Gesù,
visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un
Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi
conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho
visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì,
tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù:
«Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu
credi? Vedrai cose più grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo
aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».
Ogni arcangelo, per il solo fatto di essere Arcangelo, ha compiuto la sua missione incarnandosi in un uomo. Sì, perchè l'essere arcangelo ha come condizione necessaria il fatto di essersi incarnato almeno una volta in un uomo per aiutare l'umanità immersa nelle tenebre.
Perché dico questo? Perché Michele si è incarnato in Elia, e in Giovanni Battista. Investirà in un prossimo furuto la creatura che il Signore ha designato come il novello precursore, ossia la figura che guiderà il resto santo, il piccolo numero di cristiani che rimarranno fedeli a Dio, rurante la tribolazione promossa dall'anticristo e da questa messa in atto con l'aiuto dei suoi seguaci.
Nel libro di Daniele ci viene detto che Giovanni il Battista avrà come compagno Enoch. Per l'appunto, Raffaele si è incarnato in Enoch, e possiamo presumere che accadrà lo stesso femomeno previsto per Michele sul novello Battista.
Gabriele invece si è incarnato nella figure del patriarca Jared, padre di Enoch.
Ritorniamo al brano del Vangelo. Natanaele e Filippo si dirigono verso Gesù, nel momento in cui, per riposarsi, il Signore si era fermato ad una certa distanza dal luogo dove essi dialogavano. Quando entrambi si trovano già vicini a Gesù, Questi esclama ad alta voce: "Ecco, un vero israelita, nel quale non c’è alcuna frode!".
Natanaele, enormemente meravigliato da queste parole, chiede subito: "Dove mi hai conosciuto, per poter affermare ciò di me? Infatti, solo Dio e io stesso conosciamo il mio interiore. Io, poi, non ho mai decantato, né apertamente divulgato le mie virtù. Come puoi, dunque, sapere come io sia costituito?". Gesù lo guarda e dice: «Prima che Filippo ti chiamasse, Io ti vidi quando tu eri sotto il fico!».
Ciò che Gesù afferma, procura a Natanaele immensa sorpresa e nel suo cuore commosso esclama: "Maestro! Anche se sei nazareno, Tu sei comunque veramente il Figlio di Dio. Ogni dubbio è svanito da me ed ora credo fermamente che Tu sei il promesso Messia?". A questa domanda di Natanaele, Gesù risponde e gli dimostra che lui ritiene veramente che sia il Messia promesso, ma lo crede forzatamente, perché ha scoperto in Gesù l’Onniscienza che può essere attribuita solo a Dio. Aggiunge poi che in futuro egli vedrà cose ancora più stupefacenti, facendogli capire che ora crede perché ha visto un miracolo, ma in seguito egli crederà liberamente!
E in verità, in verità Gesù ci dice:
"In avvenire, quando avrete ottenuto la rinascita del vostro spirito da Me, allora verranno aperte le porte della vita. E voi allora, quali angeli voi stessi, vedrete appunto gli uomini - resi angeli mediante Me nella rinascita, e così in questi angeli resi anche "figli di Dio" - camminare verso l’Alto, dalla morte alla vita eterna. All’inverso vedrete anche molti spiriti angelici, creati come tali fin dai primordi, scendere da tutti i Cieli a Me, il Signore di ogni vita, e qui calcare le Mie orme, quelle del Figlio dell’uomo, seguendo il Mio esempio e la Mia testimonianza".
Ecco qui un modo per comprendere giustamente il brano del Vangelo. Però, nessuno creda che le spiegazioni qui date siano sufficienti a chiarire ogni cosa! Non illudetevi; questo dono è solo una guida pratica, per mezzo della quale viene concesso, se animati di buona volontà, di potersi addentrare nelle molteplici profondità della Divina Sapienza e di poter rilevare e riconoscere in ogni singolo versetto il vivente significato che si manifesta in innumerevoli forme. Inoltre, questo dono è posto quale regola capitale secondo cui tutto viene misurato e giudicato.
Avete sentito in voi l'amorevolissima voce del Signore che vi chiama dicendovi: "SeguiMi"?
E poi c'è stato un periodo in cui tale voce non si è più manifestata? Come Filippo ha tenuto in debito conto la profezia di Simeone e Anna al tempo della circoncisione di Gesù, ricordate bene anche voi questa chiamata, perché siano maturi i tempi in cui voi possiate iniziare a dare i frutti sperati.
Cerchiamo fin da subito, da lontano, il Signore con gli occhi del cuore, come Filippo cercò Natanaele. Corriamogli incontro dicendoGli: "Ho nuovamente riconosciuto la tua voce Signore, che è amorevole tale e quale a quella in cui tempo fa mi chiamasti!"