In quel tempo, mentre Gesù parlava, giunse uno dei capi che gli si
prostrò innanzi e gli disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni,
imponi la tua mano sopra di lei ed essa vivrà». Alzatosi, Gesù lo
seguiva con i suoi discepoli.
Ed ecco una donna, che soffriva d'emorragia da dodici anni, gli si accostò
alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. Pensava infatti: «Se
riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita». Gesù,
voltatosi, la vide e disse: «Coraggio, figliola, la tua fede ti ha
guarita». E in quell'istante la donna guarì.
Arrivato poi Gesù nella casa del capo e veduti i flautisti e la gente in
agitazione, disse: «Ritiratevi, perché la fanciulla non è morta, ma
dorme». Quelli si misero a deriderlo. Ma dopo che fu cacciata via la
gente egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò.
E se ne sparse la fama in tutta quella regione.
E’ utile distinguere che ci sono dei segni operati da Gesù che
sono molto simili tra loro; questo è molto simile alla resurrezione della
figlia di Giairo, il rettore della sinagoga di Cafarnao, e quello della
donna, greca, che dopo essere guarita al contatto del mantello di Gesù,
fu fissata da Gesù che chiedeva: “Chi mi ha toccato?”.
Ma questo è un altro fatto rispetto a quanto narrato da Marco e da Luca.
La ragazzina che viene resuscitata oggi è figlia di Cornelio (fratello di
Quirino), un’alta carica romana, e la donna che tocca il mantello al
Signore è ebrea e non una greca, però la
sua abitazione era situata non lontano da una colonia greca; essa
frequentava spesso i greci, e da questi aveva appreso molte cose, fra le
quali anche la guarigione della donna greca summenzionata. Ora è da
notare che questo fatto della prima guarigione, simile assolutamente
all’altro, ha indotto perfino i teosofi più colti, in seguito a questa
somiglianza, a considerare i due fatti distinti come uno solo, ciò che
tuttavia non corrisponde affatto alla piena verità e che non serve ad
altro che a fornire buona acqua al mulino di coloro che instillano dubbi.
Cosa c’è da sottolineare in questi versetti finali? Prima di
tutto che i miracoli sono eseguiti anche perché il miracolato possa
annunciare poi all’umanità la gloria di Dio.
Inoltre, i flautisti Lo deridevano. Un tempo forse non conoscevano
chi fosse Gesù. Oggi
tutti, o quasi, sanno chi è Dio, ma non Lo vogliono. Vogliono il
benessere e la libertà di fare anche il male. Benedetti coloro che con le
loro parole e le loro azioni non deridono il Signore.
I flautisti, ingaggiati per denaro ben s’intende, perché senza denari anche questa funzione non si faceva per nessuno, vengono allontanati da Gesù. Stiamo attenti a non subire la stessa sorte.
Per
resuscitare la figlia del comandante romano, Gesù non parla, ma le prende
solo la mano.
Questo
per ricordare a coloro che dicono che “Dio è silenzio”, che il
Signore parla al cuore di ogni persona che cerca l’incontro con
Lui. Credete e comprenderete: tutto dipende dalla vostra Fede nel Suo amore. Chi crede e Lo cerca sarà salvo. Lui parla, Lui
parla, Lui parla: ascoltateLo.