In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito. Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell'alba, li troverà così, beati loro! Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell'ora che non immaginate, viene il Figlio dell'uomo».
Immaginate
per un attimo come vi comportereste se vi avvisassero che deve arrivare un
ospite da tanto atteso in casa. Naturalmente vi mettereste al lavoro
(cintura ai fianchi) e pieni di gioia (lucerne accese=amore della
conoscenza=godere dell’Amore di Dio) iniziereste a pulire la vostra
casa, anche nei più reconditi angoli, per renderla degna di una tale
presenza.
L’attesa
è un misto di agitazione e di eccitazione, ripensate a come potreste e
dovreste comportarvi, anche se l’amore poi avrà il sopravvento e non
sarà più possibile controllarsi a dovere.
Come si può quindi anticipare o per lo meno facilitare
questo incontro con lo Sposo? E’ presto detto: “si deve avere la cintura ai fianchi e la lanterna accesa”.
Ma quale significato nasconde questa affermazione? La
risposta è:”Si deve essere zelanti nell’amore per Dio e nell’amore per il
prossimo, in particolare a quello povero che ha bisogno materialmente e
spiritualmente di assistenza, e così tramite questo amore, si desterà
l’amore per Dio.”
Come si può distinguere
l’amore vero e puro? Le compagne fedeli dell’amore sono la vera umiltà,
la mansuetudine e la pazienza; il vero amore senza questi tre accessori
non può affatto sussistere e non è amore vero e puro. L’uomo esamini
se stesso – quando si imbatte in qualche fratello o sorella poveri –
se nel proprio cuore sorge amorevolmente il desiderio di donare con gioia
perfetta e senza misura nell’assoluta dimenticanza di se stesso. Se egli
percepisce un tale sentimento in sé, e questo ovviamente nella maniera più
seria e vivente, allora egli è già un vero figlio di Dio pronto e
maturo, e le promesse fatte, di cui un simile perfetto figlio di Dio può
attendere che si avverino, cominciano allora ad entrare nel campo della
realtà assoluta e a manifestarsi meravigliosamente con la parola e
l’azione
In breve tempo il vostro amore
per il Signore, attraverso l’operosità nel campo dell’amore al
prossimo, giungerà ad un’essenzialità ed ad una forma più intense, e
trasformerà la vostra anima in una cosa sola con l’amore per Dio;
allora sarete rinati nello spirito e nella verità, e come tale agirete in
unione spirituale con l’Amore originario in Dio, Creatore di tutte le
cose, in quanto il vostro amore sarà diventato in simile modo, con
l’Amore originario in Dio, una cosa sola.
L’Amore di Dio verrà ad acquistare di fronte a voi anche
consistenza e forma, e potrete allora vedere Dio e parlare con Lui; ed il
Signore sarà e rimarrà in eterno la vostra grande guida e il vostro
Maestro.
Ecco l’attività che renderà la vostra dimora, il vostro
cuore, una casa piena di amore, dove l’Amore del Signore si riconoscerà
e Si troverà a proprio agio.
"Perciò siate diligenti, poiché nel frattempo tra di voi è diventato
giorno, e vedete di raccogliere molto olio del Mio Ulivo vivente, affinché,
se dopo il giorno dovesse giungere di nuovo la notte, possiate accendervi
una lampada per la notte ed aspettare Me,
lo Sposo della vostra vita, poiché quando Io vengo da qualcuno, non vengo
mai di giorno, bensì sempre di notte, però entro soltanto in una casa
dove vedo ardere una dolce Luce del Mio Amore.
Perché l’Amore è il vero olio della vita. Quando voi versate
quest’olio nella lampada del vostro cuore, Io l’accenderò con la Mia
Grazia. E quando la notte della vostra anima ne sarà illuminata, soltanto
allora Io verrò come vero Sposo della Vita e prenderò dimora nei vostri
cuori."
E cos’è che distingue il servo fidato dal servo malvagio? Prima di tutto le aspettative. Per il servo fidato il Padrone è come se non se ne fosse mai andato; le Sue direttive sono seguite con amore e diligenza.
La legge del Signore per il servo fidato diventa una propria legge; l’adozione dei comandamenti del Padrone sicuramente gli dona la vicinanza o la presenza spirituale dello Stesso. Il servo fidato compie con gioia i suoi doveri. Non è una cosa estranea che gli si chiede, questo comportamento fa parte del suo essere. Il detto “a chi ha sarà dato” fa proprio riferimento a questo “amore verso Dio e i fratelli” che verrà ricompensato a tempo debito.
Ho parlato della vicinanza o della presenza spirituale del Signore nei confronti dei loro servi. Il Signore stesso si definisce come un ladro. Se il ladro vuole entrare nella casa, prima sta in agguato, è silenzioso e non si fa notare, ed è proprio allora che ascolta e origlia tutto assai attentamente ed aspetta l’attimo che potrebbe essere il più favorevole per la sua impresa.
E quando tutti dormono, allora egli irrompe in casa.
Beati coloro che vegliano (nell’amore!). Questi riconosceranno certamente il Signore se Egli è un ladro oppure il vero Signore! Al servo infedele, che non desidera la presenza del Padrone e che si crea nel suo cuore una “legge a suo uso e consumo”, colui che viene nella notte farà ciò che fa il ladro se irrompe in casa di notte!
Consideriamo queste poche parole, quando il mondo ci deride, e troveremo un potente rafforzamento! Infatti da ciò scorgeremo che, in certe buie ore della nostra vita, Colui che a noi sembra essere lontano è più vicino proprio là dove lo crediamo più lontano.
Questo ci serva come una chiara luce nella notte. Se il Signore vi ha affidato dunque molti beni, nell’amore e nella conoscenza, sappiate che quel molto deve essere fatto fruttare.