Gesù
si ritirò presso il mare con i suoi discepoli e lo seguì molta folla
dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme e dall'Idumea e dalla
Transgiordania e dalle parti di Tiro e Sidóne una gran folla, sentendo ciò
che faceva, si recò da lui.
Allora egli pregò i suoi discepoli che gli mettessero a disposizione una
barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti ne
aveva guariti molti, così che quanti avevano qualche male gli si
gettavano addosso per toccarlo.
Gli spiriti immondi, quando lo vedevano, gli si gettavano ai piedi
gridando: «Tu sei il Fglio di Dio!». Ma egli li sgridava severamente
perché non lo manifestassero.
Si,
avete letto bene; Gesù si ritira, cerca di eludere la folla. Non come le
persone importanti di oggi che sfuggono la folla perché sono importunati
dalla stessa.
No,
non è così. Il Signore si trae in disparte, perché la folla , “sentendo
ciò che faceva”, lo seguiva per essere guarita. E’ una necessità,
non è l’amore che conduce queste persone al Signore. Molte vogliono
essere guarite, e una volta riusciti nell’intento, proseguono nella
perseguimento degli stessi egoistici fini che hanno caratterizzato la loro
vita fino ad allora.
Il
Signore ne guarì molti…. Ma possiamo essere sicuri che i guariti non
siano poi ricaduti nell’antico peccato? Cosa scegliereste voi, rimanere
malati e avere nel proprio cuore il Signore, o avere la salute e andarsene
per la propria strada?
Avere
il Signore e la salute…vero? Già. Va bene, siamo stati sanati…. E
adesso il Signore si sta allontanando; che facciamo? A casa abbiamo molti
denari, la lasciamo incustodita e seguiamo il Cristo, o andiamo a casa a
custodire il nostro tesoro?
Quand’anche
perdessimo tutto, ma ci rimanesse il Signore, che cosa mai avremmo
perduto?! Solo l’amore ci può condurre sulla barca dove si è ritirato
il Signore. Solo ed esclusivamente l’amore può sopportare la Sua
presenza, come un fuoco sopporta un altro fuoco. Tutto ciò che invece non è fuoco, dal fuoco viene distrutto e
consumato. Per questo il Signore si ritira dal mondo, perché il Suo
Fuoco, il Suo Amore, non lo afferri e non lo distrugga.
Non
domandare mai però: “Signore, dove sei?”, perché Lui non ti
dirà: “Sono qui!”; bensì chiedi coscienziosamente al
tuo cuore se Lo ama, e il Signore al tuo cuore che Lo ama griderà: “Sono
qui a casa, in tutta la pienezza del Mio Amore, della Grazia e della
Misericordia!”
Allora
potrai salire tranquillamente sulla Sua barca, e il buon vento vi porterà
velocemente a destinazione.
Dove
sarà il tuo tesoro, là sarai anche tu col tuo cuore, nel quale dimora il
tesoro principale. Se Gesù è diventato
per te un tesoro prezioso nel tuo cuore, in verità, non dovrai mai più
essere privato del Signore in eterno. Poiché nel cuore di chi ama Dio, là
il Signore è veramente a casa Sua, e non Se ne va mai più in eterno da
tale dimora.
Perciò lasciamo dimorare il Signore continuamente nel nostro cuore e Lui, per te, non si ritirerà per nascondersi.