Mentre Gesù si avvicinava a Gèrico, un cieco era
seduto a mendicare lungo la strada. Sentendo passare la gente, domandò
che cosa accadesse. Gli risposero: «Passa Gesù il Nazareno!».
Allora incominciò a gridare: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di
me!». Quelli che camminavano avanti lo sgridavano, perché tacesse; ma
lui continuava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù allora si fermò e ordinò che glielo conducessero. Quando gli fu
vicino, gli domandò: «Che vuoi che io faccia per te?».
Egli rispose: «Signore, che io riabbia la vista».
E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato».
Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo lodando Dio. E tutto il
popolo, alla vista di ciò, diede lode a Dio.
Chi
può rappresentare questo cieco? Matteo ci dice che si chiama Bartimeo, mentre Luca apre a tutti noi la possibilità di essere questa figura... Questo cieco è
un uomo colto del mondo, il quale però ha di buono che è consapevole
della sua cecità, e nello stesso tempo ha di buono che sa Chi lo può
guarire dalla sua cecità.
Moltissimi
di tali ciechi siedono sulle strade, non progrediscono cioè nella vita
spirituale,e moltissimi altri camminano a tentoni in tutti gli angoli,
cercando cioè una via di uscita dove non ve ne possono essere. Ma quelli
che siedono sulla via, si addormentano, ubriacati completamente dalla
bevanda inebriante della loro cultura ed allora sognano che possono
vedere, cioè si convincono che possono trovare la felicità nelle cose
del mondo. Costoro, nello stordimento del loro sogno colto, non sanno
quando il Signore passerà per strada accanto a loro, e non sanno neanche
che sono ciechi; perciò non chiamano neanche: "Figlio di Davide,
aiutami!".
Altri,
invece, che camminano a tentoni in tutti gli angoli e una metà dei quali
invero cercano Colui Che potrebbe renderli vedenti, si allontanano dalla
strada; e quando il Figlio di Davide passa, non sono lì, e col loro
sciocco cercare si lasciano sfuggire il momento nel quale il Figlio di
Davide percorre la strada verso Gerico; perciò anch’essi
non chiamano e rimangono nella loro cecità.
Che
cos’è dunque questa strada? Questa "strada" è il
cammino di prova attraverso questo mondo; e "Gerico" è
l’ultima stazione per coloro che hanno già percorso questa strada o, in
altre parole, è anzitutto il mondo spirituale.
Aspettiamo il Signore sulla strada e, come Egli passa, non lasciamoci spaventare dal mondo, ma gridiamo a Lui nel nostro cuore che abbia pietà di noi e ci dia la luce dell’eterna Vita. E in verità, Egli avrà pietà di noi e ci darà quello per cui Lo abbiamo chiamato.