Disse
Gesù: «In verità, in verità vi dico: chi non entra nel recinto delle
pecore per la porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un
brigante. Chi invece entra per la porta, è il pastore delle pecore. Il
guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue
pecore una per una e le conduce fuori. E quando ha condotto fuori tutte le
sue pecore, cammina innanzi a loro, e le pecore lo seguono, perché
conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno
via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».
Questa similitudine disse loro Gesù; ma essi non capirono che cosa
significava ciò che diceva loro.
Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità vi dico: io
sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono
ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati.
Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e
uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere
e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in
abbondanza».
In
molte città orientali esistono ancora gli ovili descritti in questi versetti. Si tratta di un ovile
pubblico nel quale alla sera tutti i pastori che vivono in quella stessa
città portano le loro pecore e ve le chiudono per la notte. Le affidano
al guardiano e poi se ne tornano a casa; la mattina seguente si fanno
riconoscere dal guardiano, che apre la porta per farli entrare a prendere
le proprie pecore. Ma l’importante non è l’ovile, quanto il Pastore.
Anche oggi il brano sul buon Pastore ha lo scopo di evidenziare il
contrasto con i Farisei che erano invece dei cattivi pastori.
Gesù
solo da pochissime persone era considerato il Messia. Molti lo
consideravano un mago, un tempo presenti in numero elevato, che in forza
di artifizi operava opere prodigiose; altri lo consideravano un profeta.
Gesù
ci dice che in Lui si adempiono tutte le profezie del Vecchio Testamento;
per questo motivo Egli è entrato come il legittimo pastore per la porta
dell’ovile e prosegue dicendo che chiunque non entri per la porta, ma
sale da qualche altra parte, è un ladro e un brigante.
Questa
dichiarazione è importante, perché evidenzia il fatto che Gesù è
entrato dalla porta ed è venuto legalmente, in adempimento delle profezie
del Vecchio Testamento.
Nessun
altro avrebbe potuto avere le sue credenziali; chiunque altro sarebbe
stato un ladro e un brigante; non avendo le sue credenziali, avrebbe
dovuto arrampicarsi
e scavalcare il muro di cinta per poter entrare nell’ovile dove erano
custodite le pecore.
Il
pastore chiama le pecore per nome e le conduce fuori. Lo Spirito Santo
rende sensibili le orecchie delle pecore alla voce del Pastore, le pecore
rispondono alla chiamata.
Il
Signore ha chiamato nel corso dei secoli tutti coloro che hanno creduto in
Lui. Egli chiama le sue pecore per nome. Nell’ovile ci sono per forza
altre pecore, se viene sottolineato che Gesù chiama le Sue. Solo le Sue
pecore riconoscono la Sua Voce e Lo seguono. Quando si predica la Parola
di Dio, Gesù sta chiamando le Sue pecore. Le chiama e le conduce fuori.
Le chiama fuori dalla legge, che la Sua presenza porta a compimento, perché
l’amore verso Dio e verso il prossimo completa in sé tutti i dieci
comandamenti; conduce fuori le pecore forse persino fuori da una chiesa
dove non ricevono nutrimento, perché le pecore non si possono ingannare
all'infinito.
Io
penso che i credenti possano essere ingannati per un certo tempo ma non
per sempre; per un certo periodo le pecore possono pensare di udire la sua
voce per poi accorgersi che non era la voce del pastore.
In quel momento ritorneranno al vero insegnamento della Parola di Dio,
perché conoscono il loro Pastore.
Prima
Gesù si definisce Pastore delle pecore, ma ora fa un passo avanti e dice
di essere “la porta delle pecore”.
Vari
sono i greggi e vari i pastori. Ma solo il pastore che guida il suo gregge
attraverso la Porta delle Pecore potrà far entrare le sue pecore
nell'unico ovile dove tutti saranno una cosa sola con il Buon Pastore
nell'Uno.
Gesù
dice di essere la porta delle pecore, e ricordiamo che sta parlando ai
capi religiosi. Alcuni di loro andranno a Lui dopo la resurrezione. Dopo
aver detto di essere la porta delle pecore, Gesù dichiara di essere “la porta”, Gesù
Cristo è la Via, l'unica che possa farci uscire e farci entrare. Egli è
venuto per darci una vita abbondante. Chi guarda la Chiesa come luogo di sicurezza per
fermarsi in essa, per guardare i suoi fasti e per dormire
cullato dalla sua musica, non entrerà nel Regno. Perché il Pastore
chiama e porta fuori le pecore dall'ovile, e le fa riposare nei pascoli
verdi, ma prima le fa camminare e camminare.