Gesù si trovava in un luogo a
pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore,
insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli».
Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione».
Gesù è esempio di come si dovrebbe pregare il Padre. Esso
si ritira in un luogo deserto separandosi da ciò che è mondano
(materiale), e attraverso il raccoglimento compenetra il suo essere
materiale (corpo) con Ciò che in lui è divino (spirito).
Pietro chiede al Signore di insegnare a loro discepoli a
pregare. Ma l’insegnamento del Signore si basa di per sé anche sulle
sole azioni, e non si presenterebbe la necessità di una preghiera verbale
(a voce alta) se i discepoli non si trovassero impreparati a percorrere la
via “principale”.
Precedentemente, il Signore, aveva detto alla donna
samaritana presso il pozzo di Giacobbe: “Viene
il tempo, anzi esso è già qui davanti ai tuoi occhi, in cui i veri
adoratori adoreranno Dio Padre in Spirito e in Verità, perché il Padre
Stesso vuole che d’ora innanzi gli uomini Lo adorino così!”
Ancora, il Vangelo ci spiega come pregarLo: ”Tu,
invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il
Padre Tuo nel segreto”.
Confrontiamo
invece le indicazioni del Vangelo con il comportamento del fariseo, che
ponendosi molto vicino all’altare delle offerte così da poter
essere scorto ed osservato da parecchie persone in vista, pregava come tra
sé, però a voce abbastanza forte così dicendo: “Dio,
Ti ringrazio di non essere come tanta altra gente, cioè come i ladri, i
briganti, gli ingiusti e gli adulteri! Infatti io digiuno due volte alla
settimana e, da buon fariseo, do la decima di tutto quello che ho, e così
pure seguo i Comandamenti di Mosè ed in aggiunta ho sempre tenuto in
grande onore i precetti del Tempio. Dammi, o Dio, la Grazia di persistere
in questa rettitudine e purezza, ed alla fine anche di abbandonare questo
mondo in queste condizioni”
Quando tu preghi, entra nella tua camera, nella camera del
tuo cuore, dove c’è lo Spirito di Dio, ed il Padre vedrà nel segreto
la relazione che tu vuoi instaurare con Lui. Ritirati, con ogni tuo pensiero e
sentimento, nelle più intime profondità del tuo cuore, dove dimora
l’amore per Dio; ora, con ciò, questo santo amore ottiene alimento,
appunto così quando tu deponi su una sostanza rovente, che non ha più
fiamma, della buona legna secca che si accende facilmente. La legna allora
ridesterà ben presto il quieto ardore fino al punto che cominceranno a
mostrarsi delle piccole fiammelle. Queste piccole fiammelle si
appiccheranno in breve tempo a tutta la legna che poi arderà spargendo un
grande chiarore. E similmente avviene anche nel cuore, dove allora tutto
si fa luce e calore vitale, e lo spirito a somiglianza di Dio che vi
dimora, si desta, si innalza verso il Creatore e Lo invoca.
Ecco, questo è ciò che chiamo
pregare; ma un tale pregare agli occhi di Dio, evidentemente ha valore
qualora l’amore verso Dio sia prima divampato nelle profondità più
interiori del cuore, e nel modo già accennato, in fiamme chiarissime ed
ardenti, per effetto dell’unione di tutti i pensieri e sentimenti nel
centro divino del cuore. Se questo procedimento viene a mancare, allora
ciascuna preghiera, per quanto ornata di belle parole ma sorta unicamente
dalle labbra, è un abominio al cospetto di Dio, e non viene né ascoltata
né esaudita.
Perché Dio è in Sé uno
Spirito, e quindi va adorato nello spirito d’amore e nella luce
chiarissima della verità; comprendiamo bene quindi dunque, che cosa
significhi pregare in spirito e verità.
Quindi, chi si avvicina a Dio con un simile cuore ardente
d’amore, è un vero adoratore di Dio Padre e il Padre esaudirà sempre
le sue preghiere, senza dare alcuna importanza al luogo, monte o
Gerusalemme che sia, poiché ogni luogo della Terra Gli appartiene. Il
Padre scruterà invece il cuore di ciascun uomo!