In quel tempo, Gesù parlò [ai farisei] e disse: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita». Gli dissero allora i farisei: «Tu dai testimonianza di te stesso; la tua testimonianza non è vera». Gesù rispose loro: «Anche se io do testimonianza di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove sono venuto e dove vado. Voi invece non sapete da dove vengo o dove vado. Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno. E anche se io giudico, il mio giudizio è vero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato. E nella vostra Legge sta scritto che la testimonianza di due persone è vera. Sono io che do testimonianza di me stesso, e anche il Padre, che mi ha mandato, dà testimonianza di me». Gli dissero allora: «Dov'è tuo padre?». Rispose Gesù: «Voi non conoscete né me né il Padre mio; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio». Gesù pronunziò queste parole nel luogo del tesoro, mentre insegnava nel tempio. E nessuno lo arrestò, perché non era ancora venuta la sua ora.
"Chi segue Me, non camminerà nelle tenebre", dice il Signore. Che noi tutti dobbiamo seguire le orme di Gesù, prendendo la via verso la Croce, non può esserci detto abbastanza sovente e nessuno può esimersi da questo cammino verso la Croce, perché siamo tutti gravati dalla colpa dei peccati, per la quale Gesù ha prestato l'Espiazione e perché non possiamo entrare nel Regno di Luce, se Gesù non ci apre la porta. Gesù è la Porta delle pecore, ricordiamocelo bene.
Deve sempre di nuovo essere spiegata la conoscenza circa la Motivazione ed il Significato dell'Opera di Redenzione, perché la fede in questa è molto debole, gli uomini la considerano sempre ancora come una leggenda, che si cerca di rendere loro credibile, che però non può essere dimostrata storicamente. Gesù però è venuto al mondo per via di una importante Missione ed Egli ha anche compiuto questa Missione percorrendo la più difficile via verso la Croce, mentre ha preso sulle Sue spalle i peccati dell'intera umanità ed ha subìto la morte sulla Croce sotto le sofferenze e i dolori più amari, aprendo così la Porta nel Regno di Luce a tutte quelle anime che si mettono sotto la Sua Croce, che vogliono far parte dei redenti, che Gli confessano i loro peccati e che chiedono il Perdono, perché soltanto la libera volontà di accettare l'Opera di Redenzione e le sue Grazie, scioglie le nostre catene, con cui ci tiene legato colui che abbiamo seguito liberamente e con ciò peccando contro Dio.
Non ci può venir data alcuna dimostrazione in merito, dobbiamo credere che Gesù è morto per noi con la morte più atroce, per prestare l'Espiazione alla Giustizia di Dio. Dovremo crescere questa fede e ci convinceremo, attraverso l'azione dello Spirito di Dio, che possiamo anche rappresentare convinti questa fede, perché proprio questo agire spirituale nell'uomo è diventato possibile soltanto attraverso la morte di Gesù sulla Croce, attraverso l'Opera di Redenzione, affinché possano di nuovo venire allo scoperto le facoltà dell'uomo, che sono state nascoste per così tanto tempo, quando l'uomo stava ancora sotto il peso del suo peccato primordiale.
Questo agire spirituale si svolgerà sempre ed in eterno. Gli uomini potranno prendere conoscenza sempre ed eternamente della grande Opera di Misericordia, che Gesù ha compiuto per via della colpa primordiale degli uomini, perché non era soltanto l'Opera di un Uomo, ma Dio Stesso Era nell'Uomo Gesù e ha espiato così la nostra colpa, perché Lo spingeva l'Amore a prendere su di Sé la grande sofferenza, l'Amore, Che Era Dio Stesso e che poteva irradiare in tutta la Pienezza attraverso Gesù, in modo che è l'Amore Stesso che ha compiuto l'Opera di Redenzione, che Gesù Era l' Involucro di Dio, visibile agli uomini, in grado di soffrire e di morire, perché Dio, essendo divinità, non poteva soffrire.
Ma Egli conserva questo Suo Corpo, per Essere e Rimanere per tutti i Suoi figli, uniti a Dio, un Dio visibile.
Ora noi comprenderemo che nessun uomo può passare oltre alla Croce, se mai vuole ritornare a Dio nel Regno degli spiriti beati; ora comprenderemo perché il peccato primordiale ci ha separato da Dio eternamente, che non poteva essere estinto in nessun altro modo per via della Giustizia divina, se non attraverso il riconoscimento del più grande Sacrificio d'Amore e la richiesta di Perdono.
Soltanto allora potremo ritornare nella Casa di nostro Padre, che una volta abbiamo abbandonato liberamente seguendo nell'abisso colui che è il nemico di ogni Vita e che ci vuole trattenere nello stato di morte.
La nostra volontà è libera e possiamo prendere la via verso Gesù Cristo, per diventare e rimanere eternamente di nuovo beati. Non ci può essere tolta la libertà della volontà, ma nemmeno Satana ci può obbligare di essere della sua volontà; noi stessi dobbiamo deciderci e perciò ci viene sempre di nuovo indicato Gesù Cristo e la Sua Opera di Redenzione, ci viene indicata la Sua via di sofferenza, la Sua amara ed atroce morte sulla Croce, affinché anche in noi si risvegli la consapevolezza, che noi stessi siamo stati il motivo per questa Opera d'Espiazione e che dobbiamo anche prendere la via verso la Sua Croce, confessare a Lui liberamente la nostra colpa e chiedere il Suo Perdono. Ed il Suo infinito Amore ci dichiarerà liberi dalla nostra colpa, il Suo infinito Amore, che Si celava nell'Uomo Gesù, scioglierà le nostre catene e ci aprirà la Porta attraverso la quale potremo entrare nel Suo Regno, dove vi è Luce e Beatitudine, dove verremo di nuovo irradiati dalla Sua Luce d'Amore, come era in principio.