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Lasciateli stare! Sono ciechi e guide di ciechi.
Mt 15, 1-2. 10-14

 

In quel tempo alcuni farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme, si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Infatti quando prendono cibo non si lavano le mani!».

Riunita la folla, Gesù disse loro: «Ascoltate e comprendete bene! Non ciò che entra nella bocca rende impuro l’uomo; ciò che esce dalla bocca, questo rende impuro l’uomo!».
Allora i discepoli si avvicinarono per dirgli: «Sai che i farisei, a sentire questa parola, si sono scandalizzati?».
Ed egli rispose: «Ogni pianta, che non è stata piantata dal Padre mio celeste, verrà sradicata. Lasciateli stare! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!».

 

 

Era pur vero che Mosè aveva dato una quantità di regole e prescrizioni, come ad esempio quali sono gli unici alimenti che si possono mangiare essendo Ebrei, il frequente lavaggio del corpo, il digiuno, il far penitenza in sacco e cenere, l’indossare una tunica di ruvido tessuto, e una quantità di altre cose simili che era difficile tenere a mente e perciò ancora più difficile osservare; ragion per cui si stava sempre nel timore di stare commettendo dei peccati, senza rendersene conto.

 

Come ci si doveva comportare dunque in questa situazione? Era dunque una condizione indispensabile la stretta osservanza di tutte le prescrizioni date da Mosè e anche dagli altri profeti per ottenere la divina Compiacenza

 

Gesù mangiava e beveva, non faceva il bigotto e il falso afflitto, e trattava tutti con gentilezza, aiutando chiunque che andando da Lui, credeva e implorava aiuto; allora i farisei “facendo il giro largo” riferendosi ai discepoli dicevano delle cose riferendosi a Gesù, del tipo: “come mai non osserva i precetti di Mosè?”

 

Ma Gesù rigira il discorso, facendo presente come i farisei aggiravano i Comandamenti dati a Mosè per proporre i loro precetti: “Se tu fai un’offerta, ciò è più utile che non se tu stesso onorassi padre e madre!”?  Essi caricavano sugli uomini dei pesi insopportabili, ma loro stessi non li toccavano neppure con un mignolo! Per le grandi offerte, promettevano di recitare delle lunghe preghiere, che poi facevano biascicare, davanti gli uomini ingannati e ciechi, dai loro subalterni, i servitori, in modo nauseante, senza cuore e senza sentimento.

 

Sì, essi mangiavano certo il pane con mani lavate, ma il loro cuore era pieno di immondezza e di sudiciume. Essi somigliavano perciò ai sepolcri, intonacati in modo fine e decorativo, mentre all’interno sono pieni di putredine e di fetore.

Mangiare il pane con mani non lavate non rende impuro l’uomo, e tanto meno poi là dove spesso non si ha la possibilità di lavarsi le mani prima di mangiare il pane. Invece menzogna, inganno, invidia, avarizia, ingordigia e ubriachezza, orgoglio, odio, ira, lussuria, prostituzione e adulterio, e ateismo dentro di sé, rendono impuro tutto l’uomo e fanno di lui un figlio dell’Inferno.

 

Cos’è quindi necessario per conseguire la vera salvezza dell’anima?

 

Credere senza alcun dubbio in Dio, osservare i Suoi Comandamenti, amare Lui sopra ogni cosa con tutte le nostre forze, e il nostro prossimo come noi stessi, e credere che Gesù è il Redentore del mondo venuto nella carne in questo mondo quale eterna Verità, Luce e Vita stessa, affinché tutti coloro che credono in Lui e vivono secondo la Sua Dottrina debbano avere la vita eterna.

 

Se crediamo a tutto questo e agiamo di conseguenza, acquisteremo la vera e viva salvezza per la nostra anima, e la conserveremo per l’eternità.

 

Quest’unica cosa è perfettamente sufficiente per raggiungere il Regno di Dio in noi; tutto il resto è vano e non ha alcun valore davanti a Dio a profitto dell’anima. Se Gesù, il Signore di ogni vita, ci dice questo, possiamo anche credere che è così e non altrimenti.

 

Se osserviamo ciò che è stato appena menzionato, con ciò avremo anche già adempiuto tutto quello che è prescritto di fare in Mosè e in tutti i profeti. L’uomo deve mangiare e bere per conservare la vita del corpo, ma gli alimenti e le bevande devono essere puliti e freschi. E così è anche bene e sano tenere il più possibile pulito il corpo, e ugualmente l’essere puliti, moderati e sobri in tutto. E così quel genere di prescrizioni sono anche buone e salutari, non solo per gli Ebrei, ma per tutti gli uomini. Infatti, in un corpo malato neppure l’anima si può elevare tanto facilmente a ciò che può favorire la propria salvezza e rafforzarla per la vita eterna.

 

Perciò Dio ha prescritto attraverso Mosè, e anche attraverso gli altri profeti, ciò che giova al corpo dell’uomo anche per il tempo della sua vita terrena, e l’uomo fa bene ad osservare anche tali regole.

 

Chi però fa quello che Gesù ci ha detto prima, lo Spirito del Regno di Dio lo guida allora già nel suo proprio cuore, e gli mostra anche le regole per il benessere della sua carne.