«Non
chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui
che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi
profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti
miracoli nel tuo nome? Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai
conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è
simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia.
Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si
abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra
la roccia.
Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a
un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la
pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su
quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande».
Quando Gesù ebbe finito questi discorsi, le folle restarono stupite del
suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità e
non come i loro scribi.
Il
nocciolo del brano è costituito dal dover fare la volontà del Padre.
Come si può riassumere “fare la volontà del Padre”? “volontà del Padre è l’amore disinteressato
per il prossimo, cominciando da chi è stato inviato dal Signore per
predicare il Suo Vangelo."
Non alcuni si, altri no. Tutti, poveri e ricchi, sacerdoti e laici, buoni e cattivi, tutti sono "prossimo" e tutti devono essere amati, accettati, aiutati, compatiti, senza fare discriminazioni. Questo è il vero amore. Chi fa discriminazioni non viene da Dio, non ama Dio perché non ama tutto il prossimo
Ma la volontà del Padre si riassume anche nella frase seguente di Gesù dove dice: "Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica…". Queste poche parole riassumono tutto il mondo del provetto cristiano.
Eh si,
perché se partiamo dal fatto che il "Verbo (Parola) si
fece carne", e che "colui che mangia la Mia Carne e beve
il Mio Sangue avrà la vita eterna", equivale proprio a dire che
colui che ascolta le Sue Parole e le mette in pratica (mettere in pratica
equivale a dire riconoscere con il nostro comportamento, che è l'unica
azione vivificante per la nostra anima come pari all'azione vivificante
che ha il sangue nel nostro corpo, che la Parola è la fonte della Vita ),
è simile all'uomo saggio che ah costruito la sua casa sulla roccia.
Ma la
roccia è il Signore e la casa è la Sua Parola; fondare la propria vita
sul Signore e vivere secondo la Sua Dottrina ci metterà al riparo da ogni
tempesta, da ogni tentazione, di cui il mondo e la materia con cui è
composto ne sono i portatori.
Chi ogni
giorno è nella giusta attività, combattendo quotidianamente le proprie
battaglie per rivolgersi allo spirituale, non terrà che in lieve conto le
tempeste e le alluvioni che si presenteranno di tanto in tanto nella vita
terrena; ma colui che avrà fondato la propria viat nella pigrizia e nel
soddisfacimento di ogni desiderio mondano, si animerà al minimo
ondeggiare del mare, il quale disturba la propria quiete.
Cerchiamo di non essere presuntuosi pensando sempre di essere nel giusto; dicendo anche nel giorno del giudizio: “Signore, abbiamo mangiato alla tua mensa ( Eucaristia?), come puoi non riconoscerci?”
Io non voglio sentirmi dire “Non ti conosco”. La mia vita non avrebbe dato frutto.
E allora, se davvero le opere del Signore riconoscibili nella vita di ognuno sono l’unica fonte portatrice di gioia vera, non ci resta altro che essere testimoni delle opere, e fautori di ulteriori opere con lo scopo di togliere le preoccupazioni primarie ai fratelli e iniziare una comune conoscenza del Padre.
I falsi profeti, i falsi maestri che dicono “abbiamo mangiato alla tua mensa”, sono coloro che non conoscono il Padre, coloro che non lo sentono, non lo vedono, non lo amano.
“Voi adorate ciò che non conoscete”
Il falso profeta è come una casa fondata sulla sabbia, come una bandiera che cambia direzione ad ogni variazione del vento.
Le tempeste della vita non fanno fa collante tra casa e roccia, a differenza dell’uomo fondato su Cristo (casa sulla roccia), non uniscono sempre più l’uomo e Cristo della comunione dei beni (celesti e non) ma disgregano le fondamenta, le convinzioni del falso profeta il quale si agita come una bandiera,e alla fine verrà strappato dall’asta.
Io resto sempre ammirato dalle Parole di Cristo, e devo dire che conosco molti buoni sacerdoti che quando aprono la bocca parlano con autorità. Vivono quello che dicono. Sono dei piccoli punti luce su questa buia Terra. Sono le orme di Cristo.
Il Signore passa veloce, e le orme dei profeti piano piano si sbiadiscono nel nostro cuore.
Cogliamo l’attimo. Calchiamo le orme dei profeti per renderle più visibili e seguiamo il Signore che passa.
Ogni giorno ci chiede “Che cercate?” Abbiamo almeno il coraggio di chiedere “Signore, dove dimori?”