Gesù, quando fu vicino a Gerusalemme, alla vista della città, pianse su di essa, dicendo: «Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, la via della pace. Ma ormai è stata nascosta ai tuoi occhi. 
Giorni verranno per te in cui i tuoi nemici ti cingeranno di trincee, ti circonderanno e ti stringeranno da ogni parte; abbatteranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata».  

Poche parole, di intenso significato. Tutti abbiamo sotto gli occhi gli avvenimenti che accaddero nel 70 d.c..

Gerusalemme viene distrutta. La città della pace, non avrà difese contro i nemici.

Ed è simile a quello che succederà a noi. 

Se avessimo anche noi ascoltato le parole che il Signore ci dice al cuore, avremmo ben riconosciuto Chi le proferiva.

Parole che mettevano in subbuglio tutto il nostro modo di vivere e di pensare, ma che a lungo andare, ci donavano la vera Gerusalemme Celeste, il Regno di Dio.

E poco importa se ci siamo creati delle mura a difesa delle nostre abitudini, dei nostri tesori mondani, delle nostre passioni. Le stesse ricchezze che noi consideriamo "fortezza" ci opprimeranno, così come le conseguenze delle nostre errate scelte.

Ci stringeranno il cuore e ci impediranno con le loro trincee di oltrepassarli per trovare del cibo, del Pane della Vita. L’amore per noi stessi legherà mani e piedi alla nostra anima; non saremo più in grado di fare niente per salvarci senza un aiuto misericordioso del Signore.

E alla fine alle nostre convinzioni cadranno le fondamenta, perché erano basate sull'argilla e non sulla vera roccia. 

Saremo conquistati dal nemico, senza una vera possibilità di salvezza perché la salvezza non la sappiamo riconoscere, come non l'abbiamo riconosciuta in passato nonostante i suoi numerosi segni.

Ogni costruzione che non è fondata sulla Roccia è destinata a cadere.