Io sono il Buon Pastore.
Gesù disse: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore.
Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».
IO conosco le Mie e le Mie conoscono Me. La parabola del buon Pastore mostra il rapporto tra il Signore e noi, ci dimostra che gratifica tutte le Sue creature con la Sua amorevole Provvidenza e che tutti coloro che ascoltano la Sua Chiamata, faranno parte del Suo gregge, che Lui protegge contro gli attacchi del nemico.
Noi tutti abbiamo bisogno di un Pastore, di una Guida, Che ci mostri le giuste vie, Che sia pronto a guidarci ed a proteggerci da tutti i pericoli. Durante la vita terrena siamo simili a bambini non autosufficienti che necessitano di una costante protezione. Siamo come un gregge di agnelli, che si spargono ovunque, che prendono anche sovente delle vie che conducono all’abisso. Ci perdiamo anche nelle alture della nostra intelligenza, dove ci minaccia una profonda caduta, ci muoviamo in territori estranei e ci mettiamo in pericolo di venire catturati ed uccisi; a volte ci lasciamo anche spingere via dal Suo gregge, e se il Signore non avesse un occhio vigile, saremmo perduti.
E questo è il segno distintivo del Buon Pastore, che non lascia le Sua pecorella al proprio destino, quando arriva la notte. Ed allora un Buon Pastore la seguirà e chiamerà finché Egli non l’ha trovata. E sarà pieno di Gioia quando Egli Si inchina e prende la pecorella tra le Sue Braccia, per riportarla al gregge e per spingerla nell’ovile. E così il Signore segue anche tutti gli uomini, che si sono separati da Lui, come un Buon Pastore, coloro che camminano per le proprie strade, che si sono smarriti e cercano di salire in alto nel mondo.
Sono tutte delle pecorelle smarrite, che stanno a Cuore al Signore e che vuole riconquistare, che vorrebbe considerare Sue e perciò attira e chiama sempre di nuovo mediante la Sua Parola, affinché La seguano e si avvicinino di nuovo al Signore, dal Quale si sono allontanate, con amore.
Io Sono un Buon Pastore, Che dona anche la Sua Vita per le Sue pecore.
Gesù non tollera che, chi appartiene al Suo piccolo gregge venga rapito ingiustamente. Non tollera che il lupo irrompa e rapini i Suoi agnelli. Ed Gesù chiama e richiama, quando una delle Sue pecore si smarrisce, affinché ritrovi la via del ritorno nell’ovile.
Non siamo in grado di misurare l’Amore di Dio per noi, perché siamo ancora ignari nel nostro attuale stato, possiamo soltanto seguire la Sua Chiamata e spingerci fiduciosi a Cristo, soltanto dalla Sua Chiamata possiamo riconoscere il Suo Amore per noi, ma non lo possiamo afferrare nella sua profondità, come anche soltanto una pecorella può percepire, che trova protezione in ogni pericolo dal suo Pastore, ma non si rende conto, quale Amore prova il Pastore per il Suo gregge.
Quello di cui le pecore hanno bisogno, Gesù lo porta loro e non vuole che percepiscano altro che il Suo Amore e si uniscano sempre più intimamente con Lui, in modo che il nemico non si possa avvicinare a loro e causare del male.
Ma le Sue pecore possono muoversi liberamente, Lui le guida, le attira, le chiama, ma non le tiene legate ad una corda, hanno il corso libero, perché non ama la costrizione. Il Signore non vuole tenere il Suo gregge con la forza, ma le pecore devono sentire l’Amore del loro Pastore e ne devono avere desiderio e perciò seguire il Signore in tutta la libertà, quando risuona la Sua Chiamata.
Il Signore lascerà risuonare continuamente la Sua Voce, affinché tutti si ritrovino di nuovo presso di Lui, quelli che una volta Lo hanno lasciato, che hanno seguito una voce ingannevole.
Chi riconosce la Sua Voce, è Suo figlio e la vita del figlio è la preoccupazione del Padre; chi crede nel Signore, sarà anche in grado di sentire la Sua Voce; ma chi mette in dubbio il risuono della Sua Voce, non è figlio Suo anche se si crede unito a Lui. Le pecore conoscono la Voce del loro Pastore e Lo seguono, quando Lui le chiama.
Gesù è il Buon Pastore, Che non riposa prima che abbia trovato le Sue pecore.