I cristiani nel mondo.
27 GENNAIO 2015E' la lettera, questa(*), che ogni cristiano dovrebbe conoscere nel cuore, imprimerla bene, perchè questa riassume tutto ciò che un cristiano deve essere.
Essere, parola che ha un significato molto profondo. Parola molto pronunziata ma poco applicata.
Essere è ciò che identifica ciò che non è. Tu sei e se sei allora vuol dire che appartieni all'Essere.
L'uomo di oggi, del mondo, invece, pur appartenendo all'Essere, (ricorda il discorso della Genesi che Dio ha fatto l'uomo a Sua Immagine e Somiglianza), è entrato in una forma di esistenza che si appoggia sul non essere. La sua mente è giunta a un punto di massima confusione, ponendo al centro l'avere per essere. Quindi l'uomo ha come metro di misura il bene che possiede. Se possiede molto, è molto. Errato, chi possiede molto, ha molto.
Ma è pur vero che le Beatitudini suggeriscono altro. Beati i poveri in spirito, beati i puri di cuore, beati coloro che han fame e sete di giustizia. Non è scritto beati coloro che han molto. Ma è anche scritto che a chi molto ha, molto sarà chiesto. L'uomo, per sua comodità, ha messo al centro i beni materiali, ma il vero cristiano mette al centro Cristo, che è il Sommo Bene, il solo Bene, l'unico Bene. tesoro prezioso che va custodito.
Questo è il senso di chi molto ha, molto sarà richiesto. Il vero Cristiano ha Me dentro, possiede la Vita. E pur vivendo nel mondo, non è del mondo. Pur camminando per le strade e vivendo secondo le usanze che trova del luogo, porta sempre Me. Ovunque vada, diventa profumo di Cristo. Ecco come è semplice ma, al tempo stesso, difficile vivere dell' Essere, vivere di Me.
I veri cristiani sono pellegrini e vivono tra cose corruttibili. Ma vivono uniti all'Eterno Essere incorruttibile. Vivono secondo carità, giustizia, pietà. Sono presenti ma senza gloria. Vivono della mia gloria. Non hanno beni, ma hanno il Bene più prezioso, hanno Me! Sono stranieri, anche se vivono nella loro patria, perchè Io non ho avuto dimora, non ho avuto dove poggiare il capo.
Quando mi chiesero: Maestro, dove dimori? Risposi: venite e vedrete! Ecco, vieni e vedi, tu che ti chiami cristiano. Vieni e vedi cosa vuol dire vivere di Me. Aprite, aprite il cuore al soffio del mio alito di vita, che dona tutto ciò che il mondo non da. Il mondo offre tutto ciò che può dare per incantare il cuore per condurlo alla dannazione eterna. Ma chi ha nel cuore la Verità, il mondo non lo tenterà, nè tantomeno ingannar lo potrà. Ecco chi è colui che vive di Verità. E la Verità vi farà liberi. Quanta verità in queste poche parole!
Il vero cristiano sa che il mondo è ingannatore, e cerca di arretire i cuori nella sua tela, come il ragno. Ogni giorno tesse la sua tela per rapire i cuori e portarli lontano dall'azione divina. Il cristiano riconosce gli inganni perchè segue il Maestro che ogni giorno dice: vieni e vedi.
Non offro case d'oro, non porgo ricchezze che consumano ma offro ciò che di più prezioso esiste per te: la vita eterna, la vita della tua anima, la vita oltre la vita. Ma per passare questa porta, occorre camminare lungo strade impervie e tenebrose. Superare gli ostacoli del tentatore che vuole farti cadere, dietro il tuo orgoglio, dietro il tuo falso amore, dietro le tue verità che ti fanno proseguire il tuo passo verso il baratro del nulla.
Ecco dove va colui che dice di vedere e non vede, dice di udire ma non ode. E la superbia fa da compagna, e si accosta nel tuo cuore, perchè tu la fai entrare e non riesci più a vedere la verità nascosta dalle tue presunzioni. Tu dici di amare, ma ami solo te stesso, le tue comodità. Amare è donare tutto il tuo cuore, la tua mente, tutte le tue forze.
Ecco il vero cristiano come si vede: dall'amore che detiene. Ecco perchè il mondo non può fare leva, perchè il mondo ha negato l'amore, ha ucciso l'amore, ha messo in croce l'amore. Ma ciò che il mondo non sa, è che l'Amore è salito sulla croce con la Sua Volontà per salvare te, oh umanità ricca di niente e povera della vera ricchezza, ovvero di Me! Eppure il Sangue sparso ti ha lavato e ti ha dato la possibilità di rinnovare il tuo cuore, di riscattare la tua vita col Mio Sangue divino. Ma anche in questo, la superbia dell'uomo ha trovato da ridire. Poco importa perchè presto, molto presto tutti sapranno Chi è la Verità; povero quel cuore ingannato che, pur vedendola, non la potrà raggiungere perchè ha intrapreso il cammino sbagliato.
Non ha seguito il Maestro che ha chiamato dicendoti: Vieni e vedi. Ma ha preso un altro sentiero, il sentiero che è opposto ai Comandamenti divini. Derisi, disprezzati, vilipesi, odiati, ecco il cristiano, all'apparenza uomo solo, ma in verità uomo sempre in compagnia di Me! Sordo ai richiami del mondo, ascolta la Voce, la Mia Voce, che chiama chi ama. Lo Sposo chiama perchè ama. Chi non chiama, non ama. Io sono Voce che chiama, e attende il cuore che si schiude come bocciolo di rosa, al tepore dei raggi di sole. Io sono il sole della tua vita, Io sono la tua Vita, segui senza indugio la Voce che vuole vedere la potenza del tuo amore.
Il cristiano non teme, prende la sua croce, e cammina con Me. Camminerà sopra scorpioni e serpenti, perchè chi è in Me, vive di Me, e diventa ricco, estremamente ricco. Questi tesori non sono acquistabili, non sono cedibili. I tesori del Cielo sono donati gratuitamente, e il cristiano lo sa. Quando il tuo cuore conosce la verità, ecco che detiene la conoscenza, la sapienza. E il suo comportamento nel mondo diventa una conseguenza.
Vivrà a imitazione di Cristo, nulla modificherà, ma cercherà ogni luogo che parla di Me! cercherà ogni persona che parla di Me! cercherà ogni parola per esprimere l'Amore che ha per Me! siate sempre pellegrini su questa terra, siate stranieri in mezzo alla folla, perchè come il mondo ha rinnegato Me, così rinnegherà voi. Sappiate che sarete già glorificati perchè l'allievo non è meno del Maestro. Questa è la strada che segue il vero cristiano, ma non teme, perchè Io, Condottiero Ammirabile, Principe della Pace condurrò ogni cuore ricco di Me nel Regno promesso ove tu sarai per sempre parte di Me! Una cosa sola, Io e te.
Lasciami tessere la tua vita, lasciami lavorare in te, e vedrai che intreccerò la tua vita coi fili della Mia Eternità!
(*)
Dall'Epistola a Diogneto (Cap. 5-6; Funk 1, 317-321)
I cristiani non si differenziano dagli altri uomini né per territorio, né per il modo di parlare, né per la foggia dei loro vestiti. Infatti non abitano in città particolari, non usano qualche strano linguaggio, e non adottano uno speciale modo di vivere. Questa dottrina che essi seguono non l’hanno inventata loro in seguito a riflessione e ricerca di uomini che amavano le novità, né essi si appoggiano, come certuni, su un sistema filosofico umano.
Risiedono poi in città sia greche che barbare, così come capita, e pur seguendo nel modo di vestirsi, nel modo di mangiare e nel resto della vita i costumi del luogo, si propongono una forma di vita meravigliosa e, come tutti hanno ammesso, incredibile. Abitano ognuno nella propria patria, ma come fossero stranieri; rispettano e adempiono tutti i doveri dei cittadini, e si sobbarcano tutti gli oneri come fossero stranieri; ogni regione straniera è la loro patria, eppure ogni patria per essi è terra straniera. Come tutti gli altri uomini si sposano ed hanno figli, ma non ripudiano i loro bambini. Hanno in comune la mensa, ma non il letto.
Vivono nella carne, ma non secondo la carne. Vivono sulla terra, ma hanno la loro cittadinanza in cielo. Osservano le leggi stabilite ma, con il loro modo di vivere, sono al di sopra delle leggi. Amano tutti, e da tutti vengono perseguitati. Anche se non sono conosciuti, vengono condannati; sono condannati a morte, e da essa vengono vivificati. Sono poveri e rendono ricchi molti; sono sprovvisti di tutto, e trovano abbondanza in tutto. Vengono disprezzati e nei disprezzi trovano la loro gloria; sono colpiti nella fama e intanto viene resa testimonianza alla loro giustizia. Sono ingiuriati, e benedicono; sono trattati in modo oltraggioso, e ricambiano con l’onore. Quando fanno dei bene vengono puniti come fossero malfattori; mentre sono puniti gioiscono come se si donasse loro la vita. I Giudei muovono a loro guerra come a gente straniera, e i pagani li perseguitano; ma coloro che li odiano non sanno dire la causa del loro odio.
Insomma, per parlar chiaro, i cristiani rappresentano nel mondo ciò che l’anima è nel corpo. L’anima si trova in ogni membro del corpo; ed anche i cristiani sono sparpagliati nelle città del mondo. L’anima poi dimora nel corpo, ma non proviene da esso; ed anche i cristiani abitano in questo mondo, ma non sono del mondo. L’anima invisibile è racchiusa in un corpo che si vede; anche i cristiani li vediamo abitare nel mondo, ma la loro pietà è invisibile. La carne, anche se non ha ricevuto alcuna ingiuria, si accanisce con odio e fa’ la guerra all’anima, perché questa non le permette di godere dei piaceri sensuali; allo stesso modo anche il mondo odia i cristiani pur non avendo ricevuto nessuna ingiuria, per il solo motivo che questi sono contrari ai piaceri.
L’anima ama la carne, che però la odia, e le membra; e così pure i cristiani amano chi li odia. L’anima è rinchiusa nel corpo, ma essa sostiene il corpo; anche i cristiani sono detenuti nel mondo come in una prigione, ma sono loro a sostenere il mondo. L’anima immortale risiede in un corpo mortale; anche i cristiani sono come dei pellegrini che viaggiano tra cose corruttibili, ma attendono l’incorruttibilità celeste. L’anima, maltrattata nelle bevande e nei cibi, diventa migliore; anche i cristiani, sottoposti ai supplizi, aumentano di numero ogni giorno più. Dio li ha posti in un luogo tanto elevato, che non e loro permesso di abbandonarlo."