Gesù
entrò nel tempio e, mentre insegnava, gli si avvicinarono i capi dei
sacerdoti e gli anziani del popolo e dissero: «Con quale autorità fai
queste cose? E chi ti ha dato questa autorità?».
Gesù rispose loro: «Anch’io vi farò una sola domanda. Se mi
rispondete, anch’io vi dirò con quale autorità faccio questo. Il
battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?».
Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, ci
risponderà: “Perché allora non gli avete creduto?”. Se diciamo:
“Dagli uomini”, abbiamo paura della folla, perché tutti considerano
Giovanni un profeta».
Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo». Allora anch’egli disse
loro: «Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose».
Fariseismo di ieri, fariseismo di oggi. Pensiamo forse che se il Signore venisse oggi nel mondo e volesse contestare al Vaticano il loro dominio, esso non si ergerebbero contro il Signore molto più rabbiosamente di quanto non fece un tempo Caifa? Gesù viene crocifisso giornalmente e ad ogni ora molte migliaia di volte, come anche viene venduto e tradito. Molti Lo cercano solo per curiosità, e chiedono che venga aperto loro il cuore, ma solo per vagliarlo e per poi rigettarlo come pura spazzatura. Troppa differenza si trova tra Esso e loro. Mi viene in mente un detto: “Ciascuno sta bene a casa propria!”, ecco un giusto riassunto del discorso.
Come comportarsi con chi è radicato nelle proprie posizioni? Gesù ce lo mostra oggi. Non è assolutamente il caso di mostrare la Luce a un non iniziato. Meno che mai, specialmente quando uno, per la sua età, è già arrivato a un punto tale che non è più accessibile ad una nuova Luce, dato che il suo spirito si è necessariamente radicato in alcune falsità che sono in nettissimo contrasto con la vera Luce.
Se venisse donata loro anche parte di una Rivelazione Celeste, che d’altra parte tengono ai servizi cerimoniali molto più che alla pura Dottrina del Vangelo, allora in tal modo evidentemente non sarebbero resi migliori, ma solo peggiori. Infatti da una parte loro comincerebbero dentro di essi a dubitare della loro Chiesa e della loro coscienza, ma dall’altra parte, di fronte alla loro formazione cattolica, essi tanto più dubiterebbero di quello che viene detto loro, in quanto ciò si oppone diametralmente alle loro antiche argomentazioni.
La Parola Di Dio, questa Parola, è in sé molto potente, o per vivificare o per uccidere. Perciò all’inizio si deve procedere con essa con estrema precauzione. Colui che è afferrato dalla Parola, essa non lo lascia mai più – o per la vita o per la morte.
Ma poiché essa conduce altrettanto potentemente sia alla vita che anche al giudizio, così il Signore permette, se uno la afferra in modo vivo, che proprio questa potente Parola lo renda vivo e lo faccia rinascere molto potentemente, ma se uno la prende solo un po’ tiepidamente, allora essa subito lo respinge e gli impedisce di accoglierla ulteriormente, affinché abbia in questo modo la possibilità di sfuggire ancora al Giudizio.
Infatti è meglio non udire nulla dell’ Amore del Signore, che usare questo tiepidamente in sé, una volta che esso è pervenuto a qualcuno in tale vivissima pienezza.
Chi ha ricevuto la Luce e si distoglie nuovamente dalla stessa, costui entra nella tenebra. Ma chi ha ricevuto l’Amore, quale la propria Vita del Signore, e poi lo lascia di nuovo, costui giunge nella morte, dalla quale tanto più difficilmente potrà di nuovo fuggire, quanto più Amore uno ha già accolto dal Signore in se stesso.
Così anche singoli raggi della vivissima Luce d’Amore sono mortali per colui che li riceve in uno stato di non preparazione – mentre i soli raggi di Grazia non sono mortali per nessuno, così come i raggi del lampo non uccidono nessuno. Se però qualcuno viene colpito dal fulmine stesso, cioè dal suo raggio fondamentale, costui viene ucciso se è ancora nel suo stato materiale, cioè con l’anima attaccata alla materia.
Coloro che sono radicati è anche meglio lasciarli là dove sono. Infatti un “trapianto” violento costerebbe loro la vita.