Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea
predicando il vangelo di Dio e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno
di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo».
Passando lungo il mare della Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di
Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù
disse loro: «Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini». E
subito, lasciate le reti, lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide sulla barca anche Giacomo di Zebedèo e
Giovanni suo fratello mentre riassettavano le reti. Li chiamò. Ed essi,
lasciato il loro padre Zebedèo sulla barca con i garzoni, lo seguirono.
Marco
oggi ci fa un breve excursus della chiamata dei primi discepoli. Marco
attinge queste notizie dall’apostolo Paolo, visto che ha avuto la
possibilità di frequentarlo per qualche tempo.
Sappiamo
invece con certezza, così come narra l’evangelista Giovanni, che i
primi discepoli furono “reclutati” quando il Battista era ancora
libero, dato che quando disse “Ecco l’Agnello di Dio…” Andrea e
Tommaso (e non Giovanni, che fu reclutato solo dopo le nozze di Cana
quando Gesù e la Sua compagnia scese a Cafarnao) Lo seguirono, anche se
Tommaso non era ancora convinto (e come poteva esserlo, visto che doveva
meditare più volte sugli argomenti per essere sicuro della loro
autenticità. La stessa sera Andrea condusse Pietro alla “dimora di Gesù”
e tre giorni dopo, alle nozze di Cana, erano presenti già quattro
discepoli (Andrea, Pietro, Filippo e Natanaele) con Tommaso che arriva
proprio quando “non c’è più vino!”.
Sappiamo che Gesù aveva detto a questi uomini che li avrebbe fatti diventare pescatori di uomini, questo non vuol dire che si ottengano risultati ogni volta che la Parola di Dio è predicata, neanche i discepoli lo facevano, significa piuttosto che chi è nella barca, chi è chiamato a portare ad altri la Parola di Dio, non deve dimenticare lo scopo supremo della vita che è quello di pescare le anime delle persone.
Nella
libertà che il Signore ci dona nella scelta di seguirlo o di prendere
altre strade, abbiamo sempre più possibilità di decidere quando
diventare “strumento del Signore”. Il Signore non ha mai scelto i
sapienti, ma solo coloro che potevano diventare “specchio” del
Signore, cioè che attraverso parole ed opere il discepolo potesse
diventare perfetta immagine riflessa del Signore.
L’opera del maligno consiste nel farti apparire indegno ad un tale compito. Satana tende a mostrarci la nostra lontananza dal Signore e quanto sia incolmabile tale distanza.
Ma la mano di Cristo è sempre tesa verso di noi. O perlomeno fino a che noi non decidiamo di ritirare la nostra.