In quel tempo, molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell'ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».
Betania non era situata dove sorge l’attuale villaggio di Azarije, ma
ancora più verso est, rispetto a Gerusalemme. Ci troviamo oggi di fronte
al grande dramma delle sorelle Marta e Maria per la morte del fratello
Lazzaro.
Tutte
e due, quando il loro fratello fu nella tomba, piansero allo stesso modo,
ed entrambe andarono incontro a Gesù perché risvegliasse Lazzaro. Tutte
e due quindi cercano Gesù, ma con diverse modalità e con differente
stato di beatitudine interiore. Marta fa molto rumore ed è indaffarata
per molte faccende mondane. Maria, prima di conoscere Gesù, aveva gustato
di più di Marta le attrattive che il mondo di allora offriva; però da
quando riconobbe il Signore, ogni lusinga del mondo e dei suoi piaceri si
spensero in lei, e nel suo cuore non ci fu più posto per nessuna cosa
all'infuori del Signore.
Da
sottolineare che fu Marta, quando Lazzaro era nella tomba, che disse a Gesù: «Signore, puzza già, perché è lì
da quattro giorni!»". Queste ragioni provengono dalle
preoccupazioni mondane, non certo da chi segue la via dello spirito.
Marta (e Maria), sebbene nelle loro anime non fosse sorto il pensiero che
Gesù avrebbe risuscitato il fratello, tuttavia esse speravano di trovare
presso il Signore consiglio ed aiuto dinanzi ai dei farisei,
i quali già contemplavano con occhi bramosi la cospicua eredità che
sarebbe toccata loro.
Marta, allertata dai servitori, andò incontro al Signore quando era
ancora distante da casa, e quando Lo vide, si precipitò verso Gesù
piangendo forte.
Gesù la rinvigorì nella sua anima, e a quel punto lei disse le note
parole: «Signore, se Tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!» . Con ciò essa intendeva dire che
per il Signore sarebbe stato facile risanarlo, come era avvenuto con tanti
altri.
Perciò lei aggiunse: «Poiché io so ancora benissimo che qualsiasi
cosa per cui Tu preghi Dio, Egli Te la concederà»
Queste parole erano solo una
ripetizione delle parole del Signore, dato che nei Suoi insegnamenti aveva
detto spesso: «Ciò per cui il Figlio prega il Padre, Gli verrà dato!»;
ma queste parole non erano una ferma convinzione del fatto che nel Signore
stesso fosse presente il Padre (lo Spirito del Padre, quindi il Padre
Stesso) nella Sua pienezza, nonostante fossero così tante le prove che già
da lungo tempo avrebbero dovuto aprire completamente gli occhi su Chi
viveva in Gesù a chi solitamente gli stava vicino.
Perciò il Signore, per aprire maggiormente il suo cuore alla fede e alla
conoscenza, disse con grande forza di convinzione: «Tuo fratello
risusciterà!».
Ma Marta, come pure sua sorella Maria, in seguito al
duro colpo del destino che a loro appariva quasi insuperabile, erano state
colte da un tale timore nell’anima che dinanzi ai loro occhi per il
momento c’era soltanto la grave afflizione nella quale esse si
trovavano, mentre la ferma fede di prima nel Signore e nella Sua Missione
erano passate del tutto in seconda linea, come del resto noi manifestiamo
apparentemente grande fermezza nella fede finché le circostanze esteriori
della vita sono assai favorevoli, però ricadiamo subito nel timore, anzi
addirittura nella miscredenza, non appena ci si avvicina una piccola prova
che, secondo la nostra propria opinione, Dio avrebbe già dovuto rimuovere
perché apparteniamo al numero dei credenti, per cui Dio avrebbe
addirittura l’obbligo di proteggerci da ogni male. Il Maestro non educa
però i Propri figli come vogliono loro, ma come è meglio per loro.
Anche Marta, invece di destarsi per mezzo delle parole del Signore e di
risuscitare anzitutto in sé la sorella dell’amore, cioè la fede ormai
morta, rispose quindi: «Io so bene che egli risusciterà nella resurrezione dell’ultimo
giorno!»
Le rispose il Signore: «Non
sai che ciascun giorno è l’ultimo giorno, e che Io sono la Resurrezione
e la Vita? Ma chi crede in Me, vivrà, anche se morirà nel corpo. Ma chi
vive e crede in Me, non morirà mai più. A chi però è dato il potere di
destare le anime affinché possano avere in se stesse la vita più vera,
chiara e pura, come non potrà rianimare di nuovo i corpi, i quali vengono
creati dall’anima?! Credi tu questo?»
Marta - nella quale solo adesso si risvegliò nuovamente un raggio di
ricordo delle passate resurrezioni da morte delle quali aveva udito
parlare e con ciò la speranza che Gesù volesse fare la stessa cosa –
disse piena di fiducioso amore: Signore, sì, io credo che Tu sei il Cristo, il
Figlio di Dio, il Quale è venuto al mondo per redimerci!».
Quando lei ebbe detto ciò il Signore la esortò ad essere di animo lieto
e di chiamare Maria, ma nello stesso tempo di tacere riguardo a ciò che
era stato detto. Anche a noi oggi una voce ci chiama e ci dice sottovoce: «Il
Maestro è qui e ti chiama!»