In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d'aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elia, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli non sapeva quello che diceva. Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All'entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo!». Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.
Gesù e i discepoli hanno lasciato da poco un luogo nei pressi di Cesarea di Filippo e si sono fermati in una località sulla riva del lago di Galilea. Il Monte Tabor era situato nei pressi della riva del lago di Galilea e dalla vetta massima del monte si dominava quasi tutta la Galilea, la Giudea e la Palestina, nonché gran parte del mare Mediterraneo. Doveva quindi trattarsi di una vetta molto alta. Perché Gesù porta con Sé solo tre discepoli e non anche tutti gli altri? Perché la fede di tali discepoli era tale che su di essa poteva edificare una casa, la famosa casa sulla roccia predicata su Gesù. Pietro che rappresenta l’uomo esteriore, che però indirizza tutte le sue forze verso l’interiore. Giacomo rappresenta l’anima dell’uomo, che è puro e si regola in tutto secondo l’ordine del Signore, ma che comunque deve combattere dure battaglie assieme all’uomo esteriore per poi condurlo a sé e rendersi immortale nello Spirito unitamente ad Esso. Giovanni rappresenta lo Spirito puro nell’uomo che è una sola cosa con Gesù. E’ quindi il Suo Amore.
Solo
ad essi, grazie alla loro fede, che porta luce, Gesù può manifestarsi
per quello che è, ossia Luce infinita. E’ sempre grazie ai progressi
della nostra anima che il Signore può aiutarci elargendoci sempre
maggiore luce.
Tutto
ciò sarà rivelato all’uomo convertito, secondo la necessità
dell’anima, dal proprio spirito destato, che proviene da Dio. I
fanciulli piccoli bisogna saziarli soltanto di latte; quando poi saranno
cresciuti e si saranno irrobustiti, allora saranno che in grado di
digerire elementi più sostanziosi.
Quando
i tre discepoli, alla vista di quell’immenso spettacolo, si trovarono
come trasfigurati, ringraziarono
dal profondo dell’anima per lo straordinario, indicibile godimento a
loro concesso; ecco che allora, anche il Signore si trasfigura davanti a
loro, grazie proprio allo stato di beatitudine dell’anima dei tre
discepoli. La Sua faccia spendeva come il sole, e le Sue vesti si fecero
di un candore tanto radioso da sembrare neve fresca illuminata dal sole. A
quello spettacolo i tre discepoli rimasero sbalorditi, e per qualche tempo
non poterono articolare nemmeno una parola. Diciamo che ai tre discepoli
sembrava di essere già nel Cielo, o quanto meno in Paradiso
Solo quando il nostro intimo sarà colmo della verità fondata nella fede e del buono, che ne deriva, e sarà fondato nell'amore, ci renderemo conto che saremo contemporaneamente in Terra e in Cielo. E dato che è proprio questo stato dell’anima ci trasfigura dinnanzi al Signore, anch’Esso si trasfigurerà dinanzi ai vostri occhi, affinché ci possiamo accorgere di essere di fatto in Paradiso e in Cielo allo stesso tempo.
Il vero Cielo e il vero Paradiso consistono unicamente nel fatto che noi crediamo in Cristo, che facciamo secondo quanto Ci insegna e infine che Lo amiamo con tutto il nostro cuore con i fatti; soltanto in questo modo possiamo possedere in noi il vero Regno di Dio senza di che del resto non ne esiste uno da nessuna parte in qualsiasi altro luogo. Ma quando questo Regno è in noi, allora esso esiste dappertutto, nella sua piena realtà, in tutta l’intera infinita.
Apparvero i due profeti, Mosè ed Elia, e cominciarono a ragionare con Gesù in un chiaro linguaggio riguardo a quello che sarebbe dovuto accadere di Gesù entro un paio d'anni.
E i tre si sentirono pervasi da tanta delizia e felicità che poi Pietro esclamò ad alta voce: Signore! Qui è bello stare; vogliamo edificare qui la nostra eterna dimora, consistente nelle tre capanne, cioè dell’Amore, della Sapienza e della Potenza che deriva dai due precedenti!
Però, fino a che non comprendiamo che queste tre capanne Gesù, Mosè ed Elia devono essere un’unica capanna nell’uomo o, in altri termini, finché l’Amore, la Sapienza e la Potenza non vengono accolte in una e non in tre capanne, risuonerà sempre la voce dalla nuvola, che è l’immagine del massimo riconoscimento celeste: “Questo solo è il Mio amato Figlio. Questo soltanto voi dovete ascoltare!”. E ciò è come se dicesse: “Questo solo è l’Unico Dio; voi dovete dimorare non in tre: in Lui solo, se volete avere la vita eterna!”.
I tre apostoli si destano, e non vedono più né Mosè, né Elia, e non percepiscono più nessun’altra voce, se non solo Gesù e la Sua Parola! Ma Questa proibisce loro di annunciare al mondo qualcosa riguardo a quanto accaduto.
Ciò sarà possibile solo dopo molte prove e cimenti dell’ anima, nella quale Gesù non sia risorto nel cuore dell’uomo, in tutta la Potenza e la Forza dell’Amore e della Sapienza; e in senso più ampio finché il mondo dell’uomo in sé non sia stato crocifisso ed ucciso e lo spirito nell’uomo non sia risorto e da ciò scaturisca un equilibrio nell’uomo, come è stato indicato attraverso Pietro, Giacomo e Giovanni, egli non può venir condotto sul monte del profondo e sommo riconoscimento di Dio e della Vita eterna.
Cercate innanzi tutto Me, il Mio Regno e la Mia Giustizia che è l’Amore; allora tutto il resto vi sarà dato come una libera aggiunta (Matteo, 6, 33). Ma se voi cercate solamente la Sapienza e la sua forza, a voi toccherà la stessa sorte dell’uomo che seppellì il talento ed a cui venne tolto anche quello che aveva cosicché il suo retaggio fu la fitta tenebra. State attenti a ciò molto profondamente, se volete partecipare alla Trasfigurazione! Amen.