In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita?
In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.
Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda».
Noi tutti abbiamo bisogno di un Pastore, di una Guida, Che ci mostra le giuste vie, Che è pronto a guidarci ed a proteggerci da tutti i pericoli. Questo perché durante la nostra vita terrena siamo simili a bambini non autosufficienti che necessitano di una costante protezione.
Siamo dunque come un gregge di agnelli, che si disperdono ovunque, prendendo spesso delle vie che conducono all’abisso. Sovente ci perdiamo anche nelle alture della nostra altissima auto-considerazione, dove ci minaccia una profonda caduta. Ci muoviamo anche in territori estranei e ci mettiamo in pericolo di essere catturati ed uccisi; altre volte ci lasciamo spingere via dal gregge del Signore, e se il Signore non avesse un occhio vigile, saremmo perduti.
Ma Gesù è il Buon Pastore, che dona la Sua Vita per le Sue pecore. Esso non tollera che, chi appartiene al Suo piccolo gregge, venga rapito ingiustamente. Non tollera che il lupo irrompa e disperda i Suoi agnelli. E il Signore chiama e richiama quando una delle Sue pecore si smarrisce, affinché ritrovi la via del ritorno nell’ovile. Le pecore conoscono la Voce del loro Pastore e Lo seguono, quando Lui le chiama. Il Signore è il Buon Pastore, che non riposa prima che abbia trovato le Sue pecore.
Cosa significa questo discorso? C’è un preciso richiamo alla necessità di adeguarsi ai richiami divini, riconoscendo la voce del Signore, ascoltando la Parola. E’ essenziale che noi iniziamo la giornata affidandoci al Signore; in questo modo possiamo essere certi che qualsiasi attività, terrena o spirituale da noi svolta nel Suo Nome, sarà benedetta. Diversamente, nel momento in cui decidiamo di camminare da soli, cioè senza aver chiesto l’ Assistenza Divina, utilizzeremo parte del giorno in non fruttifero; avremo da lottare per superare delle difficoltà o, in altro modo, non sempre riusciremo a portare a termine ciò che ci siamo prefissi di compiere.
Un intimo pensiero al Signore è sufficiente per assicurarci la Sua assistenza, e quando Lo invochiamo coscientemente per la benedizione ed il sostegno, tutto ciò che ci siamo prefissi verrà svolto anche secondo la nostra buona volontà potendo effettuare il nostro lavoro quotidiano in totale tranquillità di spirito.
E’ necessario sapere che siamo circondati da forze oscure (così come anche da figure di Luce) che, a causa della nostra predisposizione al male, hanno sempre accesso a noi quando dimentichiamo di formare intorno a noi un muro di protezione per mezzo dell’invocazione del nome di Gesù, in modo da ottenere la benedizione sui nostri pensieri, sulle nostre azioni e quindi sul risultato del nostro lavoro.
Quando queste forze oscure (attraverso pensieri negativi o distorti) hanno trovato l’accesso in noi, serve maggiore forza di volontà per scacciarle rispetto al momento in cui queste forze si presentarono all’uscio della nostra mente solo come confusi pensieri. Esse indeboliscono la nostra volontà, e solamente con l’apporto di tutte le forze essa riesce a rientrare in se stessa e comprendere cosa ha causato tutta questa inefficienza: la mancata invocazione di Gesù Cristo per garantirsi il Suo aiuto.
La lotta per la salvezza della nostra anima è incessante finché viviamo su questa Terra, e sovente ci viene resa difficile la vittoria a causa di queste forze oscure; l’ago della bilancia però pende sempre da una parte o dall’altra a seconda della nostra volontà, perché possiamo richiedere illimitata Forza mediante un’intima preghiera preghiera per ottenere la Guida, la Protezione e la Benedizione di Gesù Cristo. Ripeto, non si deve mai cominciare il lavoro quotidiano senza l’invocazione al Signore, senza chiedere la fortificazione della volontà ed affidarci a Lui.
In questo modo il Signore ci può proteggere contro i nemici della nostra anima, saranno presenti intorno a noi innumerevoli esseri di Luce tali da impedire l’accesso alle forze oscure; lieti e senza preoccupazione svolgeremo la nostra mansione terrena o spirituale, nella sensazione di Forza e pace interiore. Nulla sarà in grado di sconvolgerci, perché il Signore è sempre presente e si accolla tutto ciò che ci opprime. L’intimo legame con il Signore è la migliore garanzia per la buona riuscita di tutti i nostri piani, siano queste faccende terrene o spirituali, perché il Signore Stesso può agire in noi e nei nostri pensieri, guidando le nostre azioni nel migliore dei modi.
Ma appena ci isoliamo dal Signore, appena allentiamo il legame, altri pensieri conquistano il dominio su di noi, pensieri che vengono guidati dall’avversario di Dio, pensieri che ci tolgono la pace interiore, che ci inquietano e poi concedono sempre un maggiore accesso a forze maligne, continuando l’opera di dispersione e di disarmonia interiore, affinché il nostro lavoro quotidiano non sia più benedetto e la nostra anima si trovi in pericolo di venire catturata dall’avversario.
Nuovamente possiamo liberarci da un tale pericolo solamente quando ci rifugiamo in Gesù e nella Sua Parola, perché la Sua Chiamata consiste sempre nel sentire la Sua Parola nel cuore o attraverso messaggeri che ce la propongono in Sua vece. Senza Gesù non possiamo liberarci dall’avversario e dalla sua influenza, senza Gesù siamo troppo deboli e perciò rimaniamo esposti a lui. Possiamo però sfuggire a tutte queste oppressioni quando ascoltiamo la Sua Chiamata e ci affidiamo di nuovo alla Sua Protezione, quando chiediamo la Sua Benedizione, quando Gli raccomandiamo il nostro bene corporeo e spirituale e non dimentichiamo mai di invocare il nome del Signore confessandoci apertamente per Gesù Cristo.
Allora erigiamo un muro, che l’avversario di Dio non potrà far crollare, perché esso fugge dal Signore e dal Suo Nome, se soltanto pronunciamo credenti il Suo Nome in ogni miseria e pericolo.
Riusciremo a dire nel profondo del cuore, al nostro avversario: “Hai perso, non hai più potere su di me, io sono di Cristo.” E’ una grande liberazione.