Caro fratello, caro papa Francesco.
Con queste poche righe ti chiediamo che tu metta a conoscenza l'umanità del Terzo Segreto dato a Fatima dalla Madonna così come è stato rivelato, senza alcuna omissione.
Tale segreto è stato dato all'umanità per l'umanità e non per la gerarchia ecclesiatica. Voi detenete le chiavi del Regno di Dio, ma non vi ci addentrate ed impedite anche agli altri di entrarVi. Queste sono parole di Cristo che ben si adattano al momento attuale.
Poniamo fine, quindi, a questa disobbedienza della Chiesa che si protrae ormai da lunghi anni e che non permette all'umanità di vedere, accanto alla Misericordia, anche la Giustizia di Dio.
Non sarebbe un Dio perfetto se Misericordia e Giustizia non fossero congiunte da un unico fine. Agisci, quindi, da fratello maggiore e assumiti la responsabilità che ti è stata data.
Porta a conoscenza all'umanità ciò che è annunciato nel Terzo Segreto di Fatima.
p.s. A dire il vero, ero indeciso se inviare o non inviare la lettera, e di conseguenza invitare anche coloro di voi che sono interessati alla diffusione del Messaggio.
Ma nel momento stesso che mi accingevo a valutare o meno l’opportunità di questo atto, mi è giunto sotto gli occhi questo scritto di Isaia, e ho agito di conseguenza…
Is 58,1-9a
Così dice il Signore:
«Grida a squarciagola, non avere riguardo;
alza la voce come il corno,
dichiara al mio popolo i suoi delitti,
alla casa di Giacobbe i suoi peccati.
Mi cercano ogni giorno,
bramano di conoscere le mie vie,
come un popolo che pratichi la giustizia
e non abbia abbandonato il diritto del suo Dio;
mi chiedono giudizi giusti,
bramano la vicinanza di Dio:
“Perché digiunare, se tu non lo vedi,
mortificarci, se tu non lo sai?”.
Ecco, nel giorno del vostro digiuno curate i vostri affari,
angariate tutti i vostri operai.
Ecco, voi digiunate fra litigi e alterchi
e colpendo con pugni iniqui.
Non digiunate più come fate oggi,
così da fare udire in alto il vostro chiasso.
È forse come questo il digiuno che bramo,
il giorno in cui l’uomo si mortifica?
Piegare come un giunco il proprio capo,
usare sacco e cenere per letto,
forse questo vorresti chiamare digiuno
e giorno gradito al Signore?
Non è piuttosto questo il digiuno che voglio:
sciogliere le catene inique,
togliere i legami del giogo,
rimandare liberi gli oppressi
e spezzare ogni giogo?
Non consiste forse nel dividere il pane con l’affamato,
nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto,
nel vestire uno che vedi nudo,
senza trascurare i tuoi parenti?
Allora la tua luce sorgerà come l’aurora,
la tua ferita si rimarginerà presto.
Davanti a te camminerà la tua giustizia,
la gloria del Signore ti seguirà.
Allora invocherai e il Signore ti risponderà,
implorerai aiuto ed egli dirà: “Eccomi!”».
Parola di Dio