Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai
sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché
così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre
mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre
se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò
ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono
mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio
giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Dio
ci può parlare in due differenti modalità: può parlarci dalla Sua
Sapienza, o dal suo Amore.
Ai
sapienti, o coloro che si credono sapienti, il Signore parla dalla Sua
sapienza, mentre a coloro che sono umili, Esso parla dal Suo Amore
Ma in una Parola della Sapienza non c’è
altro che la Sapienza stessa pronunciata e non ammette più alcuna
Sapienza superiore o inferiore. Ma non è così con la Parola proveniente
dall’Amore, perché ogni Parola proveniente dall’Amore è un frutto
vivente. E poiché è un frutto vivente, allora sta in essa, come in ogni
seme, l’infinito e altrettante infinite varietà che non potranno mai
essere completamente afferrate per l’Eternità. Questa è quindi la
differenza tra il linguaggio superiore della Sapienza e quello inferiore
dell’Amore.
Nella Sapienza il Signore da’ soltanto
quanto Esso da’ e come ognuno è in grado di sopportare; ma nell’Amore
il Signore ci da’ una infinità dietro l’altra, in cui anche la
suprema sapienza angelica non giungerà mai ad una finita soluzione della
sapienza nascosta in tali infinità.
E’ bensì piccolo il cuore
dell’uomo, ma tanto più grande l’orizzonte dei suoi sentimenti, se
uno è nella forza della fede che viene dal puro amore per il Signore. Non
c’è cosa tanto nascosta, che non possa essere raggiunta dai raggi del
puro sentimento; e quando poi i puri raggi del sentimento hanno afferrato
una qualsiasi cosa, allora domandate a voi stessi se sarebbe ancora
possibile afferrare la cosa in un altro modo se non come essa di per sé
è e sussiste realmente.
Molto diversamente stanno ovviamente le
cose riguardo agli uomini sapienti intelletto. Costoro, con questa corta
mano (dell’intelligenza), cercano di pigliare tutte le cose come i
bimbetti cercano di pigliare la luna e altre cose situate molto lontano.
Questi uomini attirano poi il loro sentimento nella loro stretta
intelligenza, e in essa lo lasciano poi camminare superbamente a tastoni,
come un cieco che si è seduto su un blocco di pietra scalpellato di
geroglifici, e li tocca all’intorno senza che possa balenargli la minima
idea su che cosa sono tutti geroglifici, e meno ancora gli balena l’idea
che questa scrittura è un misterioso linguaggio di corrispondenza che ha
origine dai chiari raggi del puro sentimento.
Così stanno anche le cose riguardo alle
Comunicazioni e Rivelazioni della Grazia del Signore a noi date. Se le
esamineremo e le illumineremo con i raggi del nostro sentimento, allora la
loro verità ci diventerà subito evidente e ci sentirete subito come se
la cosa ci fosse stata nota da lungo tempo. Se invece le Comunicazioni e
Rivelazioni del Signore sono guardate con l’intelletto, allora
cominceranno sempre più a sorprendervi poiché, come ho detto,
l’intelligenza ha solo delle braccia molto corte, che per di più sono
anche molto deboli, e perciò non sono in grado di raggiungere cose
grandi, anche se fossero loro molto vicine, meno ancora però quelle
lontane, né di attirarle a sé perché il loro sentimento violentato lo
tasti alla cieca.
Perciò anche noi, nella fede viva che
viene dall’amore per il Signore, dobbiamo imprigionare completamente la
nostra intelligenza sotto l’ubbidienza del sentimento puro, così
contempleremo tutte le cose come sono; e soltanto dopo cominceremo a
comprendere in modo chiaro e distinto dove brilla l’eterno sole della
verità e della realtà.
Andiamo a Cristo, il Quale con il Suo
giogo d’amore vuole ristorarci e rasserenarci dalle numerose spine del
mondo che ci affliggono. Cerchiamo il Suo Regno, che è proprio soltanto
l’Amore, e tutto ci verrà dato in aggiunta. Chi cerca Cristo attraverso
l’amore e nell’amore, Costui Lo cerca nello Spirito e nella Verità.
Ecco il Suo Giogo, ecco il Suo Regno.