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San Francesco.
Mt 11, 25-30

Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero». 

Dio ci può parlare in due differenti modalità: può parlarci dalla Sua Sapienza, o dal suo Amore.

Ai sapienti, o coloro che si credono sapienti, il Signore parla dalla Sua sapienza, mentre a coloro che sono umili, Esso parla dal Suo Amore

Ma in una Parola della Sapienza non c’è altro che la Sapienza stessa pronunciata e non ammette più alcuna Sapienza superiore o inferiore. Ma non è così con la Parola proveniente dall’Amore, perché ogni Parola proveniente dall’Amore è un frutto vivente. E poiché è un frutto vivente, allora sta in essa, come in ogni seme, l’infinito e altrettante infinite varietà che non potranno mai essere completamente afferrate per l’Eternità. Questa è quindi la differenza tra il linguaggio superiore della Sapienza e quello inferiore dell’Amore.

Nella Sapienza il Signore da’ soltanto quanto Esso da’ e come ognuno è in grado di sopportare; ma nell’Amore il Signore ci da’ una infinità dietro l’altra, in cui anche la suprema sapienza angelica non giungerà mai ad una finita soluzione della sapienza nascosta in tali infinità.

E’ bensì piccolo il cuore dell’uomo, ma tanto più grande l’orizzonte dei suoi sentimenti, se uno è nella forza della fede che viene dal puro amore per il Signore. Non c’è cosa tanto nascosta, che non possa essere raggiunta dai raggi del puro sentimento; e quando poi i puri raggi del sentimento hanno afferrato una qualsiasi cosa, allora domandate a voi stessi se sarebbe ancora possibile afferrare la cosa in un altro modo se non come essa di per sé è e sussiste realmente.

Molto diversamente stanno ovviamente le cose riguardo agli uomini sapienti intelletto. Costoro, con questa corta mano (dell’intelligenza), cercano di pigliare tutte le cose come i bimbetti cercano di pigliare la luna e altre cose situate molto lontano. Questi uomini attirano poi il loro sentimento nella loro stretta intelligenza, e in essa lo lasciano poi camminare superbamente a tastoni, come un cieco che si è seduto su un blocco di pietra scalpellato di geroglifici, e li tocca all’intorno senza che possa balenargli la minima idea su che cosa sono tutti geroglifici, e meno ancora gli balena l’idea che questa scrittura è un misterioso linguaggio di corrispondenza che ha origine dai chiari raggi del puro sentimento.

Così stanno anche le cose riguardo alle Comunicazioni e Rivelazioni della Grazia del Signore a noi date. Se le esamineremo e le illumineremo con i raggi del nostro sentimento, allora la loro verità ci diventerà subito evidente e ci sentirete subito come se la cosa ci fosse stata nota da lungo tempo. Se invece le Comunicazioni e Rivelazioni del Signore sono guardate con l’intelletto, allora cominceranno sempre più a sorprendervi poiché, come ho detto, l’intelligenza ha solo delle braccia molto corte, che per di più sono anche molto deboli, e perciò non sono in grado di raggiungere cose grandi, anche se fossero loro molto vicine, meno ancora però quelle lontane, né di attirarle a sé perché il loro sentimento violentato lo tasti alla cieca.

Perciò anche noi, nella fede viva che viene dall’amore per il Signore, dobbiamo imprigionare completamente la nostra intelligenza sotto l’ubbidienza del sentimento puro, così contempleremo tutte le cose come sono; e soltanto dopo cominceremo a comprendere in modo chiaro e distinto dove brilla l’eterno sole della verità e della realtà.

Andiamo a Cristo, il Quale con il Suo giogo d’amore vuole ristorarci e rasserenarci dalle numerose spine del mondo che ci affliggono. Cerchiamo il Suo Regno, che è proprio soltanto l’Amore, e tutto ci verrà dato in aggiunta. Chi cerca Cristo attraverso l’amore e nell’amore, Costui Lo cerca nello Spirito e nella Verità. Ecco il Suo Giogo, ecco il Suo Regno.