non avessero ritenuto che la
loro missione in quel luogo fosse terminata. Si ascoltava i bisogni dei
componenti della famiglia, e se il proprio cuore (del discepolo) era
perfettamente disposto a dare. Se essi chiedevano e il proprio cuore
voleva dare, allora il discepolo, in virtù della Forza e della Potenza di
Dio, dava. Infatti questa è la norma principale del vero amore del
prossimo; il prossimo deve domandare o per mezzo di parole percettibili o
con invocazioni d’aiuto, oppure, nel peggiore dei casi, con
l’atteggiamento muto del bisogno ben facilmente percettibile. Il cuore
del discepolo poi deve subito per amore volere fermamente quell’attività
necessaria a tradurre in atti l’impulso che la anima.
L’ira e
la vendetta devono essere ben lontani dal cuore di chiunque voglia essere
discepolo del cristo, non deve lamentarsi per le amare vicende e, né
sdegnato, cominciare a mormorare.
Egli deve
fuggire come la peste ogni vita allettante del senso, ma deve fare ogni
sforzo possibile per crearsi nel proprio cuore, mediante la Vivente Parola
del Signore, uno spirito nuovo, per vivere infine in eterno, perfettamente
in questo spirito, nella pienezza di ogni forza e potenza spirituale.
Il
Signore non costringe mai nessuno. Chi vuole seguirLo, Lo segua. Chi
invece non vuole, o così non può fare, che rimanga a casa sua. Il Regno
di Dio patisce violenza, e coloro che con violenza non strapperanno da se
stessi le attrattive dei sensi, quelli non lo possederanno