HOME
VANGELO DEL GIORNO
ARCHIVIO
CHI SONO
DOWNLOAD
CONTATTI
LA CREAZIONE MOSAICA
IL PONTE SPIRITUALE
I SETTE SPIRITI DI DIO
L'APOCALISSE
L'ANGELO CUSTODE

MESSAGGI DI GESU'

Voi siete il sale della terra.
Mt 5, 13-16  

Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini. 
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il mòggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa.

Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli»

Sale e luce sono strettamente collegati. Il Sale, la Sapienza di Dio nell'uomo dipende sempre dalla quantità di Luce presente nel cuore dell'uomo. Ecco che il brano di oggi si potrebbe sintetizzare in:

"Siate il sale della terra e sarete la luce del mondo".  

Che la Sapienza dell'uomo non derivi dalla mera conoscenza, o  dall'ascolto della Dottrina del Signore è presto detto e confermato anche dallo Stesso. Presto detto, perché se come abbiamo detto precedentemente, la Sapienza è una diretta conseguenza della Luce, Luce che è la Scintilla dello Spirito di Dio presente nel cuore dell'uomo, questa Luce, questa Scintilla, questo Spirito di Dio in noi deve essere destato come si desta la propria sposa alla quale si è perdutamente innamorati. La chiave di svolta è l'Amore (per Dio e da questo deriva quello per il prossimo), che potenzia la Luce, che elargisce la Sapienza. 

A sua volta l'Amore viene generato dall'umiltà, che è la base del cammino di conversione verso Dio. 

Umiltà e amore presuppongono necessariamente una attività, una azione che amplia e fissa nell'anima la conoscenza della Dottrina di Cristo nell'anima, impedendo che una falsa verità possa incunearsi nel cervello dell'uomo creando solo confusione. Provate voi a studiare solo la teoria senza mettere in pratica ciò che studiate. Se vi fossero presentate altre teorie, sorgerebbe in voi un grande dubbio su quel possa essere la teoria più valida. Ma se aveste messo in pratica la Dottrina di Cristo, nessun'altra teoria ha il potere di attecchire in voi.

Ecco che la dottrina diventa vivente, ecco che la Dottrina permea l'anima e rende atta la stessa a essere riconosciuta dalle persone che sono più o meno prossime: "Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli".

Il Signore dice che, grazie alla nostra Luce,  gli uomini possono vedere le nostre opere buone, e non ascoltare i nostri sapienti discorsi. A nessuno gioverà in qualche modo il semplice esclamare con fede: “Signore, Signore!”, poiché chi fa una simile professione del Suo Nome si troverà sempre al Suo cospetto come un essere che non Lo conosce né è conosciuto da Gesù.

Abbiamo la Luce, sta a noi decidere se metterla sul candelabro o sotto un secchio. Cosa vuol dire?

La soluzione sta nel significato che noi attribuiamo al verbo “credere”. Il Signore a questa parola dà un significato sicuramente più appropriato e veritiero di quello, aggiustato e modificato nel corso del tempo e degli eventi, che gli attribuiamo noi. Chi ascolterà quanto il Signore ha detto e vi conformerà le sue opere, costui pure giungerà ad ottenere il Suo Spirito, la Sua Luce, la Sua Sapienza . E se egli ha Questo, non ha più bisogno d’altro. 

Ma se ognuno di noi, che abbiamo sì ascoltato, si mantiene tiepido di fronte a quanto ha appreso da Gesù, e non traduce completamente in opere la Sua Dottrina, ma si limita ad ascoltarla ed ad ammirarla e glorificarla ogni tanto, costui non riceve il Suo Spirito, e quindi tutta la Sua Dottrina non gli è, in fondo, che di poco o nessun giovamento. Ecco che la Luce viene messa sotto il secchio.