22.04.2014
Piccola figlia mia,
se tu conoscessi l’amore che nutro per te e per tutti i miei figli! Se tu conoscessi il valore dei Doni che Dio elargisce a ciascuno di voi, potresti già vivere una gioia senza limiti. Sì, perché Dio è immensamente Generoso verso tutti coloro che lo invocano.
Tu sei un po’ distratta e come te ce ne sono molti. Per questa ragione io vengo a ricordare quanto già detto e ad invitare all’osservanza della Parola di Dio, che è viva ed efficace per tutti coloro che credono. In particolare vengo a rammentarvi il bisogno che avete di pregare sempre, senza stancarvi. Forse pensate di avere bisogno di tante cose, di particolari situazioni, di grazie che chiedete con insistenza, ma non avete pensato che avete bisogno, soprattutto, di imparare a pregare. Come già vi dissi, a pregare si impara pregando e la preghiera è un cammino che vi conduce alla meta dell’unione trasformante con Gesù. Per molti di voi la meta è lontana e questo è un motivo in più per impegnarsi, oggi e sempre, nella certezza che tutto è possibile per chi crede in Dio.
Con parole semplici, adatte ai miei piccoli figli, vengo a portare luci nei vostri cuori, perché possiate farne tesoro e trarne vantaggio spirituale. Facciamo insieme delle piccole considerazioni che vi aiutino a comprendere il valore della preghiera che è, dopo il Dono della vita, la grazia più grande, perché vi consente la comunione con Dio. Credetemi: non c’è nulla di più importante e necessario, durante la vita terrena, della ricerca dell’unione con il vostro Dio Creatore, Redentore e Santificatore.
Dio vi ha fornito molti mezzi perché possiate camminare agevolmente per ritornare a Lui e trovare in Lui la gioia piena e duratura a cui anela il vostro cuore, ma voi siete lenti a comprendere, perché spesso siete distratti da cose di minore importanza.
Vediamo, dunque, il testo della preghiera da me tanto amata: l’Ave Maria.
Ave Maria: l’anima si mette alla mia presenza e mi ripete il saluto che Dio Padre stesso mi rivolse, unito all’Arcangelo Gabriele. L’anima orante, mentre pronuncia questo saluto, entra in comunione con me, con il Padre (unito al Figlio e allo Spirito Santo), con l’Arcangelo (il mondo angelico) e tutto il paradiso. Sì, perché in Paradiso c’è comunione e non vi è nessuna divisione. L’anima pronuncia il mio nome, che è potente tanto in cielo quanto in terra: esso schiaccia la testa del nemico, perché io sono vittoriosa contro di lui. Il mio nome, pronunciato con fede e amore, assicura la mia presenza nell’anima orante e questo basta perché gli assalti del nemico scemino, le tentazioni fuggano e la pace ritorni. Il mio nome, infatti, invoca la mia persona che Dio ha detto piena di grazia e, in verità, tale sono per la singolare missione a cui sono stata chiamata.
Il Signore è con te perché dove c’è grazia, c’è Divina Presenza: desiderate ardentemente la grazia del Signore, disponetevi ad accoglierla e poi custoditela come il più prezioso dei tesori. Ecco, queste poche parole del saluto dell’Arcangelo vi possono introdurre ad alte contemplazioni. Per mezzo della fede e dell’amore, l’anima ricevere luci sul mistero dell’incarnazione del Figlio di Dio, il cui annuncio al mondo ebbe inizio con le parole sopracitate.
Ora vi invito a considerare la Presenza dello Spirito Santo, che agì in me con potenza, facendomi diventare Madre di Dio: è lo stesso Spirito che abita in voi che fate un cammino di preghiera. Lo Spirito di Dio arde dal desiderio di fare misticamente rinascere il Signore Gesù nel vostro cuore e vuole condurvi alla gioia piena della santità.
Non dimenticate che questo saluto è il Saluto di Dio a me, sua creatura prediletta, e vi viene donato perché diventi vostro e vi metta in comunione con Dio e con me.
Tu sei benedetta tra le donne mi dice la cugina Elisabetta e, con lei, tutti i santi del Cielo: queste sono Parole provenienti dallo Spirito Santo (unito al Padre e al Figlio). Come vi dicevo poc’anzi in Paradiso non c’è divisione e ogni Parola che per voi è stata scritta nel Sacro Libro della vita, è eterna. In Cielo regna Dio e la sua Parola è una soave melodia che allieta Dio stesso e tutte le creature giudicate degne di vivere in Lui. In Cielo c’è comunione nell’Amore, che si dona nella gioia.
La prima parte dell’Ave Maria è un inno alla gioia, un invito alla speranza e un’esortazione alla carità. Io sono benedetta tra le donne, perché madre di Dio, e ogni anima orante è benedetta quando accoglie in sè il mistero, rendendosi disponibile al Progetto di Dio.
E benedetto è il frutto del tuo seno: Gesù. Se tanta dignità è stata donata al mio nome, quanto più al Nome di Gesù, Figlio mio e Dio nostro, il Redentore del mondo! Nel suo Nome si ha la salvezza: Egli è Colui che viene a salvare ciò che era perduto.
E’ scritto: “Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre”.(Filippesi 2,9-11)
Il Nome di Gesù va pronunciato con santo timore di Dio, con fiducia e amore. Invocare Gesù è essere consapevoli della propria miseria e credere che: “In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale sia stabilito che possiamo essere salvati”,come disse l’apostolo Pietro. (Atti 4,12)
Questa seconda parte dell’Ave Maria conclude l’invito alla contemplazione delle cose di lassù e poi, nella terza parte, si fa vivo il senso dell’appartenenza ecclesiale e il bisogno dell’intercessione, come espressione viva e operante della carità fraterna.
Pensiamo ora alla comunione dei santi, all’unità del Corpo Mistico.
Santa Maria, madre di Dio: ecco che l’anima mi invoca con il Titolo che mi è stato riconosciuto da Dio e dagli uomini e ancora voglio sottolineare il concetto di comunione: l’anima che prega entra in comunione con Dio, con la Chiesa, da Lui fondata e con tutti gli uomini. In Gesù sono madre vostra e in Gesù voi siete figli miei.
Teniamo fisso lo sguardo su Gesù, preghiamo Gesù, cerchiamo Gesù, accogliamo Gesù, seguiamo Gesù: io con voi e voi con me. Non siete soli, perché io sono sempre con voi come madre tenera e premurosa e, specialmente, con coloro che pregano.
Prega per noi peccatori adesso: la preghiera più gradita a Dio è la preghiera universale: bisogna pregare per tutti, perché siamo tutti fratelli. Voi pregate me, pregate con me, pregate in me. Preghiamo insieme, riconoscendo che siete peccatori e che avete bisogno di conversione, preghiamo per le necessità spirituali e temporali di tutti, ben sapendo che il Signore sa provvedere per il meglio al momento presente di ciascuno, perché il suo Cuore è Misericordioso.
E nell’ora della nostra morte. E’ l’ora decisiva della sorte eterna: il momento in cui ciascuno può accogliere o rifiutare la salvezza. Non dimenticate che l’attacco del nemico in quell’ora sarà terribile per coloro che non sono saldi nella fede. Preghiamo dunque, io con voi e voi con me, per tutti: per i santi, perché siano confermati nella grazia, e per i peccatori, perchè non abbiano a soccombere, ma siano salvati.
L’Ave Maria glorifica Dio per mezzo della sua Parola accolta, amata e custodita. Ha il potere di rinnovare le anime, perché dona grazie senza misura a coloro che pregano con il cuore. E’ una preghiera che merita rispetto e venerazione, perché fatta da Dio e dalla Chiesa: considerate questo quando la pregate. E’ un Dono grande, molto più grande di quanto pensiate. Ci sarebbero molte cose da dire ancora ma, in rispetto alla vostra piccolezza, non voglio dirvi altro per ora. Lo Spirito Santo insegna ogni cosa a coloro che sono desiderosi di approfondire.
Io vi ripeto il mio materno invito: PREGATE, PREGATE, PREGATE!
Voi dite che la preghiera è il respiro dell’anima e della vita ed io vi chiedo: chi di voi respira saltuariamente? Il Buon Dio, per mezzo dell’apostolo Paolo dice:
“ State sempre lieti, pregate incessantemente, in ogni cosa rendete grazie; questa è infatti la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.” (1 Tessalonicesi 5,16-17)
Vi ho detto che la preghiera è un cammino che conduce alla meta: l’unione trasformante e, con essa, la santità e la beatitudine. Il Buon Dio vi dona le grazie necessarie perché il vostro ritorno a Lui non sia troppo difficile, ma esige la vostra collaborazione. Per questo motivo è necessario che vi impegnate nella preghiera con costanza e diligenza anche quando la preghiera vi costa fatica e non gustate nessuna dolcezza spirituale. Pregate dunque, senza stancarvi e aspettate che la preghiera, come granello di senape, germogli, cresca e produca i suoi buoni frutti.
Siate desiderosi di imparare a pregare e così come anche i discepoli chiesero a Gesù che insegnasse loro: chiedete e vi sarà dato. Siate assidui nella preghiera e seminate nel vostro presente slanci del cuore, giaculatorie, brevi preghiere, perché il Cielo sempre vi ascolta. Io conto tutte le Ave Maria che pregate ogni giorno e, insieme a me, tutto il Paradiso vi ascolta e vede di cosa avete bisogno. Pregate per le vostre intenzioni, pregate per tutti, pregate per consacrati. Pregate il Santo Rosario con fede ed amore ed entrate nei misteri che esso racchiude, perché possiate trovare una nuova vita nello spirito. Non perdete tempo inutilmente, ma usate tutti i minuti disponibili per pregare. Se farete così vi assicuro che non ve ne pentirete, perché i frutti della vostra preghiera rimarranno per sempre.
Miei piccoli figli, ho bisogno di operai di preghiera che lavorino per me. Ho bisogno di anime che preghino molte Ave Maria (ma non solo) per le mie intenzioni, perché sono una mamma che si (pre)occupa della salvezza di tutti i figli che il Buon Gesù mi affidò dal Legno della Croce. Come Dio vi vuole tutti salvi, similmente io, vi voglio tutti salvi e non c’è altro mezzo che l’intercessione. Lavorate per me e io lavorerò per voi e con voi: state uniti a me per mezzo della preghiera e io sarò unita a voi nello scorrere delle vostre ore e dei vostri giorni. Ricordatevi di me e io mi ricorderò di voi.
Pregate e non state in ansia per i problemi della vostra vita, ma cercate con perseveranza il Regno di Dio e tutto il resto vi sarà dato in aggiunta. (cfr Luca 13,21)
Mia piccola Benedetta, eravamo d’accordo che avresti concluso tu questo scritto con la tua testimonianza. Forza!
Si, Mamma Buona, voglio rendere gloria a Dio e a te. Io non sono stata educata alla preghiera dalla mia famiglia. In modo particolare, fin dall’infanzia, avevo una certa avversione al Santo Rosario, perché era una pratica che, secondo la mia esperienza di vita, avevo associato solo alla morte e alla sofferenza. In quei tempi la recita del Rosario per i defunti, in chiesa, era un dovere a cui sottostavo con molta pena.
Ebbene, la mia testimonianza è questa: la grazia di Dio e il tuo amore materno hanno portato conversione in me. Il cammino è stato lungo ma non faticoso, perché la grazia non mi ha mai abbandonato. Oggi credo di essere ancora lontana dalla meta. ma confido che il Signore completerà per me l’opera delle sue Mani. Ho fede in Lui e anche in te, Mamma Dolcissima. Amo Dio, amo te e amo il Santo Rosario, prego come riesco e quanto riesco, allenandomi nella preghiera e confidando nel tuo aiuto. Prego volentieri per le tue intenzioni e mi sento onorata di poterti fare dono di tante Ave Maria. So che il mio dono ti è gradito e questo mi dà tanta gioia, perché è così bello poter donare senza chiedere nulla in cambio!
Tenerissima Madre nostra, vorrei che tutti diventassimo “operai dell’Ave Maria”, e scoprissimo i tesori in essa nascosti, per essere trasformati dalla grazia secondo i desideri del tuo Cuore Immacolato. Rimani con noi, con la tua premura materna, e abbi pietà di noi, miseri e peccatori.
Figlia cara, ti ringrazio per la tua testimonianza.
Vi benedico tutti e vi invito a trovare la gioia nella preghiera.
Maria, Madre di Dio e Madre vostra.