Gesù disse ai suoi discepoli: «Chiedete e
vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché
chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto.
Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli
chiede un pesce, gli darà una serpe? Se voi, dunque, che siete cattivi,
sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è
nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono!
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a
loro: questa infatti è la Legge e i Profeti».
Ogni Parola di Dio non rimane senza effetto,
mai, e non è menzognera. Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete,
bussate e vi sarà aperto. In questo periodo di grandi illusioni sapere
che vi sono promesse che verranno sempre mantenute è la ragione per cui
vale la pena costruire la nostra casa, il nostro regno, su tale promesse.
Cosa chiedere, cosa
cercare, e dove bussare? Potremo cercare il nostro personale benessere,
trovare l’amore della nostra vita, ottenere un posto di lavoro di tutto
riguardo. Rischiamo però di perdere noi stessi in un probabile lungo
elenco di cose che noi riteniamo necessarie.
E mentre stiamo pensando a cosa potremmo
ottenere da queste promesse del Signore, Lui stesso ci viene incontro non
per darci la pietra (che noi chiediamo) al posto del pane, ma per dirci:
“Cercate innanzitutto il Regno di Dio, e
tutto il resto vi sarà dato in abbondanza”
Come noi non diamo cose cattive ai nostri figli, cose che magari i figli reputano buoni a causa della loro immaturità, così il Padre nostro si comporta allo stesso modo; anzi, Esso, nella sua completa visione di ogni cosa, ci dona solo cose utili alla nostra salvezza.
Ecco che una volta che avremo trovato il Regno di Dio in noi, vedremo benissimo cosa serve alla nostra salvezza, e chiederemo conformemente ad essa le ciò che ci necessita, avendo la piena certezza che ci verranno elargite.
Il discorso sembra chiaro ma…. in cosa consiste il Regno di Dio? Il Regno di Dio è quello stato di perfetta beatitudine che si prova nel proprio cuore grazie al fatto di credere nel Signore, di fare quanto Lui ci ha insegnato e infine di amarLo con tutto il nostro cuore attraverso i fatti.
Queste azioni, questa fede, questo amore ha il
potere di risvegliare lo spirito che è in noi, e senza tale risveglio non
saremo mai in grado di riconoscere il divino vivificante della Parola del
Signore e tanto meno di penetrare le sue profondità elargitrici di vita.
Ecco perché a Nicodemo il Signore risponde
alla domanda di un dubbioso Nicodemo che chiedeva informazioni sul Regno
di Dio: ““In Verità, in
Verità Io ti dico che, se uno non è nato di nuovo, non può vedere il
Regno di Dio e tanto meno entrarvi!”
Gesù disse che bisogna nascere dall’Acqua e dallo
Spirito, volendo indicare che l’anima deve essere purificata con
l’acqua dell’umiltà e dell’abnegazione (poiché l’acqua è il più
antico simbolo dell’umiltà, in quanto qualunque cosa da essa si
desideri essa la dà, si presta a qualunque servizio e dimora sempre nelle più basse località fuggendo le alture) e
subito dopo dallo Spirito di verità, che un’anima impura non potrà mai
comprendere, poiché essa è simile alla notte, mentre la verità è un
sole luminoso che diffonde intorno a sé il giorno.
Colui
che purifica l’anima con l’umiltà raggiunge la verità e la riconosce
come tale e, grazie a questa, viene reso spiritualmente libero. E’ nella
libertà di spirito, cioè nella partecipazione dello spirito alla libertà,
che consiste propriamente l’entrata al regno di Dio.
A
più di uno accadrà spesso che gli mancherà ancora ben poco per il
possesso pieno del Regno di Dio nella sua anima e tuttavia non riuscirà a
conquistarselo perché egli esamina troppo poco se stesso, e non fa
attenzione a quello che di terreno è ancora eventualmente appiccicato
alla sua anima.
Chi ha cura di esercitare anzitutto le energie
dello spirito, costui va edificando in sé il Regno di Dio, e questo
costituisce nell'uomo la vera vita eterna, ed egli si rende così affine a
Dio, il Creatore, e simile a Lui in tutti i Suoi attributi.
Ma una volta che l’uomo sia pervenuto in sé
a un tale beatissimo stato della vita, e che abbia unificata la propria
volontà con la riconosciuta Volontà di Dio, allora egli può anche fare
tutto quello che Dio fa, e si rende così in sé signore della vita e
possente dominatore di tutte le forze della natura.
Per conseguenza ognuno tenda alla vera
rinascita dello spirito, poiché senza di questa nessuno può entrare nel
Regno di Dio.