In quel tempo, gli scribi, che erano
scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e
scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».
Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana
scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà
restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà
restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è
diviso, non può restare in piedi, ma è finito.
Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se
prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.
In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i
peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato
contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa
eterna».
Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».
Cosa
intendeva Gesù parlando della bestemmia contro lo Spirito santo che non
può essere perdonata? La risposta ci viene indicata nel versetto “Egli
parlava così perché dicevano - ha uno spirito immondo”. Queste
persone non avevano bestemmiato o imprecato contro nessuno, non nel senso
che intendiamo noi ora, ma dichiaravano che le opere di Gesù non erano da
Dio, ma da Satana, cioè rifiutavano di credere in Gesù Cristo come
Figlio di Dio.
Ricordiamo
anche come Gesù era impossibilitato a compiere i miracoli quando tra la
gente regnava l’incredulità. E così ancora, quando diceva: “Sia fatto secondo la tua
fede!”; ma se uno la fede non ce l’ha, come può essere che
qualcosa venga fatto a suo favore? No, in verità ciò non è possibile.
Se tu non credi che lo Spirito Santo, che è lo Spirito dell'Amore, il Padre in persona, ti possa educare e ammaestrare affinché noi tutti possiamo andare là dove è Gesù, tu non accetti l'unica via di salvezza che ti viene prospettata.
Perciò in verità ci dice: "Nessuno
verrà a Me se non sarà attratto a Me per mezzo del Padre! Voi tutti
dovete venire ammaestrati dal Padre, vale a dire dall’eterno Amore in
Dio, se volete venire a Me!"
Se tu non credi che, lo Spirito Santo, lo Spirito dell'Amore, il Padre in persona possa condurti a Gesù, il “Dio con noi”, l’Emmanuele, esso non ha nessuna possibilità di usare la Sua Grazia e la Sua Misericordia verso ti te. Non può perdonare i tuoi peccati, perché non è il tuo Salvatore. Questo è un peccato che devi lavare da se stesso, per poter in un attimo, veder lavati tutti i tuoi altri e numerosissimi peccati.
Le lacrime che verserai quando finalmente riconoscerai il tuo errore, saranno in grado di formare, metaforicamente, la piscina di Siloe che si trovava in Gerusalemme; e tu potrai e vorrai sicuramente entrarvi per purificare la tua anima da tutte le imperfezioni da cui è caratterizzata, e delle quali proverai grande disprezzo e vergogna.
Cristo è morto per tutti i peccati, non c’è quindi nessun peccato che possiamo commettere che Dio non ci perdoni se siamo veramente pentiti. Non è un’azione, un atto a essere imperdonabile, ma l’atteggiamento del non credere e non accettare Gesù Cristo e quindi Dio.
Non è il pronunciare parole blasfeme che condanna una persona, ma l’atteggiamento del suo cuore, cioè una condizione permanente di resistenza e rifiuto di Dio e della Sua Parola.
Questo è il peccato contro lo Spirito Santo: resistere alla sua opera di convinzione.
I farisei, dal cuore indurito, non si sanno spiegare i miracoli di Gesù. Lo accusano di
operare in nome di Beelzebùl, nome che gli ebrei associavano ad una personalità allegorica, nella quale veniva raffigurato il concetto
complessivo di tutto il male e di tutta la perfidia che risiedono
unicamente nella perversità dell'umano volere.
Ma gli autentici servitori di Beelzebùl erano proprio i farisei, e il Tempio, che vedevano Gesù come una potente arma per distruggere i loro loschi affari, e non come possibile Salvatore anche delle proprie anime.
Il regno diviso…. è quello di Israele. Se avessero riconosciuto che Gesù, perfetto ebreo, scaccia i demoni per opera dello Spirito santo che in Lui risiede, dovevano per forza rallegrarsi, perché potevano dimostrare, di fronte a tutti, che in tutto il mondo è l’unico uomo che sia in evidente rapporto con Dio e che possa operare cose che non sono possibili a nessun altro uomo sulla Terra.
E quando il mondo si fosse accorto di ciò, le altre genti
sarebbero accorse a migliaia di migliaia a schierarsi intorno ai potenti
ebrei dicendo: “Soltanto gli ebrei
costituiscono il popolo di Dio; per mezzo di loro opera miracolosamente
l’Onnipotenza Divina; Egli è onnipotente e saggio, sia Egli dunque
nostro Signore per l’eternità!”
Se però il vero ebreo si dimostra in virtù dello Spirito di Dio tanto forte, altrettanto forte deve essere certamente tutta la sua casa ed il suo paese. Ora come può, oppure come potrebbe qualcuno entrare nella casa di un uomo tanto potente e forte per rubargli i suoi beni? A meno che, cosa tuttavia impossibile, egli non leghi prima il forte e potente, e solo dopo gli rubi i beni, come veramente hanno fatto i romani con gli ebrei che, avendoli trovati nella loro casa ubriachi e insonnoliti, li hanno legati, derubati e fatti loro schiavi, e questo accadde giustamente agli ebrei poiché essi erano decaduti totalmente al cospetto di Dio.
Ma Dio ha pietà del Suo popolo, ed ora come allora vorrebbe nuovamente venirgli in aiuto; per questo scopo Gesù è stato mandato a noi da Dio. Ma, se questo evidentemente è il caso come noi stessi vediamo, perché tentiamo di disperdere nuovamente tutto, là dove Gesù raccoglie?
Infatti, chi non è con Me è contro di Me; e chi con Me non raccoglie, costui disperde e si schiera apertamente contro lo Spirito di Dio che vuole farci liberi.