Mentre alcuni parlavano del tempio e delle belle pietre e dei
doni votivi che lo adornavano, Gesù disse: «Verranno giorni in cui, di
tutto quello che ammirate, non resterà pietra su pietra che non venga
distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando accadrà questo e quale sarà il segno
che ciò sta per compiersi?».
Rispose: «Guardate di non lasciarvi ingannare. Molti verranno sotto il
mio nome dicendo: "Sono io" e: "Il tempo è prossimo";
non seguiteli. Quando sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni, non vi
terrorizzate. Devono infatti accadere prima queste cose, ma non sarà
subito la fine».
Poi disse loro: «Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno,
e vi saranno di luogo in luogo terremoti, carestie e pestilenze; vi
saranno anche fatti terrificanti e segni grandi dal cielo».
L’ultima ora dell’orologio del mondo si avvicina sempre di più. A noi uomini queste parole non dicono molto, perché non crediamo che ci troviamo così vicini alla fine. Ed il Signore non può darci una dimostrazione (che ci costringerebbe a credere) a causa della nostra libertà, perché attraverso il timore non saremmo più in grado di assolvere il nostro compito della vita.
E così abbiamo la libertà di credere oppure no, e di conseguenza la nostra anima, quando l’ora sarà giunta, si troverà così come la nostra volontà ha deciso di operare.
La data del Giudizio è stabilita dall’eternità perché l’Amore e la Sapienza di Dio hanno previsto dall’eternità in momento in cui il la regressione spirituale dell’uomo diventa irreversibile; non vi era cioè alcuna possibilità di miglioramento, ma solo la certezza di un ulteriore peggioramento.
Dio vede tutto in trasparenza, fino all’ultimo dettaglio, e così sa anche che non ci sarebbe alcun miglioramento se volesse cambiare il Suo Piano di Salvezza oppure cambiarne i tempi.
Abbiamo avuto davvero abbastanza tempo a disposizione, ma coloro che non credono in Gesù Cristo, non cambieranno. Potrebbe essere fornito loro chissà quanto tempo a disposizione, ma essi non cambierebbero, quindi un rimandare la fine sarebbe totalmente senza senso e scopo, perché allora anche gli eletti correrebbero il rischio di cadere vittime dell’ avversario, se il Signore non lega quest’ultimo, nei tempi previsti.
Se riconoscessimo in Dio la Sapienza più sublime e l’Amore più profondo, allora non chiederemmo nemmeno più di evitare la fine di questa Terra, perché andremmo incontro al tempo futuro nella pienissima fiducia nel Suo Amore, che proteggerà ciascuno che Gli vuole appartenere, e che impiegherà davvero il Potere quando si tratta di aiutare i Suoi figli in ogni miseria.
E se noi uomini non vogliamo credere che il tempo sta finendo, allora pensiamo alla Possibilità di venire richiamati all’improvviso dalla Terra, perché sappiamo che noi stessi non possiamo allungarci la vita e che non sappiamo nemmeno quando sia venuto per noi l’ultimo giorno.
Facciamo i conti soltanto al momento nel quale trapasseremo a nuova vita, momento che non siamo in grado di modificare e pensiamo a cosa succederà poi alla nostra anima che è immortale, che è il nostro vero io e della cui sorte noi stessi decidiamo con la nostra volontà bene o male orientata nella vita terrena.
Ma sovente noi uomini non possediamo nemmeno questa fede in una continuazione dellai vita dell’anima, e per questo ci troveremo in grave miseria per via della miscredenza, perché sarà eseguito ciò che è annunciato nella Parola e nella Scrittura. Il tempo è compiuto ed ogni giorno è ancora una Grazia che potremmo sfruttare, se soltanto la vostra volontà fosse buona. Ma non dobbiamo confidare in falsi profeti, che negano una fine, che credono di poter allungare il tempo a nostra disposizione, perché non parlano nel Nome di Dio, ma sono degli strumenti di colui che vuole tenere gli uomini nell’oscurità dello spirito, e che perciò vuole anche lasciare agli uomini la credenza, cheessi dispongono di un tempo illimitato.
Gli uomini crederanno prima a questi falsi profeti e cercheranno sempre soltanto l’adempimento del benessere corporale, ma non pensano all’anima, la cui esistenza mettono in dubbio o addirittuara la negano.
E sarà com’è stato predetto. Gesù Stesso verrà nelle nuvole, per prendere gli eletti, prima che inizi l’opera di distruzione della vecchia Terra. E non rimarrà pietra su pietra, perché la Terra deve essere rinnovata. E sorgerà una nuova Terra, una Creazione paradisiaca, che accoglierà di nuovo tutto lo spirituale ancora sottosviluppato, che è stato liberato durante la distruzione della vecchia Terra e richiede una nuova formazione, per poter continuare a maturare. E questa nuova Terra servirà da dimora per coloro che sono rimasti fedeli al Signore fino alla fine, perché questi hanno raggiunto il grado di maturità che permette loro l’entrata nelle sfere di Luce, ai quali è perciò anche concesso di poter abitare nel Paradiso, e gli eltti proveraano la medesima beatitudine come se entrassero nel Regno spirituale privi del loro involucro corporeo.
Questi servono come nuova stirpe per la nuova razza umana. Questo è dunque il Regno dei mille anni, nel quale la vittoria su Satana è evidente, perchéora non opprimerà e non potrà danneggiare nessun uomo, dato che tutto si è staccato da lui ed il ritorno al Signore è stato eseguito; lui ora non ha più nessun accesso al Regno di Dio, fino a che anche questo tempo beato cambierà di nuovo lentamente, finché gli uomini mostrano di nuovo una tendenza per la materia e per questo verranno di nuovo sciolte le catene a Satana, che è il padrone della materia e la sua influenza è sensibilmente percettibile.
Ma nel frattempo molto dello spirituale è definitivamente entrato libero nel Regno di Dio. Il Signore ha potuto fare un buon raccolto, ed ora comincia di nuovo la lotta con il Suo avversario per le anime. Il Signore ne uscirà comunque vincitore. Sempre di nuovo gli toglierà delle anime e diminuirà la sua sostanza – in cui vede il suo potere -, e sempre contribuirà lui stesso affinché la salvezza del caduto prenda il suo percorso. Perché ciò che è di Dio, Dio non lo lascia mai e poi mai ed anche se passano delle Eternità, esso ritorna una volta da Dio e rimarrà llegato a Dio per tutta l’Eternità.