In quel tempo, Gesù disse ai suoi
discepoli: «Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra;
non sono venuto a portare pace, ma una spada. Sono venuto infatti a
separare "il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla
suocera: e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa".
Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il
figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua
croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà trovato la sua vita,
la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà.
Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha
mandato. Chi accoglie un profeta come profeta, avrà la ricompensa del
profeta, e chi accoglie un giusto come giusto, avrà la ricompensa del
giusto. E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di
questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità io vi dico: non
perderà la sua ricompensa».
Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici
discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.
I nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa.
Chi prende alla lettera questi versetti, i quali oltre a ciò sono stati
mal tradotti, si trova in un labirinto di errori, da cui egli non può
uscire neanche con la luce di un Sole. Infatti risulta chiaro che il
Signore insegna e desidera che fra gli uomini regnino la massima
arrendevolezza, tranquillità e gentilezza; e lo stesso Mosè nel quarto
Comandamento insegna dalla Sua Bocca: “Onora, rispetta e ama padre e
madre, affinché tu viva lungamente, e prosperi sopra la Terra”.
Il
Signore sta parlando delle forze avverse che sono in noi. Questa vita è
una prova, e per diventare veri figli di Dio si deve impugnare la spada
della Verità che il Signore ci espone, e combattere contro questi
coabitanti finché li ha vinti.
Se siamo nella carne è,
nella maggior parte dei casi, perché siamo peccatori. Abbiamo un sacco di
difetti e siamo limitati, la tendenza al male è in noi e le brame carnali
attanagliano tutto il nostro essere. Quante volte siamo abbagliati dal
potere, ambizione, orgoglio, sfarzo; queste sono il nostro padre e la
nostra madre, la nostra nuora e la nostra incommensurabile cecità,
pigrizia e malignità. Questi
sono i veri coabitatori dell’uomo, i nemici che vanno combattuti con la
spade della Verità enunciata con la Dottrina di Cristo.
Il Signore disse anche che
il regno dei Cieli patisce violenza, ed è proprio questa la violenza che
bisogna esercitare per suscitare l’incontro con il Signore.
Il Signore si fa ancora più preciso: “Chi ama suo padre e sua madre più di Me, non è degno di Me, e colui che ha figli e figlie e li ama più di Me, non è degno di Me! “
Chi non
riconosce il Cristo come unico Salvatore è ben lieto di amare il suo
proprio essere, con le sue passioni, brame e quant’altro che generano di
conseguenza azioni e opere
(figli e figlie) per un personale benessere mondano.
Chi non
rinuncia la mondo e a ciò che offre (prendere la croce) e non segue la
Parola e le Azioni di Cristo, non potrò mai provare la Comunione con il
Signore, perché i beni di questo mondo accecano i nostri occhi e la
nostra volontà. Potrebbe un cieco trovare la solo la strada?
Chi vorrà
salvare la propria vita materiale, perderà quella spirituale, ma chi
perderà la vita materiale a causa del cristo, troverà quella spirituale,
che è la vera vita!
E ancora, secondo il linguaggio delle corrispondenze, quando un
vero profeta entra in una casa e vi viene accolto come tale, colui che lo
accoglie quale vero profeta, oppure accoglie un inviato del profeta nel
nome di costui e che ascolta le sue parole e di queste fa tesoro nel
proprio cuore, costui riceverà nell’Aldilà, nel Regno di Dio, la
retribuzione di profeta; e colui che accoglie un giusto nel nome di un
giusto, vale a dire qualcuno che abbia la fama e gli spetti quindi il nome
di giusto, oppure anche non goda tale fama ma chi lo accoglie riconosce in
lui un giusto e lo accetta come tale, senza tentarlo per avere la prova
che egli sia propriamente un giusto, costui riceverà un giorno nel Regno
dei Cieli la ricompensa del giusto.
Quanti piccoli testimoni circondano il Signore! Ebbene, chiunque avrà dato anche un solo bicchiere d’acqua al più piccolo di questi piccoli, nel nome di un discepolo, anche una tale azione, per quanto insignificante in se stessa, non rimarrà per lui senza ricompensa.