Gesù
disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro
peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei:
«Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: “Dove vado io, voi non
potete venire”?».
E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di
questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei
vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri
peccati».
Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che
io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi
ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo».
Non capirono che egli parlava loro del Padre.
Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo,
allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma
parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me:
non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono
gradite». A queste sue parole, molti credettero in lui.
Il linguaggio di Gesù sembra enigmatico, ma lo è solo agli occhi degli increduli. Sta parlando del giorno del giudizio. Gesù tra pochi giorni sarà crocifisso, ha adempiuto la Sua missione redentrice dell'antico peccato, ha vinto se stesso e ha vinto il mondo. E' evidente anche che coloro che non Lo riconoscono, moriranno nei loro peccati. Ecco che la funzione redentrice della morte del Signore, ha un senso se anche noi seguiamo la sequela di Cristo.
Con la Sua morte infatti ha cancellato l'antico peccato, e grazie a questo sacrificio siamo in grado di ricevere Grazia su Grazia da parte del Signore; ci è stata riaperta la Via, in poche parole, ma se in questa via noi non ci vogliamo incamminare, il Regno di Dio per noi rimane pura utopia. Infatti, Gesù è la Via, per arrivare al Padre, è la Verità, perchè è conoscenza e Sapienza, è la Vita, perchè ogni Parola che esce dalla Sua Bocca ha una Forza e una Potenza che non lascia invariato lo stato della Creazione.
Se noi non crediamo che Gesù Cristo è il Figlio dell'Uomo (cioè il corpo) attraverso il quale si mostra il Padre che è presente nella Pienezza del Suo Spirito nell'uomo Gesù, allora moriremo nei nostri peccati. L'azione salvifica della crocifissione di Cristo, ha un senso (per noi) se ci carichiamo della croce di Cristo (cioè rifiutare le cose materiali) e Lo seguiamo (cerchiamo i tesori spirituali).
Come possiamo conoscere meglio il Signore? Attraverso l'amore al prossimo. Solo attraverso l'amore, il Padre vi permette di conoscere il Figlio. L'amore verso il prossimo è la base per conoscere meglio Dio, perchè attraverso queste azioni caricatevoli, si accende man mano ed acquista potenza la scintilla spirituale che ogni uomo ha nel proprio cuore. Solo il nostro spirito (scintilla) può riconoscere lo spirito di Dio, e lo Spirito di Dio può comunicare solo con il nostro spirito se esso è risvegliato; vale a dire facendo azioni su azioni caritatevoli verso il prossimo la luce dello spirito interiore illumina sempre più la nostra anima (che è ciò che rimane in eterno dopo la morte del corpo) e le dona la conoscenza del Padre e del Figlio, dell'Amore e della Sapienza di Dio.
Un’altra volta Gesù disse ai farisei che
sarebbero morti nei loro peccati. Esso infatti disse: “Poiché voi ritenete di vedere,
morirete nei vostri peccati”. Colui che si ritiene pieno di
sapienza, colui che legge solo il proprio intelletto, non è in grado di
leggere le Parole di Vita che escono dalla bocca del Signore.
Conoscono la Scrittura, ma non conoscono lo
Spirito celato nella Scrittura, Spirito che anima, che vivifica ogni
singola parola della Bibbia.
L’uomo materiale non può entrare nel Regno
di Dio dove il Signore vorrebbe portare ciascuno di noi; li separa un
abisso insormontabile, proprio come quello che separava il ricco Epulone
dal povero Lazzaro.
E’ insormontabile perché si tratta di un
abisso spirituale, che all’uomo materiale si rivela incredibilmente
impenetrabile. L’abisso consiste nella differenza di amore per Dio e per
i fratelli che si riscontra tra l’uomo materiale e l’uomo spirituale: “voi
siete di quaggiù, Io sono di lassù; voi siete di questo mondo”,
attaccati alle brame carnali e vi saziate di essi, proprio come gli
ebrei usciti dall'egitto rimpiangevano i piatti di carne e cipolla mentre disponevano
della manna celeste, “Io non sono di questo mondo.”
La potenza del tuo amore per Dio e per il
prossimo sarà quella che ti indicherà in quale misura si sarà destato e
maturato in te il Regno di Dio.
Ma il Regno di Dio in te
è precisamente l’amore in te, del quale ora ho parlato, e questo amore
è anche il tuo spirito, quale l’unica verità, la sola realtà e la
vita eterna indistruttibile. Il come però sia così come ti ho detto,
questo nemmeno il più scelto esempio te lo potrà dimostrare, ma questa
cosa la devi sperimentare in te stesso.
Se non credi che “Io Sono”, lo stesso “Io
Sono” che diede le tavole a Mosè, lo stesso “Io Sono” di Abramo e
Giacobbe, se non crediamo che Gesù è l’Emmanuele, il Dio con noi, non
potremo mai essere salvati.
Ecco qual’è il peccato contro lo Spirito
Santo; il non credere che Gesù è Dio, che Gesù è l’unico salvatore
della tua anima; l’incredulità si è sempre dimostrata una barriera nei
confronti delle manifestazioni dei miracoli operati dal Signore; ora, la
nostra incredulità nei confronti del Signore, ovvero se tu non credi che
Gesù sia Dio, perché il Padre è presente in Lui nella Pienezza dello
Spirito, se tu non credi che il Padre parla continuamente a Gesù e il
Signore ripete le parole che sente dal Padre…. tutto è inutile; per te
l’incarnazione del Signore non è servita a nulla; rimani un eterno
perduto, nessuno che ti indichi la Via, la Verità e la Vita perché non
credi a nessuna Via che ti conduce alla salvezza.
Vuoi camminare ramingo per tutta la tua
esistenza senza sapere chi realmente sei? Hai carta bianca, sul foglio
della tua vita puoi scrivere il bene, puoi scrivere il male, o il foglio
puoi pure lasciarlo bianco.