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I loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre.

Mt 18, 1-5.10

 

In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?».
Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.
Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.
Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli».

 

Siamo in casa di Pietro, a Cafarnao. Si mangiava e si beveva, e il lieto umore non mancava. Questo ambiente gioviale suscita qualche domanda nella mente dei discepoli. Gesù aveva precedentemente raccontato loro dei diversi gradi della beatitudine eterna; ci sono alcuni che sono più vicini a Dio, altri più lontani, ed altri ancora, sono alla massima distanza dal Sole di Grazia. Così i discepoli ora chiedono a Gesù chi un giorno sarà veramente il primo nel Suo Regno, o come si suol dire, il primo dopo Dio.

E alle nostre richieste di una “poltrona divina” Gesù come risponde? “Diventate come i bambini!” Ogni voler elevare noi stessi deve cadere da noi, dobbiamo andare dal Signore umili come dei bambinelli minori, affidarci a Gesù  e lasciarci guidare ed ammaestrare da Lui, dobbiamo lasciare al Signore totalmente la nostra educazione, sempre soltanto confidando nel Suo Amore ed essere certi che tutto è giusto ciò che Gesù lascia accadere su di noi, perché come Padre sa molto bene ciò di cui abbiamo bisogno per raggiungere la meta ancora sulla Terra. E quando il Signore lascia venire su di noi sofferenza e miseria, allora non consideriamolo come un segno della Sua ira, come una punizione che ci deve colpire, perché siamo peccatori.

Diventiamo come i bambini! E così dobbiamo anche conservare una fede infantile, che non oscillerà, anche se dei prossimi che vogliono essere saggi, non la vogliono accettare. La sapienza del mondo vuole insegnarci diversamente, vuole dimostrare che il nostro pensare è errato, perché la sapienza del mondo è infinitamente lontana dalla Verità, perché percorre un’altra via, la via della ricerca, dove la via dell’amore deve essere percorsa. E così si cercherà di risolvere tutti i problemi spirituali in modo mondano, strappare tutti gli insegnamenti di fede e voler presentarli come se fossero senza sostegno.

Allora atteniamoci strettamente alla nostra fede infantile, lasciamoci guidare dal sentimento del vostro cuore e rimaniamo fedeli al Signore, perché può parlare con noi attraverso il cuore e il Quale come Padre non lascia davvero camminare i Suoi figli nell’errore, se desiderano la Verità.

Diventiamo come i bambini! La fede è il diritto di un figlio, che da sé non può giudicare nulla, perché non ne è capace. Ma il Signore ci aiuta a riconoscere anche ciò a cui dobbiamo credere, ma la premessa è sempre che veniamo al Signore come dei bambini e ci lasciamo istruire unicamente da Lui.  Allora Gesù ci chiarirà tutto, affinché anche il nostro cuore di bambino lo possa comprendere ed accettare, affinché possiamo diventare di fede convinta rimanendo così saldi verso la sapienza del mondo se questa volesse scuotere la nostra fede.

Vediamo in Gesù il nostro Padre dall’Eternità, il Quale ci ama, il Quale ci custodisce come bambini e non vuole, che subiamo del danno nella nostra anima, allora ci affidiamo anche incondizionatamente al Signore e ci lasciamo guidare da Lui.