Il
giorno dopo, Giovanni vedendo Gesù venire verso di lui disse: «Ecco
l'agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo!
Ecco colui del quale io dissi: Dopo di me viene un uomo che mi è passato
avanti, perché era prima di me.
Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare con acqua perché egli
fosse fatto conoscere a Israele».
Giovanni rese testimonianza dicendo: «Ho visto lo Spirito scendere come
una colomba dal cielo e posarsi su di lui.
Io non lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua mi aveva
detto: L'uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito è colui che
battezza in Spirito Santo.
E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio».
Per giorno dopo, si deve intendere il giorno successivo a
quello in cui i preti e i leviti vennero da Giovanni per interrogarlo sul
Messia.
Con questi indagatori sono rappresentati, oggi, tutti
coloro che cercano il Signore esteriormente, in qualche posto, i quali
attraversano terre e mari e là
interrogano i sapienti: “Dov’è
il Cristo, quando e dove viene?” Il
vero, Colui che si costruì un’abitazione per Sé in mezzo ai loro cuori
e che soltanto lì si può trovare, Quello non lo cercano, o per lo meno
non là dove solo ed esclusivamente si può trovare.
Giovanni oggi, nel momento in cui il Signore si avvicina al
Battista e gli chiede di essere battezzato con l’acqua del fiume,
richiama l’attenzione del capo degli investigatori sulla Figura del
Signore, dicendogli: “Vedi, Quello
che viene di là è l’Agnello di Dio, che ha messo sulle Sue spalle
tutte le debolezze degli uomini, affinché gli uomini che Lo accoglieranno
prendano una vita nuova da lui e abbiano in sé la potenza di chiamarsi,
da tale nuova vita, figli di Dio; Dio infatti non viene nella tempesta né
dal fuoco, ma solo in un soffio dolcissimo egli viene.”
Poi Giovanni testimonia che Quello che lui ha chiamato
Agnello di Dio è tuttavia Colui che fu prima di ogni esistenza; infatti
l’espressione “Egli era prima di me” è come dire: “Giovanni –
riconoscendo in se stesso per un momento il suo alto spirito (arcangelo
Michele) – lo fa capire agli investigatori in questo modo: che sebbene
anche lui facesse parte dello stesso Spirito Creatore, egli tuttavia fu
creato angelo, quindi posto in una esistenza libera e autonoma, non per
propria potenza, ma solo per potenza dello Spirito Creatore, che abita
solamente in questo Agnello. Con tale creazione, comincia un primo periodo
di tempo prima del quale non c’era altro in tutta l’infinità se non soltanto questo Primo Spirito a fondamento di tutte le cose
future; ora lo Stesso Spirito di trovava in questo Agnello di Dio visibile davanti a loro e che da Giovanni desiderava
essere battezzato.
Giovanni risponde che anch’egli come uomo prima non Lo
conosceva, però il suo spirito gli aveva rivelato questo e lo aveva anche
spinto a preparare gli uomini per Lui e lavarli dalle loro grosse macchie
di peccato con l’acqua del Giordano.
A testimonianza per lui, quando Lo battezzò vide lo
Spirito di Dio discese dal cielo “come una colomba” e si posò
rimanendo sopra di Lui. “Come una
colomba” non significa che sia effettivamente una colomba. In realtà
ciò che si posò, e al solo scopo di testimonianza per Giovanni – perché Gesù era fin dalla nascita ricolmo dello Spirito di Dio- era
una croce, che assomiglia appunto ad una colomba con le ali aperte.
Anche lui altrimenti non Lo avrebbe riconosciuto; ma il
Signore Dio che lo mandò a battezzare, gli disse che Colui sul quale
avrebbe visto scendere lo Spirito di Dio e restare su di Lui, quello
sarebbe stato Colui che avrebbe battezzato con lo Spirito Santo.
Solo dopo questa azione del battesimo Giovanni racconto
quello che aveva visto ed udito, e affermò che il Battezzato, che già al
Suo avvicinarsi egli aveva annunciato come l’Agnello di Dio a lui
rivelato, in tutta verità è il Messia atteso da tutta Israele.
Giovanni aveva visto egli stesso con i propri occhi il Suo
Spirito posarsi sopra di Lui e sopra di Lui restare, non come se
quest’Uomo solo con tale mezzo avesse ricevuto tale Spirito, ma
l’apparizione avvenne soltanto per lui stesso, dato che prima non Lo
aveva riconosciuto.
Sorge spontanea la domanda se i messaggeri di Gerusalemme
non avessero notato nulla di tutto questo con i loro occhi e con le loro
orecchie. A ciò valga come risposta perennemente ed eternamente uguale:
solo ai più piccoli e ai semplici viene rivelato; ai sapienti del mondo
invece rimane nascosto e velato.
Dunque anche qui i messaggeri di Gerusalemme non videro
nulla se non esclusivamente il battesimo d’acqua.
Giovanni predicava nel deserto del mondo la figura del
Messia; un Messia che anche per Giovanni come per tutti i Giudei avrebbe
scacciato i romani pagani e avrebbe dato l’antico fasto che spettava ai
sacerdoti e al Tempio.
Anche Giovanni non l’avrebbe riconosciuto sotto queste
vesti umili, se non avesse visto il segno predetto. Da cercatore, oggi
diventa testimone del Cristo. “Ecco, Colui che viene verso di noi è
l’Agnello di Dio, nella sua massima umiltà”.
Di segni che Gesù è il nostro Messia ne abbiamo in quantità; è tempo che anche noi ne diventiamo testimoni con le nostre opere.