Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C'era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo. Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all'uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo. Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all'uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita. Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.
“Un sabato (la Misericordia del Signore) Gesù
entrò nella sinagoga ( visita il nostro cuore, Tempio vivente di Dio) e si mise ad insegnare (ci
mostra i nostri errori e vi invita a progredire per rimanere nella retta
via)”
“C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata” (la mano nel significato spirituale significa l’agire nell’uomo. “Se fai del bene al tuo
prossimo con la mano destra, fa’ che la tua sinistra non si accorga di
nulla”; la destra è rivolta al mondo, la sinistra allo spirituale).
Diciamo che questo uomo non aveva una gran volontà dell’aiutare il
prossimo, ma il Signore lo invita a “tendere la mano”.
Sono stati gli stessi farisei a portare l’infermo con la mano inaridita
per vedere se Gesù profanava il loro sabato. Che delusione ha dovuto
subire Gesù nel leggere i loro pensieri. Immerso in questa delusione, fa loro una domanda:
« E' lecito in giorno di sabato fare il bene o il male,
salvare una vita o toglierla?»
Essi non hanno risposto. Ed anche oggi non saprebbero
trovare risposta. Gesù significa Salvatore. Essi con il loro
comportamento tendenzioso e accusatorio hanno incoronato il Suo Cuore con
una corona di spine, il Suo Sacro Cuore sanguina.
Siamo coscienti oggi, di ciò che il Cristo ci chiede e di come invece noi
continuiamo a comportarci?
E’ pronto il nostro
cuore, oggi, a riceverLo? La nostra bocca è pronta a parlare e
riconoscere il Suo Spirito di grazia che in questi giorni versa su di noi?
I nostri occhi vogliono vedere? Le nostre orecchie sono pronte a
riconoscere i Suoi richiami d’amore? Il nostro cuore vuole aprirsi e
riconoscere le Sue grazie di oggi? I nostri piedi sono pronti a camminare
per andare a prosternarci nell’ora di adorazione, come sono andati i
primi pastori ad adorarLo nella Sua natività, glorificandoLo?
Siamo preparati a glorificarLo questa volta col nostro cuore, a mostrare
ai fratelli l’amore e la fedeltà per il Signore?
Pretendiamo d’essere vivi e non morti, allora com’è che non ode
alcuna voce da parte nostra? Com’è che non ode alcuna benedizione?
Gesù è colui che rimprovera e
corregge tutti coloro che ama. Andiamo e pentiamoci.
Oggi, riempite il Suo Sacro Cuore di gioia, posiamo gli occhi sul Signore,
nostro Pastore, per non errare più senza scopo in questo deserto.
Io benedico ciascuno di voi, lasciando il Mio sospiro d’amore sulla
vostra fronte.
Verrà alla nostra porta, silenziosamente e, senza bussare, entrerà nella
nostra casa e ci mostrerà il Suo Sacro Cuore. Chi sarà sincero riconoscerà il proprio errore.