I discepoli dissero a Gesù: «Ecco, adesso parli chiaramente e non
fai più uso di similitudini. Ora conosciamo che sai tutto e non hai
bisogno che alcuno t'interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio».
Rispose loro Gesù: «Adesso credete? Ecco, verrà l'ora, anzi è già
venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto proprio e mi lascerete
solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me.
Vi ho detto queste cose perché abbiate pace in me. Voi avrete
tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!».
"Vi
ho detto questo perché abbiate pace in Me. Nel mondo avrete tribolazione,
ma abbiate fiducia, Io ho vinto il mondo!".
Beh,
grazie Signore, Tu sei Dio, hai la forza la potenza, per vincere il mondo;
ma noi?
Ecco,
questo è il pensiero che ciascuno di noi può fare al termine di questo
brano del Vangelo.
Ma noi….sempre con questo noi. Pensiamo questo perché vediamo Gesù
come un’entità distante, fuori da noi. Ma non ha detto forse Gesù che
se uno Lo ama, Lui e il Padre dimoreranno nel suo cuore?
Perché
non riusciamo a concentrarci su questo pensiero per vincere il mondo?
Ciò che
Gesù ci dice deve darci in ogni situazione della nostra vita, la
vera pace interiore del cuore che è fondata nel vero amore per Gesù.
Il mondo
vorrebbe angustiaci da tutti i lati, ma non può farlo perché è stato
vinto da Gesù. Quindi se mediante il nostro amore abbiamo Gesù in noi,
allora abbiamo anche l’eterno Vincitore del mondo in Noi, perciò non
gli è lecito e non può torcere neanche un capello a colui che cela
veramente la Sua Pace nel suo cuore.
Ma non
appena uno si vuole innalzare da questa Pace e getta egli stesso al mondo
il guanto di sfida, costui allora deve ascrivere solo a se stesso se viene
fatto prigioniero dal mondo e bistrattato. Chi invece rimane veramente
nella Sua Pace, quegli è al sicuro per l’eternità, e nessun soffio
mondano gli torcerà mai un capello.
Daniele
non voleva morire, perciò fu preservato nella fossa dei leoni ed
ugualmente i giovinetti nella fornace ardente e parecchi esempi simili. E
vedete, a tutti costoro non fu tolto un capello ed ugualmente a moltissime
migliaia dei Suoi amanti non fu tolto un capello, perché mantennero
indisturbata nel loro cuore la forza della Mia Pace. Ma ciascuno che volle
lanciarsi oltre questa Pace, dovette però in cambio provare anche la
scontentezza del mondo.
Chi vuole combattere il mondo, deve usare delle armi segrete, che sono il
Suo amore e la Sua Pace in noi!
Ma
ciascuno deve prima con queste armi vincere in sé il proprio mondo; dopo
soltanto egli potrà usare sempre vittoriosamente queste stesse armi
contro il mondo esterno.
In verità, chi non è padrone del mondo interiore, tanto meno lo diventerà
di quello esteriore! Ma ciascuno che avverta ancora in sé uno zelo
infuocato simile a una maledizione, non è ancora a posto con il suo
proprio mondo; infatti questo zelo deriva ancora dal duello segreto tra la
Pace del Signore e il mondo dell’uomo.
Lo
Spirito di Gesù e la Sua Pace non inveiscono, ma operano possentemente
solo nella calma e completamente inosservati da tutto il mondo, e non
hanno altra insegna esterna che le opere dell’amore, e come apparenza
l’umiltà. Ma a causa del vero amore e della vera umiltà nessuno che io
sappia, a partire dal Giovanni, è mai stato ancora giudicato dal mondo.
Vedete,
in questo consiste dunque la vera pace interiore, e in questo anche quella
possente vittoria sul mondo che Gesù Stesso ha conseguito! Osserviamo
perciò questa spiegazione, così vinceremo il mondo in noi e qualsiasi
altro sempre ed eternamente, per mezzo del Suo Nome e della Sua Pace!