Interrogato dai farisei: «Quando verrà il
regno di Dio?», Gesù rispose: «Il regno di Dio non viene in modo da
attirare l'attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o: eccolo là. Perché
il regno di Dio è in mezzo a voi!».
Disse ancora ai discepoli: «Verrà un tempo in cui desidererete vedere
anche uno solo dei giorni del Figlio dell'uomo, ma non lo vedrete.
Vi diranno: Eccolo là, o: eccolo qua; non andateci, non seguiteli.
Perché come il lampo, guizzando, brilla da un capo all'altro del cielo,
così sarà il Figlio dell'uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che
egli soffra molto e venga ripudiato da questa generazione».
“Il Regno di Dio è già in mezzo a voi" (Trad. Lagrange); “Il Regno di Dio è dentro di voi" (Trad. del Nardoni).
Non cerchiamo, come cercavano i farisei, un regno di Dio in cose eccezionali. Ci viene detto ancora di più: non cercate il Cristo di qua, o di la, perché non lo troverete.
In verità, il Signore che sta nei Cieli non lo troverete se non nel Cielo stesso. Ma non dobbiamo immaginarci che i suoi Cieli si trovino in qualche luogo assai lontano, perché sono invece molto vicini. L’intera via è lunga al massimo sessanta centimetri: la distanza dalla testa fino al centro del cuore! Quando avremo fatto questo piccolo tratto, noi siamo già dentro. Non pensiamo infatti che faremo una qualche salita oltre tutte le stelle, ma solo una discesa nel nostro cuore. Là troveremo i nostri Cieli e la vera vita eterna!
Ricordiamoci questo: “Non c’è cielo all’infuori di quello che c’è dentro di noi”; ma questo cielo lo dobbiamo aprire noi stessi, se vogliamo entrarci.
Cosa intendo dire? “Cercate in voi Colui al quale ambite; se c’è un Dio, allora dovete trovarLo in voi, e se non c’è, allora voi non Lo troverete per l’eternità”.
Coloro che cercheranno il Signore
con l’intelletto, somigliano ad una tale che comperò una casa, avendo
inteso che sotto le mura era nascosto un grosso tesoro. E quando la casa
fu passata di sua proprietà, cominciò a scavare ora qua ora là, ma non
prese la cosa veramente a cuore e si limitò a scavare in superficie, e
quindi non potè trovare il tesoro che era sepolto in profondità. Allora
gli venne un’idea e disse: “ah, ora so che cosa devo fare, comincerò
a scavare di fuori, tutto intorno alla casa, e così certo arriverò prima
a rintracciare il tesoro nascosto. E così egli iniziò a scavare al di
fuori della casa e ovviamente non trovò il tesoro, dato che questo era
sepolto a grande profondità nel mezzo della casa; e quanto più lontano
dalla casa egli si mise a scavare nuove fosse a causa del tesoro, tanto
meno trovò questo tesoro per il quale egli aveva comperato la casa, perché
chi cerca qualcosa dove non c’è, e dove mai può essere, non ha nessuna
possibilità di trovare ciò che cerca.
Chi vuole pigliare del
pesce, deve recarsi sull’acqua munito di una rete, dato che nell’aria
i pesci non nuotano. E chi vuole trovare dell’oro, non deve cercarlo
gettando una rete nel mare, ma è bene che scavi profondamente nella
montagna.
Con le orecchie non si può
vedere, né con gli occhi si può udire, ciascun senso ha la sua
caratteristica disposizione, ed è perciò destinato ad una determinata
funzione.
E così pure il cuore
dell’uomo, che più di ogni altra cosa è affine a Dio, ad esso soltanto
è affidata la mansione di cercare Dio e anche di trovarlo, e infine, dal
Dio trovato, di prendersi una nuova indistruttibile vita. Ma chi invece si
dà a cercare Dio con un altro dei suoi sensi, egli Lo può altrettanto
poco trovare, quanto poco può provare a guardare il sole valendosi delle
proprie orecchie, dal proprio naso ad anche dei propri occhi quando questi
li abbia strettamente bendati
Concordo con santa Teresa d’Avila quando dice che la
porta per il Regno di Dio è l’orazione. Nell’orazione si chiude la
porta alle cose del mondo e si apre quella del possibile incontro con Dio,
che ricordate, è sempre nei nostri cuori.
Una precisazione: il cuore è munito di due piccole
camerette; una negativa e una affermativa. Queste due minutissime
camerette, grandi ciascuna come una capocchia di uno spillo, hanno le
seguenti caratteristiche: la cameretta negativa serve per il normale
funzionamento del corpo, mentre in quella affermativa risiede lo Spirito
di Dio. Ecco il regno di Dio! Esso è come un embrione che deve essere
nutrito con l’amore verso Dio e verso il prossimo, e man mano che lo si
nutre esso cresce fino a diventare “un sole che sorge” nella nostra
anima.
Buona ricerca e buona orazione!