In quell’ora: stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.
Anche
oggi c’è qualche famiglia che prova il dolore di veder morire il figlio
tra atroci sofferenze. Mi sento di dire solo questo: “Coraggio, c’è qualcuno che conosce le vostre sofferenze perché le
ha provate sul proprio corpo”.
Maria
è una madre di circa 48 anni, che da un paio di giorni sta soffrendo
l’inverosimile: il figlio viene tradito da un apostolo, subisce le più
atroci angherie dagli sgherri del Tempio e dai mercenari romani. Maria
segue il Figlio come se fosse ancora il suo bambino, ripercorre le orme
della Sua vita, mentre Lo segue nella strada fino al calvario.
Qui,
si pone sotto la Croce, e ascolta. Il Figlio ha un’ultima cosa da dirle:
“Donna, ecco tuo figlio!”
La
riflessione che intendo fare quest’anno, è in parte differente da
quella dell’anno scorso. Quanto più spesso leggiamo la Sacra Scrittura,
tanto più spirituale, spesso anche diverso dal passato, ci appare
chiaramente il suo contenuto. Dobbiamo procedere dal criterio che solo
Dio, quale sommo Spirito, può solo pensare e parlare spiritualmente. Ed
anche che Dio riveste pensieri ed idee spirituali in parole a noi
comprensibili, conformi al livello dello spirito umano. Perciò, per
queste parole - così come noi le comprendiamo e leggiamo - questo non è
di gran lunga il loro ultimo significato.
Da
quanto leggiamo oggi, Gesù certo affida Giovanni e tutti noi a Maria, ma
il termine “Donna” e “Figlio” sono presenti anche
nell’Apocalisse, e in questo tempo di grandi segni mi preme affrontare
da questa interpretazione il brano del Vangelo di oggi.
Nell’Apocalisse
abbiamo una donna incinta, la quale partorirà un figlio maschio. Cos'è
la «donna» che appare nel Cielo vestita di sole? La «donna» è la nobile immagine di un essere umano senza forza procreatrice, ma del
tutto idoneo alla procreazione e ricettivo. Questa donna è una perfetta
immagine e somiglianza dell'uomo; così ugualmente anche la Dottrina di
Cristo, similmente alla donna è una perfetta immagine e somiglianza
dell'uomo spirituale, di per sé incapace di generare.
L'uomo
però attraverso la Dottrina diviene capace di accogliere tutto il bene
dell'amore, che qua è il puro, celestiale amore a Dio, quale eterna Vita
dello Spirito del Signore. Questa Vita è qui il “Bambino”
o Figlio, col quale la Dottrina di Cristo diventa fertile nel cuore
dell'uomo.
La
donna, o la Dottrina proveniente da Cristo, operante nell'uomo, diventerà,
e lo è già, incinta. Di che cosa? Non avete mai sentito qualcosa della
rinascita? Non sta scritto: «Colui
che non rinascerà nello Spirito, non potrà entrare nel Regno di Dio!».
”Il
figlio”, di cui la donna è incinta, è il puro amore a Dio che però, attraverso
molteplici abnegazioni di se stesso, fa molto male all'uomo esteriore,
fino a che quest'amore celeste nello spirito dell'uomo diverrà maturo,
attraverso se stesso, per la magnifica rinascita all'eterna Vita.
Voi
certamente però non dovete immaginarvi che la semplice Dottrina sia la
descritta «donna incinta», bensì solo la viva Dottrina operante, accolta
nella fede dell'uomo, è la descritta donna incinta, dalla quale nascerà
l'amore a Dio come un nuovo bambino e questa è appunto la rinascita
all'eterna Vita.
Questo «figlio, o l'amore a Dio» (ossia l'amore divino), nato dalla Dottrina di Cristo, domerà tutte le
popolazioni o tutte le esigenze e le passioni sensuali del mondo, e con ciò
per iniziativa divina condurrà al Signore lo spirito dell'uomo, tutte le
sue inclinazioni, ed egli attingerà la sua delizia dal trono del Signore che è in eterno la vera Sapienza Divina.
A voi la rilettura del brano del vangelo secondo questa interpretazioni. Colui che avendo la Dottrina di Cristo (Donna) non riesce a vedere (ecco), nella propria vita i frutti dell’operare secondo tale dottrina (figlio), non entrerà nel Regno di Dio.