AI NOSTRI LETTORI E SOSTENITORI
8 DICEMBRE 2014
Quale gruppo di lavoro a sostegno delle Chiamate del Cielo al Suo strumento, Luz de Maria, riconoscendo che queste Rivelazioni sono opera di Dio per avvertire l’umanità ed aiutarla nel difficile cammino di Fede e nella crescita spirituale, nel pubblicare questi Messaggi ci rendiamo conto dei nostri limiti nel comprendere a fondo il loro contenuto, perchè il modo di procedere di Dio è sempre nella saggezza e va oltre anche coloro che credono di conoscere il Dogma della Fede, che la Chiesa ci ha proposto con il Battesimo.
Ci rendiamo conto che Dio sceglie chi vuole per farlo diventare veicolo di profezia per l’umanità. Si è sempre comportato in questo modo nel corso della Storia della salvezza: nell’Antico Testamento, nel Nuovo Testamento e durante il corso della Storia del Popolo di Dio che è la Chiesa.
E tra i molti esempi ne prendiamo uno: ha scelto i tre pastorelli di Fatima per dare all’umanità delle verità, che ancora non conosciamo interamente e tanto meno comprendiamo… e il linguaggio che hanno usato, anche se coincide con quello della Parola di Dio, in particolare con l’Apocalisse, non sempre è stato accettato e non lo hanno compreso i credenti, così come i dirigenti del Popolo di Dio e i suoi stessi membri.
La cosa più facile sarebbe rifiutare queste profezie e privarle di credibilità. Ma in questo modo, soffochiamo la Voce del cielo. Sarebbe così facile! Ma che sciagura sarebbe farlo! Soprattutto per coloro che definiamo evangelizzatori.
In questo momento, ci sembra che stia tristementesuccedendo proprio questo, se si ascoltano alcune persone che si sono date all’evangelizzazione del Popolo di Dio, respingere enfaticamente alcuni termini e concetti espressi nei Messaggi ricevuti da Luz de Maria, utilizzati per evangelizzare questo mondo, che ha perso il senso di Dio. Permetteteci di dire, con tutto rispetto, che sono termini che non contraddicono la Parola di Dio, né vanno contro la Cristologia e la Ecclesiologia, ma piuttosto ci mettono in grado di penetrare ed ampliare, quale Compito Divino, cosa significhi avere Cristo come modello perfetto di crescita integrale.
Luz de Maria, quale strumento di Dio, ubbidisce e trasmette fedelmente all’umanità la Parola di Dio nel momento attuale. Pertanto non silenzieremo la Voce dello Spirito Santo nei laici che l’Ecclesiologia del Vaticano II ha chiamato ad essere profeti, sacerdoti e re nel mondo”, come lo sta facendo coraggiosamente Luz de Maria. (Cfr. Lumen Gentium Nº 9, 10, 11 e 12), ricordando che ogni membro del Popolo di Dio, è unpezzo fondamentale nel grande puzzle che è la Volontà Divina.
Cristo fa riferimento alla Chiesa come al Popolo di Dio...
La costituzione Lumen Gentium ci presenta la Chiesa come Popolo di Dio, vale a dire il Popolo che, nato dalla Nuova Alleanza sancita dal Sangue di Cristo, ora è il Nuovo Popolo che Dio vuole santificare e salvare non isolatamente, ma costituendo un Popolo che Lo riconosca in Verità, perciò la Volontà Salvatrice è universale.
L’immagine della chiesa, come dicono i Padri Conciliari, fa supporre che questo nuovo Popolo, figura della Chiesa, sia presente almeno “come seme del Verbo” in tutti quelli che cercano la Città futura e perenne. (cfr. Ebrei 13,14).
In questo secolo XXI, l’umanità si è arricchita in tutti i campi ed ha incorporato al suo linguaggio un vocabolario più aperto e profondo, anche nella religione, nonostante l’essenza continui ad essere lo Spirito che ha vivificato, vivifica e vivificherà la Chiesa, per sempre.
E come dice San Giovanni l’Evangelista, il veggente e profeta di Patmos:
“In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio… E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità.” (Gio 1,1 e 14).
Giovanni, il veggente di Dio, percepì il significato e la magnitudine del Verbo, Signore del Cosmo e ditutto quanto esiste, lui era profeta e mistico in grado di guardare al di là delle apparenze.
Luz de Maria: Profeta.
(Matteo cap. 13). Perchèi mistici addentrandosi nel Mistero di Cristo, penetrano nel Suo Amore Divino, nella Sua Coscienza Divina che contiene la Rivelazione ditutta la Parola di Dio, che abita nell’umanità, ma che è dormiente ed inattiva. Non sono mediocri e si elevano dal livello di base della maggior parte dei cristiani... E i profeti attivano il seme del Verbo presente il loro con il Battesimo e ci portanto con la loro visione mistica e profonda a penetrare in questo Mistero di Cristo, immagine di Dio invisibile e in questo intento utilizzano termini come quelli che utilizza Luz de Maria: coscienza, amore cristico, dimensione cosmologica divina,.. ecc. (vedere termini cosmologici nella Bibbia: Giobbe 38, 31 – Amos 5,8 – Giobbe 9,9)
Perciò non bisogna avere paura di usare i termini della Cristologia che vennero utilizzati nella Chiesa primitiva, tra i qualida Origine, che commentando San Paolo e San Giovanni, riferendosi al Verbo di Dio, dice che:
(Cristo) “traccia tutto un processo di partecipazione dell’essere umano e di tutta la creazione nel Figlio, che si comunica come sapienza e Logos”.
E altrove compara dicendo: “quello che l’anima è nel corpo,sono i cristiani nel Cosmo.” (Lettera di Origene a Diogneto (VI,1)).
Condividiamo anche questo pensiero di Origene dove dice: “E’ possedere una visione del Cristo Totale, l’uomo-Dio che per il Suo atto di obbedienza alla Croce, libera tutta l’umanità prigioniera, perchè possa ascendere al suo destino ultimo: Dio... e così Dio sia “tutto in tutte le cose”.” (Cfr. Omelia di Origene nel secolo II e III d.C.)
Perciò penetrare nella Coscienza Cristica, imparare l’Amore e la Volontà Cristica, segue questa linea di pensiero teologico di Origene e di altri mistici passati e presenti ed equivale a dire che oggi dobbiamo imparare ad avere gli stessi sentimenti di Cristo, Signore dell’Universo e fare in modo di ascendere con la Grazia Divina ai livelli più sublimi che ci indicaCristo, Signore dell’Universo, fonte di Saggezza e di Grazia.
“Questa Vita Eterna che era nel Padre e che apparve a noi..., questo vi annunciamo, che voi siete in comunione con noi.
E la nostra comunione è con Il Padre e con Suo Figlio”. (I Giov 1,2-3).
E questo è il lavoro del vero mistico e profeta: annunciare quanto gli viene rivelato...
Ed ancor più siamo sicuri che nè Originenè tanto meno i profeti e i mistici di oggi, qualcuno oserebbe equipararli alle teorie di pensiero erronee della cosiddetta New Age, che vanno in una direzione assolutamente frustrante delle aspirazioni di ogni vero figlio di Dio.
Consideriamo un errore che si limiti o si accusi una figlia di Dio, che ha avuto il coraggio di prendere sul serio quanto ci dice il Vaticano II nella costituzione Lumen Gentium, e che come credente è andata ad evangelizzare, essendo allo stesso tempo discepola e missionaria.
Nei Messaggi ricevuti da Luz de Maria, il Cielomuove nell’essere umano quanto per sua natura vorrebbe tenere nascosto, cioè la Giustizia Divina, che non è in contrasto con la Natura Divina che è Amore e Misericordia. Infatti se Dio fosse unicamente Misericordia, l’uomo peccherebbe senza limiti e non verrebbe espressa nella Sacra Scrittura, la necessità di mantenere accesa la lampada o di rimanere svegli, in allerta o ancora che il grano sarà separato dalla zizzania.
Questa rivelazione della Sacra Scrittura è per un tempo passato o per un Eterno Presente che compromette la Salvezza dell’uomo attuale?
Riteniamo che ci farebbe molto bene tornare a leggere la Lettera Enciclica di Papa Giovanni Paolo II, Salvifici Doloris, dell’11 di febbraio 1984.
“Supplisco nella mia carne - dice l’Apostolo Paolo, indicando il valore salvifico della sofferenza - quello che manca alle tribolazioni di Cristo per il Suo Corpo che è la Chiesa."
Di seguito condividiamo vari testi dove possiamo notare l'uso della parola “Cristico”, come parte del linguaggio della Chiesa Cattolica attuale.
1- In questa pagina i Frati Agostiniani, rispondono all’importanza che il Papa Benedetto XVI, dà alla Parola di Sant’Agostino.
José Antonio Galindo Rodrigo (1936) è Agostiniano Recolletto.
Ha insegnato Antropologia teologica secondo Sant’Agostino, nella Facoltà di Teologia di Valencia (Spagna), nella quale continua la sua docenza sulla stessa tematica.
E’ autore di articoli sul Vescovo di Hipona tanto nella rivista specializzata Avgvstinvs come in altre. Su di lui ha pubblicato: Pedagogia di Sant’Agostino (Madrid,Avgvstinvs,2002), e Sant’Agostino. Dottrina spirituale (Valenzia Edicep. 2005).
Co-direttore e co-autore dell'opera in tre grossi tomi “Il pensiero di Sant’Agostino per l'uomo di oggi, Valencia 1998 -2010). La presenza di Sant’Agostinoè costante nelle sue conferenze e nei frequenti esercizi spirituali che dirige..
Ad una domanda, Padre Galindorisponde in questo modo: “Senza dubbio Benedetto XVI si è ispirato a Sant’Agostino per dichiarare il 2012 Anno della Fede. In questa Lettera Apostolica, a parte i documenti della Chiesa e quelli papali, Sant’Agostino è l'unico autore citato.
Come si ricordava nell'annuncio sul nostro sito che tu citi, sono niente meno che quattro le menzioni che il Papa fa delle opere del gran Padre della Chiesa. Non c'è nessun altro autore che pesi tanto nell'insegnamento di Benedetto XVI come Sant'Agostino.
Vediamo: Nel viaggio a Pavia del 22 aprile del 2007, davanti alla tomba del Santo, il Papa volle "manifestare la mia devozione e la mia gratitudine personale verso chi hasvolto un ruolo tanto importante nella mia vita di teologo e di pastore, ma prima ancora di uomo e di sacerdote." E quindi afferma: “Questa enciclica (Caritas in veritate) e soprattutto la sua prima parte, deve molto al pensiero di Sant’Agostino, che fu innamorato dell’Amore di Dio, e lo cantò, lo meditò, lo predicò in tutti i suoi scritti e soprattutto lo testimoniò nel suo Ministero Pastorale.” Questo ha origine nella vicinanza personale e intellettuale che Benedetto XVI ha con Sant’Agostino. In effetti, parlando della SPIRITUALITA’ CRISTICAnell’udienza del 3 settembre del 2010, il Papa disse testualmente: “ Io sono unito in modo speciale ad alcune figure di santi: tra questi oltre a San Giuseppe e a San Benedetto, dei quali porto il nome, a Sant’Agostino, che ebbi la grande grazia di conoscere da vicino, per così dire, attraverso lo studio e la preghiera.”
http://www.agustinosrecoletos.com/expertos/view/2-jose-antonio-galindo-rodrigo
2- Unaltro esempio che vogliamo condividere è quello di Santa Ildegarda di Bingen, chedagli anni 1098 al 1179, utilizza la parola “cristica”, come lo possiamo vedere qui di seguito:
Nº 2388 » DICEMBRE 2012
La “Sibilla del Reno” - di Bingemer, Maria Clara.
Ildegarda di Bingen (1098-1179), teologa, compositrice musicale, poetessa e naturalista, ammirata per le sue notevoli conoscenze, è stata recentemente dichiarata Dottore della Chiesa da Benedetto XVI.
Lo scorso 7 ottobre (2012), il Papa Benedetto XVI ha proclamato dottore della Chiesa una donna straordinaria, Ildegarda di Bingen. Tedesca, nacque nel 1098 e morì nel 1179.
Già da molto piccola ebbe visioni eccezionali e questo sembra essere stato il motivo per cui i suoi genitori la indirizzarono alla formazione in un monastero.
Nella sua originale antropologia, analizzando la relazione biblica di Adamo ed Eva, la monaca interpreta la causa del peccato originale non nella debolezza o nella voluttuosità di Eva – come avviene normalmente – ma nell’eccessiva passione di Adamo per la donna che Dio gli aveva dato.
Dichiara che l’imitazione di Cristo è una condizione offerta ad ogni essere umano per portare ad una vita pienamente virtuosa. Lo Spirito Santo è la garanzia che l’esistenza umana PUO’ E DEVE TRASFORMARSI IN MODO CRISTICO.
Nella Lettera Apostolica con la quale la Chiesa la dichiara e riconosce dottore, Benedetto XVI esalta le virtù e le qualità di questa donna che, come dice “ha un grande significato per il mondo di oggi ed una straordinaria importanza per le donne.”
L’autrice è teologa, professoressa ed ex-decana del Centro di Teologia e Scienze Umane della PUC-Río de Janeiro. Ha scritto vari libri, tra i quali, Simone Weil, una mistica ai limiti.
HTTP://WWW.REVISTACRITERIO.COM.AR/IGLESIA/LA-SIBILA-DEL-RIN/
3- Troviamo un altro esempio nel linguaggio utilizzato nell’arte sacra, nella menzione dell’ “arte cristica”come vediamo in questo riferimento:
Bellezza nell’arte sacra: La lunga e feconda tradizione dell’ arte cristiana si presenta come un cammino ininterrotto di annuncio della Fede. Non si tratta solamente dell’esito felice dell’incontro di arte e Cristianesimo, ma di una nuova dimensione dell’arte, impensabile senza il Cristianesimo: il Cristianesimo ha fatto nascere l’arte, tanto che l’arte cristiana è, più profondamente, ARTE “CRISTICA”, ARTE CRISTOCENTRICA, ARTE NATA DA CRISTO E PER CRISTO."
Gesù Cristo è il “Verbum Dei” fatto carne e si manifesta come “Imago Dei”; In Lui Verbum ed Imago sono unificati, Egli è Parola che si vede, Immagine che parla. Per certi versi, con la Natività,già si impone la necessità di un modo nuovo di mostrare raccontando il Verbo fatto Carne.
[1] G. PALEOTTI, Discorso intorno alle immagini sacre e profane (1582), L.E.V., Roma 2002, pag. 33.
[2] GIOVANNI DAMASCENO, Difesa delle immagini sacre, a cura di v. Fazzo, Città Nuova, Roma 1997, I, 50-51.
[3] Cfr. R. PAPA, Discorsi sull’arte sacra, con intr. del card. A. Cañizares Llovera, Cantagalli, Siena 2012.
HTTP://WWW.CLERUS.ORG/CLERUS/DATI/2013-07/18-13/NOTA_RUDOLFOPAPA_ES.HTML
Fratelli, con questi esempi condividiamo termini che appaiono nei Messaggi e nei commenti di Luz de Maria e ci rendiamo conto che sono stati utilizzati in precedenza e nel presente dagli stessi Papi; chiediamo i Doni dello Spirito Santo, chiediamo la Sapienza e il Discernimento, studiamo e approfondiamo perchè non ci lasciamo confondere nè ingannare per mancanza di conoscenza.
Disponiamo la nostra mente e la nostra volontà per lasciarci colmare dell’Amore, della Verità, della Giustizia e della Misericordia di Dio, implicite nei Messaggi che Cristo e la Madre Santissima ci rivelano attraverso Luz de Maria e continuiamo il Cammino che ci porta al compimento fedele della Volontà Divina.
Gruppo di Rivelazioni Mariane.