Gesù
disse ai suoi discepoli:
«Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete
condannati; perdonate e sarete perdonati.
Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi
sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà
misurato a voi in cambio».
Il Signore stava educando i suoi apostoli come
futuri insegnanti, è per questo motivo che mostrava e spiegava tante e
così straordinarie cose; ciascun insegnante perfetto deve dunque venire
prima egli stesso istruito da Dio così come anche noi ora veniamo
istruiti da Dio.
E’ il Padre nel Cielo deve educare
l’insegnante, altrimenti egli non può pervenire alla Verità in tutta
la profondità della sua luce; ma chi non perviene a questa, e con ciò
non diventa egli stesso luce, come gli sarà poi possibile illuminare la
notte del suo prossimo?
Si comprende certo da sé che colui il quale vuole
essere da guida al cieco, è opportuno che ci veda egli stesso se non
vuole cadere nella stessa fossa assieme a colui che guida.
Allora, chi è preposto ad insegnare agli altri
uomini non insegni loro soltanto con sagge parole bene disposte, come
facevano anche i farisei ed altri falsi profeti, ma sia di esempio vivente
con le sue azioni ed opere, poiché soltanto così potrà smuovere chi
l’ascolta a seguirlo in modo vero e vivente .
Così pure un vero insegnante deve essere privo di
mancanze che gli possono essere di impedimento nell'amministrazione del
suo compito; perché, in simili casi, è meglio nessun maestro che uno
imperfetto.
Ciò che deve illuminare la notte e convertirla
nel giorno, deve essere in se stesso una luce come il sole che sorge. Ma
se il sole fosse tenebroso e nero come il carbone, potrebbe trasformare la
notte della Terra nel più splendido giorno? Io invece penso che, essendo
così, renderebbe la notte ancora più nera e più tenebrosa di quanto
essa lo fosse stata prima.
Il Vangelo può venire annunciato, con vantaggio e
benedizione, agli altri uomini solo per mezzo di coloro i quali possiedono in piena misura
quelle caratteristiche che prima sono state chiaramente qualificate come
necessarie a chi si vuole dedicare ad un tale ministero.
A tal scopo oggi ci vengono presentati tre
pensieri semplici, tanto semplici a dirsi quanto difficili da mettere in
pratica.
Ed ecco che colui che non è ammaestrato da Dio
non riuscirà a mettere in pratica tali insegnamenti.
Tutto dipende dallo stato del nostro cuore. “Perdonate
e sarete perdonati” Se pensiamo che il perdono ha la sua forza
nell’amore per l’altro, qui capiamo perché alla Maddalena “le sono stati perdonati i molti, peccati, perché ha tanto amato.”
Non c’è un perdono che esuli dall’amore per
l’altro, ti puoi andare a confessare quante volte vuoi, ma se nel tuo
cuore non hai l’amore per l’altro, la tua confessione ha ben poco
valore agli occhi di Dio. Il perdono sulla Terra vale anche nel Cielo, se
tu liberi un tuo debitore dalla colpa dello sgarbo che ha commesso, anche
a te sarà perdonato altrettanto.
Tutto ciò dipende dallo stato del cuore, se hai
un cuore misericordioso, a modello di quello del Padre tuo,
automaticamente nel tuo cuore vi sarà versata altra Grazia.
Il perdonare, l’essere misericordiosi, il non
giudicare; come vedete sono azioni che non danno spazio al male, ma anzi
gli tolgono il terreno da sotto i piedi.
Date, fate opere buone, anche a chi vi vuole del
male e il Padre che è nei cieli, che si comporta in questo stesso modo,
alimenterà sempre più il calore dell’amore in voi che è strumento
necessario allo sviluppo della luce nella vostra anima per poter
riconoscere, accettare e gioire della Volontà del Signore Dio nostro che
si è fatta una cosa sola con la vostra propria volontà.